E mentre mi impelagavo in una "polemica" spicciola sulle pagine del blog "Progetto Galileo" nel quale avevo commentato un articolo il cui contenuto mi sembrava datato ma a causa delle risposte dell'autore del post sono arrivato a parlare di ben altro (potete seguire il tutto cliccando qui) il governo Berlusconi continua il suo attacco alla democrazia e ai diritti, come ben saprete.
Dai lavoratori a tempo determinato ai fondi per la lotta all'evasione ai contributi per i quotidiani gestiti in cooperativa (come manifesto), Berlusconi, o meglio, Marcegaglia, la vera mente dietro questo governo fantoccio di Confindustria, smantella quello che rimane dei diritti conquistati a fatica in 60 anni di democrazia nella piena e generale indifferenza. E' questo che, ostinatamente, mi lascia basito, l'ignavia di chi non sa cosa andiamo incontro, oppure, al contrario, l'ebrezza di chi crede solo all'autodistruzione per ricominciare da capo...
Che senso ha parlare degli atti di governo nel mio blog? Cosa posso aggiungere a quanto non si dica già sui giornali, tra le persone, quelle poche almeno che ancora se ne preoccupano?
Mi sento svuotato, sento di non potere fare nulla di non avere nulla da dire che non sia retorico, ripetitivo, inutile.
E i post su Mina, su Totò e anche sulle morti celebri mi sembrano un'inutile distrazione, un ripiegare sul privato che è già una sconfitta politica.
Non cerco soluzioni facili e immediate ma spunti di riflessione, ragionamenti che vadano altre ai soliti commenti che finiscono sempre con un "guarda come siamo ridotti"...
Non ho mai avuto la presunzione di scrivere un blog "utile" ma ora mi chiedo che senso ha questo mio scrivere? A che serve? A chi serve?
Mentre il mondo precipita sempre di più in una deriva fascista annunciata evocata e agognata io son qui che mi gingillo e mi illudo migliore di tanti mentre proprio non lo sono...
1 agosto 2008
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