27 agosto 2008

Ma il Tg4 oltre a costarci un sacco di soldi, sa solo disinformare?

Nel servizio suigli incidenti autostradali con i Tir del TG4 (edizione delle 13.30) si parla di vari reposnabilità, dala mancanza dell'osservazione delle norme di sicurezza e del codice stadale, alla scarsa manutenzione, soprattutto preventiva. Si forniscono cifre che dovrebbero spaventare, nel 47% dei casi di icnidenti sono coinvlti tir e di questi il 19% è stato causato da un tir... Poi, prima della conclusione del servizio ecco arivare l'affondo:
Ma c'è un altro problema quello dei sempre più numerosi autisti stranieri, spesso extracomunitari, che guidano Tir stranieri ma anche e soprattutto italiani.
Autisti che conseguono la patente in paesi dove il rispetto delle regole della strada e la densità di traffico sono tanto diversi dai nostri.

(potete vedere il servizio cliccando qui).

Come va commentata una tale notizia? Non è istigazione al razzismo, procurato allarme (falso, il 19% del 47% fa 8.93%...), depistamento di notizia, come se i camionsti italiani (ma io direi i conducenti tutti di autoveicoli) si comportassero diversamente dai presunti camionisti stranieri?

Come se una cosa giustificasse l'altra?...

MA IN QUALE PAESE DEMOCRATICO SI PUO' PASSARLA LISCiA TRASMETTENDO UN SERVIZIO COME QUESTO?

l'Italia non e' mai uscita dal fascismo...

Spot Fiat Punto. Uno schianto!

Lo spot già lo conoscevo, imperversa in tv da qualche mese.

Che cattivo gusto usare come canzone per lo spot di un'automobile una di Rino Gaetano, morto la notte del 2 giugno del 1981, alle prime ore dell’alba, schiantato contro un camion sulla Nomentana, a Roma, all'altezza di via XXI Aprile!
(fonte Tgcom).
Come ha fatto notare Vugan sul suo blog, il testo della canzone, tra l'altro, è stato stravolto, per biechi usi commerciali.

Ieri poi ho visto la versione lunga dello spot, al cinema.






E' ignobile che, in un periodo in cui gli incidenti stradali aumentano di numero consistentemente*, lo spot, nelle sale cinematografiche, esalti un testa-coda come performance dell'automobile pubblicizzata, credendo di sbrigarsela con un disclaimer piccolo e quasi ilegibile che recita "circuito chiuso pilota professionista non emulare su strada".
Come dire "Ti abbiamo avvertito se fili e vai a sbattere a noi non ce ne frega niente".
Capisco che siamo ad Agosto e ad Agosto tutto dorme (blogger compresi) ma questa pubblicità andrebbe censurata, e i creativi (sic!) che l'hanno pensata arrestati o, almeno, impedito loro di continuare a far danno.


*L'Italia insomma si tiene ancora stretta addosso la maglia nera dell'Ue per gli incidenti stradali: è di una settimana fa l'ultimo rapporto del Censis da cui emerge che pur con meno abitanti abbiamo più morti sulle strade di Regno Unito, Francia e Germania. Nel 2006 i decessi in Inghilterra sono stati 3.297, in Francia 4.709, in Germania 5.091 e in Italia 5.669. Non solo: gli altri Paesi hanno fatto meglio di noi per quanto riguarda gli interventi tesi a ridurre le vittime sulle strade. Nel 1995, tanto per fare un esempio, la Germania era «maglia nera» in Europa, con 9.454 morti, ridotti a 7.503 già nel 2000 e scesi ai 5mila circa di oggi. Dunque quasi dimezzati. In Italia siamo passati dalle 7.020 vittime del 1995 alle attuali 5.669.
(fonte Il Messaggero)

Bollettino ufficiale sullo stato del mio umore n° 19

bello essere
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poco
pochissimo
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