Per sottrarsi al sessismo implicito nel dover sottolineare il sesso femminile ma non quello maschile basta ripetere sempre il nome (es. Elsa Fornero).
Anche nella lingua orale si presentano casi e forme di sessismo, dove il maschile percepito come neutro universale viene usato sempre e comunque.
Così, una sera, a teatro, mentre si applaudiva il corpo di ballo di uno spettacolo composto da quattro danzatrici e un danzatore, tutte e tutti in sala gridavano un plurale al maschile bravi che trovavo ridicolo dato che c'era solo un ragazzo contro quattro ragazze. Io ho dunque gridato brave e molte e molti si sono girati (Girate) a guardarmi. Trovavano evidentemente inopportuno dare del brava a un ragazzo, ma non del bravo alle ragazze. Al che, per restituire al ragazzo la virilità di cui secondo la platea lo aveva privato quel mio aggettivo accordato al femminile ho detto un bravo che si rivolgeva solo a lui.
Per tacere di quella pessima abitudine che si sta diffondendo smepre più di usare la particella pronominale gli anche quando ci si riferisce a donne, anche quando esiste la particella pronominale le (es. Ieri ho visto mia madre e gli ho detto). Qui non si tratta di sessismo, cioè di considerare il maschile una forma di neutro che vale anche a indicare il femminile, si tratta di errore tout-court, ma tant'è.
Tanti sono i casi in cui il maschile viene usato anche per il femminile e non solo in quei casi di mestieri una volta di esclusivo appannaggio maschile cui oggi hanno accesso anche le donne ma anche nel caso del maschile percepito come neutro e dunque percepito come rappresentate dell'intero genere umano donne comprese (anche se, a essere proprio pignoli, visto che il numero delle donne che popola il pianeta è maggiore di quello degli uomini in base a un semplice criterio maggioritario è il femminile che dovrebbe valere anche per il maschile, vabbeh).
Così Star Trek nel famoso claim durante la sigla diceva per andare là dove nessun uomo è andato prima, ma eravamo negli anni 60 e le donne a bordo dell'equipaggio portavano ancora la gonna. Poi con TNG il claim è stato corretto in dove nessuno è andato prima che in italiano rimane sessista perchè noi dobbiamo accordare il genere di aggettivi e pronomi mentre in inglese (che ha il neutro) suona diversamente (no one non ha sesso...).
Che l'italiano non ha il neutro non lo dico io ma L'Accademia della Crusca e scusate se è poco.
Così capita che alcuni gruppi di donne come il Gruppo di studio della casa della donna di Pisa che hanno messo su il blog il sessismo nei linguaggi forti di un prezioso e ormai lontano documento del 1987 (!!!) RACCOMANDAZIONI PER UN USO NON SESSISTA DELLA LINGUA ITALIANA (estratto da “Il sessismo nella lingua italiana” a cura di Alma Sabatini per la Presidenza del Consiglio dei Ministri e Commissione Nazionale per la Parità e le Pari Opportunità tra uomo e donna, 1987) hanno compilato una indispensabile breviaria della nuova lingua italiana nei quali cercano di risolvere tutti quei casi in cui i termini al maschile indicano anche quelli al femminile cercando una soluzione comune.
Cioè se la parola figli indica solamente la prole maschile e la parola figlie parimenti indica solo la prole femminile il termine prole indica entrambi figli e figlie. Molti gli esempi illuminanti. Ecco la breviaria
La Breviaria della nuova lingua italiana
Di recente il comitato Pari opportunità del Comune di Firenze ha organizzato il convegno Genere e Linguaggio Parole e immagini della comunicazione chiedendo lumi anche all'Accademia della Crusca.Vecchia lingua… …Nuova lingua1. I figli (quando sono femmine e maschi)… …La prole2. Gli ascoltatori… …Chi ci sta ascoltando, chi è in ascolto3. Procedere a passo d’uomo… …Procedere lentamente4. La fratellanza (quando è mista)… …La solidarietà(quando è mista) …La sorellanza (quando è tra sole donne)5. Diritti d’Autore… …Diritti di copia/riproduzione6. In costume adamitico… …Senza indumenti, senza vestiti7. Maria e Carlo oggi Sposi… …Maria e Carlo oggi si sposano8. Signore e Signori benvenuti… …Diamo il benvenuto alle Signore e ai Signori9. Omicidio (uccisione di un uomo per opera di un altro uomo, da www. etimo.it)… …Femminicidio (uccisione di una donna, si tratta di un termine già usato)10. I Dini… …La famiglia Dini (se sono femmine e maschi)11. Il ministro Bianchi (se è una donna)… …La ministra Bianchi12. La Bianchi ha scritto… …Bianchi ha scritto13. Libri per bambini… …Libri per l’infanzia14. Libri per ragazzi… …Libri per l’infanzia15. Biblioteca dei Ragazzi… …Biblioteca per l’infanzia16. Parco giochi per bambini… …Parco giochi per l’infanzia17. Aspettare un bambino… …Essere incinta18. Aspettare un figlio… …Essere in stato interessante19. Con animo virile… …Con fermezza20. Effeminato… …Lezioso21. Figlio/a di una mignotta… …Infame, disonesto/a22. Fratricida (donna o uomo che ha ucciso una sorella… …Che ha uccisa una sorella…………23.Guerre, lotte fratricide… …Guerre civili24.Suffragio universale (quando votano solo i maschi)… …Suffragio maschile25.Ragazzi (comprende femmine e maschi)… …Gioventù26.Ragazzi di vita (la regola del maschile che ingloba qui non vale, non sono comprese le prostitute)…27.Il seme dell’uomo… …Gli spermatozoi (lo Spermatozoo non è un seme, non contiene infatti come i semi tutto il corredo cromosomico ma soltanto una metà. L’altra metà la porta l’Ovulo)28.Inseminazione artificiale… …Fecondazione artificiale29.Carta dei diritti dell’uomo… …Carta dei diritti delle persone30.Patria (luogo dei padri)… …Nazione. Paese. Il proprio paese. Stato31.Patria potestà… …Potestà genitoriale32.Tirare la cinghia… …Fare economia, essere in ristrettezze economiche33.Malattie veneree… …Malattie da contagio sessuale. Malattie degli organi genitali34.Stravaccarsi… …Sedersi scompostamente (non esiste Strabuoiarsi come se i buoi fossero più composti)
Appena saranno disponibili i documenti avremo modo di ritornare su un argomento importante non certo per la forma per il politicamente coretto ma per la sostanza, perché chi parla male pensa male e chi pensa male ha una visione distorta delle cose...
Letture consigliate
Lingua italiana e femminile di Anna Laura Lepschy, Giulio Lepschy, Helena Sanson University College London
Linguaggio non sessita