Allora, ma ancora oggi dopotutto, pensavo che omosessuale fosse un aggettivo e non un sostantivo perché non siamo tutti omosessuali allo stesso modo, così come siamo tutti uomini o donne, di razza caucasica o nera, etc.
Il 24, un giovane seminarista, dinanzi alla caduta del papa, viene immortalato dalle telecamere mentre ha un sincero moto di preoccupazione che gli fa portare una mano sulla bocca e poi, quando il papa si rialza incolume, trae un sospiro di sollievo.
Ecco il video.
Uno spavento legittimo per chi crede nell'importanza della figura del papa o no?
Per molti un gesto non da macho, subito letto in chiave gaya, non solo dal commentatore che sorride mentre fa la telecronaca, ma anche dai compagni e compagne gay e lesbiche che non sorridono per la tenerezza che questo giovane può fare, ma ridono semplicemente di lui facendo della volgare (perché gratuita) satira.
C'è chi si limita a sottolineare l'effeminatezza non solo del gesto ma dell'intera persona
C'è chi trae sputo per compilare un pamphlet politico contro la chiesa e i suoi accoliti...
I miei complimenti!
Qui non siamo solo in piena omofobia ma in pienissimo maschilismo che dell'omofobia è la premessa l'omofobia essendone il corollario.
Purtroppo da quanti lati cerchi di guardare questi video non posso non provare delusione incazzatura e nausea per il dileggio con cui è stato trattato il seminarista.
E' un po' come quel gioco fesso e superstizioso di "passarsi una suora" quando ne vediamo uno perché, "si sa" le suore "portano sfiga" (sic!).
Preti e suore sono buffi, fanno ridere, forse per quell'ammanco di autorevolezza che deriva loro dall'aver scelto di non usare il sesso (almeno nominalmente).
Son visti strane creature da guardare un po' come gli animali allo zoo, o al circo, perché si pensa che chi non usa la propria sessualità sia più fesso di chi la usa (non importa come...).
Quindi un gesto che trapeli un preciso orientamento sessuale (sic!) viene visto come distonico e fa ridere.
Ma perché un atteggiamento istintivo, spontaneo, non da macho, deve far ridere?
Perché ridiamo del seminarista?
Perché per qualcuno che mal sopporta i preti gongola nel sapere che un prete sia frocio (cosa negativa naturalmente, visto che ancora oggi si usa questo termine per offendere)?
No, peggio!
Perché per tutti il suo comportamento non è normale non è da uomo e quindi buffo e ridicolo...
Ora che lo pensino gli etero, poverini, lo capisco, son stupidi, cretini, ma che lo pensino gay e lesbiche, che sono vittime dello stesso sistema di valori (sic!) mi fa orrore mi fa venire voglia di vomitare (possibilmente addosso a loro...).
Finché anche per i froci l'atteggiamento del seminarista è da leggere precipuamente in chiave gay abbiamo poco da combattere l'omofobia degli altri... L'abbiamo in casa e non ce ne siamo nemmeno accorti...
Già in passato un ragazzo di 16 anni si è suicidato perché, non avendo un atteggiamento proprio da macho, pur senza essere gay, non sopportava il dileggio di chi ogni giorno lo inquadrava in quel modo.
Se schecchi sei frocio sembrano pensare i miei colleghi gay e lesbiche in barba a tutti quelli che, pure avendo un orientamento sessuale etero, scheccano qualunque ne sia il motivo...
Un modo di vedere (e pensare) retrogrado e, sembrerebbe, da casta.
Magari da casta! Se in quel gesto del seminarista si fosse riconosciuta una sororanza, la reazione che ci si aspetterebbe nel riconoscere un ...consimile è "Che carino! Che tenerezza! Ciao sore'" non la canzone delle sorelle bandiera (il cui immaginario collettivo non è certo gay ma eterosessista maschilista e omofobo).
Insomma se si ride del seminarista presunto frocio è perchè non solo i maschi etero ma anche i maschi gay possono prednere le distazne da lui e dire lui è checca io no.
Il diverso serve al normale per confermarne la normalità...
C'è insomma un pregiudizio anti checca da parte di molti gay e di molte lesbiche che si sovrappone al luogo comune che vuole i gay invertiti dunque effeminati dunque checche.
Insomma se schecchi sei gay se sei gay schecchi tertium non datur...
Ma che pensiero profondo da parte dei membri della comunità glbt!
Certo, mi si obbietterà, la chiesa ostacola (a dir poco) l'omosessualità, dunque fa ridere che un seminarista "evidentemente" (?!!) gay faccia parte della chiesa.
Fa ridere?
Intanto chissà se il seminarista gay lo è davvero.
Fosse così non potrebbe prendere i voti (come ha specificato di recente il papa stesso). Forse è solo effeminato...
In ogni caso e allora?
Ci si dimentica quando fino a l'altro ieri per molti gay di paese e non, diventare prete era l'unico modo (o forse solo il più facile...) per giustificare la mancanza di attrazione fisica per una donna e il non volersi sposare? ("è dedito al celibato...").
Quanti gay la chiesa ha nascosto?
C'è contraddizione?
Forse.
Ma perché prendersela col seminarista e non col Vaticano? Col papa?
Lorenzo, l'autore del primo video mette le mani davanti e tra le note del video dice:
non me ne vogliano i miei compagni della comunità LGBT, sono consapevole che potrei alimentare clichè e sostenere certe idee arcaiche, però era troppo divertente... ^_^
Ecco, era divertente...
A me non fa ridere perché le categorie che Lorenzo usa per ridere e far ridere del seminarista mi fanno vomitare. Non mi fanno ridere.
IO DIFENDO IL DIRITTO DI SCHECCARE SENZA ESSERE PER FORZA CONSIDERATI OMOSESSUALI
IO DIFENDO IL DIRITTO PER OGNI UOMO DI ATTEGGIARSI COME MEGLIO CREDE SENZA CHE QUESTO AUTORIZZI DUBBI CIRCA IL PROPRIO ORIENTAMENTO SESSUALE
IO MI SENTO MOLTO PIÙ AFFINE A QUEL SEMINARISTA NONOSTANTE LE NOSTRE DIFFERENZE DI FEDE E DI POLITICA CHE A QUEL LORENZO AL QUALE DOVREI SENTIRMI UGUALE SOLO PERCHÉ ABBIAMO LO STESSO ORIENTAMENTO SESSUALE
Intanto su facebook i fan della seminarista (lo chiamano al femminile, schifosi maschilisti) sono già oltre 2400 (a andate a leggervi i commenti per capire se è o no una cosa innocente...).
Ma allora che cambia se anche gay e lesbiche sono sessisti maschilisti misogini e omofobi come quelli contro i quali alzano la cresta e puntano il dito?
Un po' di umiltà intellettuale perdio!!!
Paesanini vi griderebbe di sicuro FROCI DI MERDA!
Io, suo alter ego, mi limito a citarvi i famosi versi di una poesia di Sandro Penna
Beato chi è diverso
essendo egli diverso
guai a chi è diverso
essendo egli comune