1 maggio 2011

1 maggio 2011 beatificazione di Papa Giovanni II: io non dimentico

Per non dimenticare chi era Woytila, invece di tante chiacchiere qualche foto (tratte dal sito (http://anticomunismo.8m.com/tata4.html)) esemplificativa.

Per chi non sapesse o non ricordasse, ricordo che a Santiago del Cile nell’aprile del 1987, Giovanni Paolo II va in visita pastorale dal generale Augusto Pinochet. 
La foto che ritrae generale e Papa che si affacciano assieme da un balcone della Moneda è dl 6 Aprile. La Moneda è il palazzo presidenziale nel quale perì Salvador Allende (presidente del Cile democraticamente eletto) sotto i  bombardamenti del sanguinario colpo di stato dell’11 settembre 1973, che portò al potere Pinochet.
 

Pinochet è responsabile della morte di migliaia di cileni esiliati, 2000 desaparecidos, oltre 27 mila vittime di torture o di detenzione politica.
 

Il 18 febbraio 1993, giorno della sue “nozze d`oro”, Pinochet, che ha perso il potere,  riceve due affettuosi messaggi di auguri da parte del segretario di Stato vaticano Sodano, e di Giovanni Paolo II. “Al generale Augusto Pinochet Ugarte e alla sua distinta sposa, Signora Lucia Hiriarde Pinochet, in occasione delle loro nozze d`oro matrimoniali e come pegno di abbondanti grazie divine – scriveva il papa – con grande piacere impartisco, così come ai loro figli e nipoti, una benedizione apostolica speciale”. 

Quando Pinochet è catturato in Inghilterra su mandato internazionale spiccato dal giudice spagnolo Baltasàr Garzon con l’imputazione di tortura ed omicidio di cittadini spagnoli (1999),  Sodano e Giovanni Paolo II prima fecero pressioni sulla Camera dei Lords perché non venisse concessa l`estradizione in Spagna di Pinochet,  poi rassicurarono il nuovo presidente cileno, Eduardo Frei – durante la visita papale in Cile nel febbraio 2000 –, che il Vaticano si sarebbe impegnato a fondo per la liberazione di Pinochet; “è nostro desiderio – puntualizzò Sodano – e facciamo voti che questa odissea abbia termine quanto prima”, perché l`ex dittatore “ha diritto di tornare nel suo Paese”. Intanto in Cile, criticando il governo che si era costituito parte civile nel processo contro Pinochet avviato dal giudice Juan Guzman Tapia, i vescovi fecero un appello pubblico alla “riconciliazione e al perdono”, auspicando per il generale un rapido ritorno a casa che “gli renda più tollerabile il suo delicato stato di salute”.

Per “l’ammalato” Pinochet, il papa, sempre nel 1999, rivolge una plateale richiesta di perdono per i crimini da lui commessi, alla quale le Madres de Plaza de Mayo (l’associazione delle madri delle vittime del regime argentino) rispondono con una lettera dove si augurano che, da morto, Wojtyla non riceva il perdono di Dio e vada all’inferno (Buenos Aires, 23 febbraio 1999).

Pinochet è rientrato in Cile nel marzo 2002, e si è trovato ad affrontare vari processi per i crimini commessi durante gli anni della dittatura. Ma prima delle sentenze dei tribunali – anche per i numerosi rinvii ottenuti dai suoi avvocati per veri o presunti motivi di salute – è sopraggiunta la morte.










Ecco la lettera delle Madres de Plaza de Mayo:
Buenos Aires, 23 de febrero de 1999 Buenos Aires 23 febbraio 1999
Señor Juan Pablo II°Varios días nos costó asimilar el pedido de perdón que Usted Señor Juan Pablo reclamó para el genocida Pinochet.Nos dirigimos a Usted como a un ciudadano común porque nos parece aberrante que desde su sillón de Papa en el vaticano, sin conocer ni haber sufrido en su cuerpo la Picana, las mutilaciones, la violación, se anime en nombre de Jesucristo a pedir clemencia para el asesino.Jesus fué crucificado y sus carnes fueron laceradas por los judas que como Usted hoy defiende asesinos. Signor Giovanni Paolo II,Molti giorni abbiamo impiegato per assimilare la richiesta di perdono che Lei, Giovanni Paolo II, ha reclamato per il genocida Pinochet.Ci rivolgiamo a lei come ad un cittadino comune perché ci sembra aberrante che dalla sua poltrona di papa nel Vaticano, senza conoscere né aver sofferto in carne propria il pungolo elettrico (picana), le mutilazioni, lo stupro, si animi in nome di Gesù Cristo a chiedere clemenza per l’assassino.
Gesù fu crocifisso e le sue carni furono straziate dai giuda che come lei oggi difende un assassino.
Señor Juan Pablo, ninguna madre del tercer mundo que dio a luz un hijo que amó, amantó y cuidó con amor y que después fué mutilado por la dictadura de Pinochet, Videla, Banzer, Stroesner van a aceptar resignadamente su pedido de clemencia.Nosotras lo entrevistamos a Usted en tres oportunidades, pero Usted no impidió la masacre, no alzó su voz por nuestros miles de hijos en aquellos años de horror.Ahora no nos queda dudas de que lado está Usted, pero sepa que aunque su poder sea inmenso no va a llegar hasta Dios, hasta Jesús.Nuestros hijos, muchos de ellos se inspiraron en Jesucristo, en la entrega al pueblo. Signor Giovanni Paolo, nessuna madre del terzo mondo che ha dato alla luce un figlio che ha amato, coperto e curato con amore e che poi è stato mutilato e ucciso dalla dittatura di Pinochet, di Videla, di Banzer o di Stroessner accetterà rassegnatamente la sua richiesta di clemenza.Noi la incontrammo in tre occasioni, però lei non ha impedito il massacro, non ha alzato la sua voceper le nostre migliaia di figli in quegli anni di orrore.Adesso non ci rimangono dubbi da che parte lei stia, però sappia che sebbene il suo potere sia immenso non arriva fino a Dio, fino a Gesù.Molti dei nostri figli si ispirarono a Gesù Cristo, nel donarsi al popolo.
 Nosotras, la Asociación Madres de Plaza de Mayo le rogamos, le pedimos a Dios en un rezo inmenso que se extendrá por el mundo, que no lo perdone a Usted Señor Juan Pablo, que denigra a la Iglesia del pueblo que sufre, y en nombre de millones de seres humanos que mueren y siguen muriendo hoy en el mundo en manos de los genocidas que Usted defiende y sostiene.Decimos: NO LO PERDONE SEÑOR A JUAN PABLO II° Noi, la Associazione “Madres de Plaza de Mayo” supplichiamo, chiediamo a Dio in una immensa preghiera che si estenderà per il mondo, che non perdoni lei signor Giovanni Paolo II, che denigra la Chiesa del popoloche soffre, ed in nome dei milioni di esseri umani che muoiono e continuano a morire oggi nel mondo nelle mani dei responsabili di genocidio che lei difende e sostiene.Diciamo: NO LO PERDONE SEÑOR A JUAN PABLO II°. (fonte Blog Villa Telesio



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