Quando avevo 25 anni e stavo all'università ero impegnato politicamente in un movimento glbt universitario denominato L'oro di Roma dove "oro" era l'acronimo di Orientamento Ricerche sulle Omosessualità con quel plurale del quale ci fregiavamo come di un fiore all'occhiello.
Allora, ma ancora oggi dopotutto, pensavo che omosessuale fosse un aggettivo e non un sostantivo perché non siamo tutti omosessuali allo stesso modo, così come siamo tutti uomini o donne, di razza caucasica o nera, etc.
Il 24, un giovane seminarista, dinanzi alla caduta del papa, viene immortalato dalle telecamere mentre ha un sincero moto di preoccupazione che gli fa portare una mano sulla bocca e poi, quando il papa si rialza incolume, trae un sospiro di sollievo.
Ecco il video.
27 dicembre 2009
L'(an)alfabetismo scientifico in italia
Io non provo tutto questo afflato filoscientifico. Uccidere l’astrazione, la fantasia, in ultima analisi le qualità interiori o spirituali dell’uomo, o ridurle a una semplice considerazione scientifica di azione-reazione non ci aiuterà a migliorare la nostra vita.
Così esordisce Enomis1, un anonimo commentatore di Blog zero a un post sulla scienza, nel quale, citando le distanze astronomiche, da quelle interplanetarie fino a quelle intergalattiche, si sottolineava la piccolezza dell'uomo in cotale universo.
Intanto solo uno completamente a digiuno di scienza può credere che essere scientifici significhi uccidere l'astrazione (ma come una delle prime capacità richieste a uno scienziato!) e la fantasia...
E' chiara la malafede di chi ha queste posizioni. Sono persone che hanno un atteggiamento dogmatico nei confronti del mondo e temono (giustamente) che la scienza possa spazzar via ogni (loro) dogmatismo.
Per cui preferiscono sacrificare la scienza in nome della fantasia e dell'astrazione (come queste fossero avversarie della scienza) quando in realtà sono avversarie di persone reazionarie e totalitariste che vogliono imporre la propria visione del mondo a tutti (proprio come la chiesa che, considerando l'aborto un crimine, vuole impedire chiunque a praticarlo..).
Renderci collettivamente conto di essere puntini insignificanti, destinati a una vita priva di senso e a una morte altrettanto insensata, non credo possa migliorare i comportamenti collettivi. Anzi penso che un esagerata importanza data alla scienza sia deleteria quanto l’estremismo religioso.
Se siamo puntini insignificanti, semplici animali che vivono e si decompongono… spiegami cosa può impedirmi domani di uccidere 9 milioni di ebrei e instaurare una dittatura.
Non essendoci un’istanza di giustizia sovraterrena, ai miei sottoposti converrebbe sottomettersi anzichè ribellarsi, dato che non ha senso rischiare la vita (unica cosa vera dato che non esiste l’ultraterreno) quando possono comodamente collaborare nel loro interesse, come fecero i tedeschi 70 anni fa.
Così continua il nostro. Ecco un paradosso degno di Zenone.
La cosa pericolosa è che il nostro fa delle implicazioni senza esplicitarle, dandole per scontate. In buona o malafede poco cambia.
Il fatto di non essere frutto di un progetto superiore, di una volontà divina, non vuol dire avere una vita senza senso o una morte insensata.
Perché devo cercare altrove un senso che solo il comportamento durante la mia vita può dare?
Ho sempre considerato una soluzione troppo facile dio.
Dio è la panacea a tutti i mali.
Non so spiegare l'origine dell'universo? C'è dio!
Non so capacitarmi di tutto quello di brutto che succede nella mia e altrui vita? sono prove o punizioni divine.
Sono posizioni presuntuose. Se per me è terribile la morte di mia madre quando avevo 25 anni c'è sicuramente chi sta peggio di me. Così come c'è chi sta meglio. Cosa faccio allora? Passo tutta la mia vita a chiedermi il perché (magari aspettando una ricompensa in un aldilà che, nella migliore delle ipotesi non saprò se c'è davvero fin quando non ho tirato le cuoia) o cerco di vivere una vita in coerenza con i miei valori, le mie idee?
Ancora, per quale cortocircuito logico se non c'è una istanza a me superiore io non mi arresto dinanzi a nulla?
Non basterebbe l'istanza collettiva, umanissima, a guidare e impedire sfracelli?
L'umanità intesa come consesso di tutti gli esseri umani uomini e donne non è un consesso altrettanto autorevole di dio per poter decidere ed emanare leggi?
Solo una mente autoritaria può credere che se non c'è qualcosa di superiore noi siamo nel caos.
Ma come, mi direte, la storia non dimostra proprio questo?
La storia dimostra che l'uomo sa fare il caos e dunque che questo dio non esiste proprio in base alle argomentazioni del nostro...
Tra l'altro discutibilissima la considerazione che i tedeschi collaborarono con Hitler perché temevano per la loro vita... Non fa giustizia di tutti i tedeschi e le tedesche che si opposero al regime e vennero uccisi.
