Giovedì scorso si è svolta a Roma una fiaccolata contro ogni forma di intolleranza e contro tutti i razzismi. In realtà la fiaccolata, promossa da Nicola Zingaretti, Presidente della Provincia di Roma, doveva essere contro l'omofobia ma è stata annacquata e confusa e assimilata all'intolleranza e ai razzismi.
Ora è vero che in diversi post ho sottolineato la stessa matrice nell'omofobia e nella xenofobia, cosa che mi ha fatto prendere le poco garbate lezioni di politica di Antonio e di Perplessa, ma, nonostante sia ancora convinto di tale connubio, e con me anche il Presidente della Repubblica, ciò non giustifica la scomparsa della parola omofobia.
Il guaio è che l'omofobia va ben al di là del razzismo e dell'intolleranza.
I gay non sono una razza, e non sono esclusi dalla società solamente perché mal tollerati. Gay, lesbiche trans, bisex e intersessuali non solo Sono visti in maniera distorta, ignorante, piena di pregiudizi e di luoghi comuni ma sono talmente invisibili alla società al punto tale che in una manifestazione contro l'omofobia la parola scompare persino dal manifesto !
Un'altra volta, il nostro Presidente della Repubblica ben vede e insiste sull'omofobia e ne parla durante la cerimonia di apertura dell'anno scolastico,
Ma è importante ricordare, tutti noi, che un paese si fa rispettare se è rispettabile e se rispetta gli altri : se i suoi cittadini si comportano con senso del decoro, se non offendono chi è diverso da loro, le minoranze religiose, gli stranieri immigrati, gli omosessuali, chi ha una pelle di altro colore.
E' solo una piccola parte di un discorso ben più ampio e totalmente condivisibile che vi invito, come al solito, a leggere.
E' a scuola che possiamo imparare a difenderci dai luoghi comuni e non solo da quelli sui gay e le lesbiche e i trans... ma anche da quelli sulle donne e sugli uomini (sessismo), sui migranti, sulle altre religioni (Daniela Santanché contro i Burqua). E per fare ciò è importante che anche a scuola gay e lesbiche abbiano maggiore visibilità. E d è lo stato che deve garantire loro l'accesso a questa visibilità. Non basta fare coming out se poi sei visto in maniera distorta.
Non a caso il quotidiano Il Tempo nel riportare il discorso di Napolitano censura il riferimento all'omosessualità. Se non è omofobia questa...
Bisogna vigilare e denunciare una forma mentis (di mussoliniano retaggio, in barba a quel che dice sua nipote Alessandra) ancora ben radicata nel paese che vuole un gay meno virile di un etero (sic!).
Prima ancora che di omofobia questo pensiero è indice di ignoranza, di stupidità, di non cultura.
C'è tanto, tantissimo da fare, a scuola e fuori, quindi
DIAMOCI DA FARE!
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