23 luglio 2009

a joke

A dentist noticed that his next patient, a little old lady, was nervous so he decided to tell her a little joke as he put on his gloves.

"Do you know how they make these gloves?" he asked.

"No, I don't," she replied.

"Well," he spoofed, "there's a building in Canada with a big tank of latex and workers of all hand sizes walk up to the tank, dip in their hands, let them dry, then peel off the gloves and throw
into boxes of the right size."

She didn't crack a smile.

"Oh, well. I tried," he thought.

But five minutes later, during a delicate portion of the procedure, she burst out laughing.

"What's so funny?" he asked.

"I was just envisioning how condoms are made!"

Gotta watch those little old ladies! Their minds are always working!

Mettiamoci a dieta!


Il bue dice cornuto all'asino

Quel che i blogger dovrebbero fare...

Ora non vorrei sembrarvi un novello Alfano, ma mentre scrivevo il pezzo sulla canzone di Ornella, sono incappato su alcuni errori scritti sul blog di Verdier.

Uscì per la Fonit Cetra e siccome tutti i cd della Fonit e della Rca stampati tra il 1988 e il 1989 sono ormai inutilizzabili (leggasi smagnetizzati), praticamente il suddetto trentatrè non esiste più in commercio da tanti, tanti anni.
Passi per trentatré scritto con l'accento grave (è) e non acuto (é) (a proposito, ogni parola che finisce con tre va accentata: cinquemilaquarantatré), sono errori che facciamo tutti (la fretta me ne ha fatti fare di ben peggiori...).
Qui l'errore è concettuale.
Il cd non ha parti magnetiche, per cui smagnetizzato è un termine preso in prestito da altra tecnologia (le compact cassette).
Il cd è un pezzo di plastica con sopra (o meglio, dentro una matrice stampata meccanicamente. Quel che succede a molti cd è che l'inchiostro dell'etichetta corrode il foglio di alluminio che serve come materiale riflettente (per rendere leggibile la matrice di plastica stampata) rendendo di fatto il cd illegibile.

Non è una pignoleria (d'accordo, lo è ma non solo). Chi parla male pensa male e basta poco per semplificare rimanendo corretti.

Nello stesso post leggo il commento di uno dei lettori (beato lui che riceve commenti....)

Criticando una delle canzoni dell'album Vanoni (Una Domenica) constata come ci sia un errore nel testo: Che bellezza oggi è domenica, il giorno più bellissimo mi faccio un riposissimo più lungo che si può e commenta così...
A parte la sintassi arbitraria per poetica licenza,"Una domenica" non mi sembra una canzone malvagia; anzi,la trovo graziosa e divertente.



Ecco, a parte l'errore nel rimarcare l'errore (non si tratta di sintassi, ovviamente, ma di grammatica*...) quello che i blogger non dovrebbero mai fare (quante volte l'ho già detto?) è di scrivere giudizi di gusto (di pancia) senza motivarli.
Non serve a niente, imbratta la rete di ego ectoplasmatici dei quali non frega niente a nessuno...

A nessuno frega dei miei gusti, ma forse, a qualcuno interessa il percorso critico che mi ha portato ad arrivare a quella valutazione.
Oppure può interessare l'emozione di un mio ricordo, diventa un racconto personale. Ma a chi frega se chicchessia si esprime dicendo che la tal cosa è graziosa e basta?

Nella netiquette dovrebbe essere al primo posto a regola niente giudizi non argomentati. Ma tanto, nessuno mi sente...


*La sintassi è quella parte della grammatica che studia la concatenazione e la funzione delle parti del discorso. In ogni caso un errore linguistico viene genericamente detto errore grammaticale, in quanto grammatica indica tutte le regole, fonetiche, ortografiche, morfologiche, lessicali e sintattiche. Nello specifico l'errore pertiene più alla morfologia che alla sintassi...
bello essere
quello che si è anche se si è
poco
pochissimo
niente


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