Kim Kardashian,classe 1980 non c'è che dire anche nella vita di tutti i giorni va in giro con un trucco deciso, che le disegna zigomi e arcata sopraciliare. Le labbra dischiuse, da bambina, il naso, il disegno della mascella, tutto ci fanno capire la giovane età di Kim, anche se il trucco le toglie un po' di quella ingenuità bambinesca che avevamo trovato in Vanessa Anne Hudgen. Nonostante il trucco da donna nella foto di sinistra Kim è giovane, anche se non giovanissima (secondo gli standard contemporanei) e il trucco che porta la invecchia solo di qualche anno per farla diventare donna e avere più autorevolezza della bambina che, nonostante i 30 anni, sembra ancora.
Quella signora che vediamo a destra non è sua madre, ma Kim truccata da qualche criminale necrofilo e misogino. Il viso tiratissimo (zigomi tesi, tirati dai capelli legati dietro la nuca, vecchio espediente da truccatori professionisti) che sembra dire se non fossi tirato cederei ovunque, mentre in realtà rimarrebbe naturalmente al suo posto ancora tonicissimo ed elastico, anzi più tonico ed elastico perchè non artificialmente tirato, gli occhi assonnati, dolcissimi e giovani della foto di sinistra vengono spenti da delle ciglia alla Gina Lollobrigida o, peggio, alla Silvana Pampanini, involontarie Drag Queen a causa di qualche truccatore maldestro (o no). L'incarnato ha perso ogni naturalezza riducendosi a tela da pittore o da carrozziere, che può disegnare con l'aerografo, il volto che vuole cancellando quel che c'era sotto, non perchè vecchio ma perchè troppo umano, troppo personale, troppo individuale. Le labbra sembrano al collagene, lo zigomo scomparso è ricostruito con la stessa identica gradazione di fard, il sembiante svagato, intimamente perso nei propri pensieri della foto di sinistra lascia il posto a una bellissima cerbiatta âgé e sottomessa, seria, attenta, quasi spaventata. L'orecchino da sciura completa il quadretto, di standardizzazione e invecchiamento.
Con arte proditoria nel primo decennio del nuovo millennio si è anticipato di due decadi la già assurda dead line della bellezza femminile, quella segnata da Isabella Rossellini, posta inesorabilmente ai 40 anni, e la si è portata a 30. Già a trent'anni si è vecchie e bisogna truccarsi da vecchie alle ventenni releghiamo il trucco da trentenne (come ci ha insegnato Vanessa) mentre le ragazzine di sedici anni hanno su già la stessa quantità di fondotinta delle loro madri...
Gli uomini, ovviamente, loro non invecchiano mai, diventano più saggi, più paterni, dunque più protettivi, la cosmesi maschile che, pure, è da circa 30 anni copiosamente presente negli spot cinetelevisivi sottolinea sì il fascino e l'apeal ma non in base all'età ma al proprio status symbol. "Se ti curi sei più desiderabile"... Anche a 50 anni come Geroge Clooney.
11 gennaio 2010
Iscriviti a:
Post (Atom)
bello essere
quello che si è anche se si è
poco
pochissimo
niente
quello che si è anche se si è
poco
pochissimo
niente
Etichette
altri blog
(41)
arte
(32)
astronomia
(1)
bollettino ufficiale sullo stato del mio umore
(58)
capitalismo
(1)
celentano
(1)
chez moi
(1)
chez Tam
(3)
chez Tam (sans Tam)
(1)
chiesa
(4)
cinema
(138)
classismo
(1)
co
(1)
comunicazioni di servizio
(26)
controinformazione
(7)
cultura
(76)
diario
(92)
dieta
(3)
diritti
(1)
dischi di Mina
(1)
ecologia
(30)
elezioni
(6)
eventi
(78)
femminile dei nomi
(1)
femminismo
(1)
festival del film di roma 2009
(3)
festival di cinema
(1)
festival internazionale del fil di Roma 2010
(4)
festival internazionale del film di Roma 2009
(9)
Festival internazionale del film di Roma 2011
(10)
festival internazionale del film di Roma 2012
(2)
festival internazionale del film di Roma 2013
(1)
Fiction Fest 2009
(2)
Fiction Fest 2010
(2)
Fiction Fest 2011
(1)
Fiction Fest 2012
(1)
Ficton Fest 2012
(2)
fiilm
(2)
film
(1)
foto
(5)
giornalismo
(1)
informazione
(135)
internet
(1)
kate bush
(1)
La tigre di Cremona
(1)
letture
(4)
libri
(12)
lingua
(1)
maschilismo
(18)
mina
(2)
Mina Cassiopea
(1)
mina da 1 a 50
(97)
Mina Fan club
(1)
Mina Mazzini
(1)
Mina Orione
(1)
misoginia
(5)
musica
(246)
neofascismo
(56)
netiquette
(6)
omofobia
(6)
parigi chez moi
(1)
patriarcato
(2)
politica
(318)
politiche del corpo
(202)
pregiudizi
(1)
pubblicità
(29)
radio
(3)
razzismo
(3)
referendum 2011
(1)
ricordi
(21)
ricorrenze
(54)
sanremo
(3)
sanremo 2010
(2)
scienza
(60)
scuola
(43)
sessismo
(60)
sessismo nella lingua italiana
(1)
Sony
(1)
spot
(3)
star trek
(1)
storia
(126)
teatro
(36)
tecnologia
(7)
traduzioni
(1)
transfobia
(1)
tv
(82)
video
(183)
Warner
(1)
X-factor
(1)
X-factor 5
(2)