Come per noi italiani durante il fascismo i tedeschi credevano nel nazismo in barba al nostro che non si ferma dinanzi alcun paragone per perorare le proprie ecolalie...
Pensa a quanti giusti sono morti per mano dell’ingiustizia, pensa a gente come Gramsci, Gobetti o lo stesso De Gasperi,
guarda che strano non nomina nemmeno un giusto morto per mano della chiesa, da Giovanna d'Arco a Giordano Bruno...
che in nome di idee astratte (superstizioni in fondo), sacrificarono la loro intera esistenza o quasi (De Gasperi fu per anni semplice bibliotcario in Vaticano per fuggire al duce). Se veramente avessero ragionato consideranto la pura esistenza materiale sarebbe loro convenuto un altro tipo di comportamento: il collaborazionismo.
Come vedi io credo ancora in un giusto e in uno sbagliato, sennò non vedrei differenze tra Gramsci e Hitler.
Ora come siamo passati dalla scienza a cosa è giusto e cosa sbagliato? E perché questa distinzione la fa uno proprio in base al fatto che non ha in alta considerazione la scienza?
L’approccio scientifico non può spiegare ciò che i nostri sensi non possono percepire.
Ehm... veramente è proprio quello che la scienza fa...
Va al di là dei nostri sensi... Perché noi i raggi x non li percepiamo ma li usiamo in campo scientifico per vedere se abbiamo un arto fratturato.... o il cuore ingrossato...
Per esempio, rimanendo in tema astrologico,Sarò spocchioso ma non posso perdonare questo errore madornale.. Ma forse l'errore la dice lunga sulla qualità dell'intervento...
sapresti spiegarmi cosa c’è oltre l’Universo? Come sono fatti i confini dell’Universo? E dopo quello che c’è dopo l’Universo? E dopo ancora? Esistono confini percepibili fisicamente? Puoi concepire l’infinito? Cosa c’era prima del big bang? E ancora prima?
Ecco, la scienza dà un metodo e ci insegna umiltà. Ci spiega cioè che non tutte le domande per il solo fatto di poter essere formulate hanno un senso...
E a tutte queste domande, la sceinza, e le persone di buon senso, e con un minimo di preparazione scientifica, una risposta la sanno dare. Una risposta, insomma, c'è.
Invece l'autore del post (e del blog) come risponde a questo imbecille, a questo ignorante da quattro soldi?
Alle domande che poni sul finale del commento ovviamente non c’è risposta (anche il Big Bang non è che una teoria, al momento). A questi livelli l’uomo dovrebbe fermarsi e dire “non lo so” con modestiaBeh, tesoro, non lo sai TU ma la scienza una risposta la dà, uno scienziato (e un tizio qualunque con un ,minimo di alfabetizzazione scientifica come il sottoscritto) una risposta la sa e ride (o inorridisce, anche) dinanzi certe domande (e certe risposte).
D'altronde l'autore del blog e l'autore del commento hanno molto in comune, la giovane età sicuramente, e una tendenza alla semplificazione che ha del criminale.
Sì del criminale se l'autore del blog nella stessa risposta arriva a dire:
Poi sono d’accordo con te che un’eccessivo [sic!] approccio materialista non è corretto, come diceva mi pare Russell, un uomo deve essere guidato da razionalità+amore (inteso come prinicipi etici-morali), la mancanza di uno dei due fattori può essere fatale (nazismo è razionale senza “amore”, ma anche l’amore senza razionalità crea mostri).
E COSA C'ERA DI RAZIONALE NEL NAZISMO?!?!?!?!
Per non parlare delle implicazioni e semplificazioni davvero sconcertanti razionalismo=materialismo, razionalità assente di principi etico morali se quelli sono ascritti all'amore (mio dio che banalità!).
Insomma i due sono d'accordo sull'equazione se sei scientifico sei arido e non hai amore...
Anche se l'autore del blog è meno ecolalico del suo commentatore e qualche affermazione sensata nella risposta la fa pure...
Il commentatore invece non potrebbe concludere in maniera più infelice...
A questi livelli, credo entri in gioco qualche branchia della fisica che in fondo non è lontana dalla filosofia. Tieni poi conto che un fisico o un astrologo che pensano e pensano, pensano in un contesto storico, sociale e politico determinato… dovrebbe quindi entrare in gioco anche la sociologia e la psicologia ad esempio.
Scusa il papiro, ma io sono molto problematico
Ciao
Le branchie sono quelle dei pesci casomai qui si parla di branche...
Poi riecco l'astrologo che pensa pensa e quini entrano in ballo psicologia e filosofia ma, guarda un po', non la storia...
In quando ad essere problematico (sic!) ha proprio ragione.
Invece che correggere la sua mente si farebbe prima a sfasciarla e ricomunicare daccapo...
E pensare che il post originale era stato concepito per spezzare una lancia in favore dell'alfabetizzazione scientifica in Italia carente...
Non me ne voglia l'autore del blog ma quando si ricevono certi commenti bisogna essere precisi, chiari, completi. Solo così si è intellettualmente onesti, scientifici ed etici.
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