2 luglio 2008

Mina da 1 a 50 (7)

Nella sua sterminata discografia ci sono sortite anche in altre lingue, oltre l'italiano.
Una pratica comune che Mina, di recente, ha anche ripreso (Todavia, il suo ultimo album di cover in spagnolo di suoi pezzi celebri...).

Grazie alla rete posso ascoltare (io stesso non li avevo mai sentiti prima ) alcuni brani, anche relativamente recenti, in francese.
Una vera leccornia...

Cominciamo da "Un colpo al cuore" che in francese diventa "Le coeur en larme".


Continuiamo con "Io e te da soli" che in francese diventa "L'amour est mort"


"Credi", che in francese diventa "La vie", non è mao stato pubblicato in lp, era il retro di "Io e te da soli", e ha visto luce su cd solo in Mina Studio Collection...


Un discorso a parte va fatto per la versione francese di "Non tornare più", che in francese diventa "Les oiseaux reviennent". Mina deva averla incisa un giorno che aveva la raucedine, non so, ma, insomma, la canta malissimo. Sentite la voce rauca verso la fine della canzone (che manca di una intera strofa e ritornello rispetto la versione italiana...), fate il confronto con la versione italiana e poi ditemi se esagero...


Splendida invece (anche se non amo la canzone particolarmente) la versione francese de "L'importante è finire" che diventa "Pour En Finir Comment Faire"


Non poteva mancare "E poi" che in francese diventa "Et puis ça sert à quoi"


Ancora uno dei mie pezzi preferito "Quando l'amore ti tocca" che in francese diventa "Quand l'amour vous touche" Sentite come la voce qui, in francese è più acuta, leggera, meno cupa di quella della versione italiana...


E finiamo questa rapida carrellata con un'emissione (pardon! Trasmissione...) francese dove Mina canta "Vorrei che fosse amore" che in francese diventa "Si"


Dulcis in fundo, un brano in francese inedito in Italia... "Cigarette"


Del pezzo non so niente... ma dalle sonorità credo sia stato inciso nel 1974 nello stesso periodo di Mina R.

Incredibile vero?
Grazie a Youtube...

La prossima volta tocca alle versioni in inglese...

Se questo non è fascismo...

Ci illudono che sono per la famiglia, che la vogliono proteggere dagli attacchi esterni, siano gli immigrati che ci rubano i figli, o gli omosessuali che vogliono gli stessi diritti, loro che sono costituzionalmente sterili.
Ma poi basta che una donna esca dal focolare materno, e si permetta di lavorare che della famiglia non frega più niente a nessuno. Che la donna scelga o lavora o fa la mamma.

Ecco come è stata trattata Giusi Malato, ex olimpionica di di pallanuoto, allenatrice della Orizzonte Catania.
Sono colpevole di avere dato alla luce mio figlio Diego" afferma Giusi in una lettera aperta. "Da donna, da mamma e da sportiva che conosce e rispetta i sani principi della competizione agonistica non posso che restare sorpresa, delusa, esterrefatta nel rileggere le motivazioni per le quali sono stata allontanata. Colpevole per la mia maternità". "In questi anni - prosegue Giusi - in acqua o a bordo vasca, sono stata orgogliosa di portare in alto non solo la pallanuoto, ma anche il nome della mia città. Tanto orgogliosa che ho sacrificato anche tutti i mesi della mia gravidanza, fino al momento del parto. Non vi dico cosa provo da donna: nascondere i propri pensieri reali dietro un evento, per me e per i miei amici veri, lietissimo, come la nascita di mio figlio Diego, è una vigliaccheria: non si può costruire un castello solido sulla sabbia. Ai dirigenti dico soltanto una cosa: ai vostri figli spero diate un esempio diverso, certamente più educativo, di quello che ho ricevuto io" (fonte La repubblica).




Fatti da medioevo! E per fortuna che Giusi Malato ha potuto replicare sulla stampa data la sua posizione di relativa notorietà. Mi chiedo cosa posso fare le tante donne cui è toccata la stessa sorte di Giusi.

Carfagna VERGOGNA!!!!

Italia VERGOGNA!!!

ZTL? Sì, grazie!

Oggi su tutti i giornali c'è la notizia che il comune sta pensando di sostituire il sistema ztl con uno simile all'ecopass milanese.

Il sistema ZTL chiude il centro storico al traffico privato. Il centro sorico diventa zona a traffico limitato Chi vuole ntrare deve munirsi di un permesso e pagare una quota annua che varia da 55 a 550 euro a seconda della categoria.
Ogni permesso è per singola automobile. I residenti pagano 55 euro se si possiedono più automobili per la seconda pagano 300 euro e per la terza auto 550.
Un artigiano che ha il negozio in centro paga 55 euro per il primo permesso e 550 per il secondo.
Un sistema che fa pagare a tutti gli autoveicoli con agevolazioni (sconti) per veicoli a metano, gpl, elettrici o a trazione ibrida, e con uno sconto per chi possiede l'abbonamento metrebus annuale.

Il sistema con il quale il comune (fascista) di Roma sta pensando di sostituire l'aztl è un sistema a pedaggio per singolo igresso a tariffa variabile (a Milano da 2 a 10 euro) con esenzioni. NON pagano chi è in possesso di auto alimentate a gpl, metano, elettriche e ibride, ma anche le macchine euro 3 e 4 e i diesel euro 4 (che con l'aztl pagavano la tariffa normale) pagano la tariffa massima i diesel non catalizzati e i merci diesel uero 0-1-2-3, pagano la tariffa intermedia auto non catalizzate e diesel privati euro 1-2-3 il minimo le auto euro 1 e 2.
Quindi solo il 19 per cento delle auto private e il 55 per cento dei mezzi commerciali pagano il pedaggio.

Il sistema ztl fa pagare a tutti differenziano per il numero di automobili in possesso (e non facendo nessuna differenza tra auto più o meno inquinanti, scelta discutibile ma cediamo per sostenere il fatto che si paga tutti). I fascsiti fanno pagare solo il 19 % delle auto private (quelle più vecchie, per cui se ho i soldi me ne compro una nuova e NON PAGO) e solo il 55% dei commercianti (fonte La Repubblica, 2 luglio 2008, pag III cronaca Romana).

Epure l'assessore De Lillo ha la faccia come il culo di dichiarare a Repubblica :
L'inquinamento non si sconfigge né con le domeniche ecologiche, né con le domeniche dei pic nic (sic!) nei parchi [soluzione dell'assessore Marchi in sostituzione delle domeniche senza auto in centro, abolite dalla giunta formalmente per problemi di budget], né con le targhe alterne, (...) Ma con una politica seria di interventi strutturali, come potrebbe essere quello dell'Ecopass.(fonte La Repubblica, 2 luglio 2008, pag III cronaca Romana)
Ci spieghi De Lillo in cosa cambia, strutturalmente parlando, un pedaggio al posto di una zona a traffico limitato...

Solo i soldi incassati e, soprattutto, chi paga. Ora TUTTI perché le uniche auto che non inquinano sono quelle elettriche o a idrogeno, domani solo i fessi e i poveri (gli stessi che magari hanno votato centro destra ma tanto si sa che l'italiano ha memoria corta...).



bello essere
quello che si è anche se si è
poco
pochissimo
niente


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