Giulio Giorello ricopre la cattedra di Filosofia della scienza presso l'Università degli Studi di Milano che fu del suo mentore Ludovico Geymonat, insomma non è proprio uno sprovveduto.
Eppure nel suo articolo apparso il 30 dicembre u.s. sul Corriere della Sera nel quale vuole affrontate con leggerezza la questione dell'Astrologia esordisce con una considerazione parziale e incompleta.
Giorello dice infatti che
Il rigoroso Galileo, il razionale Cartesio e il visionario Newton hanno tutti bazzicato con quella che era definita «l' antica scienza dei Caldei».
Quello che Giorello si dimentica di dire, perchè data la cattedra che ricopre non può ignorarlo, è che questi scienziati che sono i padri del moderno metodo scientifico usavano l'Astrologia per campare. facevano cioè gli astrologi perchè fare l'oroscopo pagava più che studiare stelle e piante.
In tutto l'articolo nel quale Giorello dà così tanto credito all'astrologia (nel senso di dignità di pratica da essere presa in considerazione) da farmi dubitare se non che lui sappia cosa sia scientifico (sempre per via della cattedra che ricopre) sicuramente che cosa sia la Storia.
Quando infatti, come si legge nell'articolo, Roberto Donzelli (firma di spicco di Astra*) afferma che
(...)l' astrologia deve smettere di credersi scientifica (...) altrimenti fa il gioco di coloro che la denigrano. Oggi l' impresa scientifica ha le sue norme e i suoi vincoli, e io non sono affatto d' accordo con i "colleghi" che presentano l' astrologia come una disciplina paragonabile alla fisica o alla biologia. Tuttavia, non mi pare giusto che quello che non rientra nell'attuale mentalità scientifica sia considerato falsitàGiorelli incassa il colpo come non gli fregasse nulla dell'autorità della scienza (Infatti deve solo fare pubblicità ad Astra.
Dunque chi critica la presunta scientificità dell'Astrologia la denigra cioè ne parla male, la diffamare, la infanga come riporta il dizionario online Coletti (sempre del gruppo rcs...).
E che quella scientifica non è un metodo (cioè un sistema e un criterio oggettivo) ma una mentalità (cioè un modo di vedere le cose di un gruppo di persone). Giorello si limita a ribattere dicendo «Perché allora dovremmo crederle, e comunque darle così tanto spazio?». e quando l'astrologo (dei miei stivali) incalza dicendo «Per esempio, le posizioni dei cosiddetti pianeti lenti (Saturno, Urano, Plutone) sono oggi analoghe a quelle del 1929 all'epoca del crollo di Wall Street(...)» Giorello perde l'occasione (da storico) di confutare l'Astrologia una volta per tutte. «l' antica scienza dei Caldei» come la definisce egli stesso in realtà è campata sul niente.
I pianeti lenti infatti sono scoperte recenti dell'Astronomia** (proprio quella praticata da Galilei) che erano ignoti agli antichi Caldei (che non avevano strumenti d'osservazione ottica e quindi non potevano sapere della loro esistenza) e a Galilei, Newton e anche Copernico. Per cui non si capisce come l'antica astrologia abbia potuto ignorare fino alla loro scoperta gli ultimi 3 pianeti del sistema solare, o perchè oggi li si debba considerare visto che per secoli «l' antica scienza dei Caldei» ha fatto senza.
Insomma un articolo che tutt'altro che davvero pensato per criticare radicalmente la superstizione che l'Astrologia (come la religione...) alimenta serve solo per intrattenere i lettori borghesi del corsera con una conversazione da salotto dove il professore può sciorinare le sue conoscenze, l'astrologo le proprie e i lettori riconoscendo più o meno quei nomi sentirsi accomunati da un sapere condiviso mentre in realtà stanno tutti ragionando sul nulla e col nulla.
Fossi io rettore dell'università di Milano forse la cattedra a Giorello quasi quasi gliela toglierei...
* Astra è una delle riviste di astrologia - pubblicata dalla RCS cioè dal Corriere della Sera, il quotidiano fa pubblicità a una sua rivista...) - che pullula di inserzioni di sedicenti maghe che spillano quattrino alla gente che magari ha una figlia malata di cancro...
** in ordine di scoperta
Urano venne scoperto il 13 marzo 1781 da William Herschel, diventando così il primo pianeta ad essere stato scoperto tramite un telescopio (fonte Wikipedia)
Nettuno fu scoperto la sera del 23 settembre 1846 da Johann Gottfried Galle con il telescopio dell'Osservatorio astronomico di Berlino, e Heinrich Louis d'Arrest, uno studente di astronomia che lo assisteva,(fonte wikipedia)
Plutone non solo è stato scoperto solamente nel 1930 (da Clyde Tombaugh) ma è stato declassato a pianeta nano il 24 agosto 2006 Plutone dall'Unione Astronomica Internazionale, che non lo considera più un Pianeta del sistema solare ma un oggetto extra uraniano. (fonte wikipedia)