22 ottobre 2007

Bollettino ufficiale sulle mie

(dis)avventure alla festa del cinema n° 3

...domenica (prima parte)

Sono uscito di casa PRESTO perchè è domenica, e anche se ho il primo film alle 10.30, prima vogio fare la fila per i biglietti di domani. Esco alle 8.10 contando di arrivare all'auditorium per le 9.30, invece sono lì alle 8.45!!!
Faccio la fila mentre si congela e simpatizzo con due ragazze di Milano (con le quali si parla di cinema e politica) alle quali ho dato l'indirizzo di questo blog (se mi state leggendo ciaaaaaaaaaaaaaaaaaao ragazze!) e inizio la mia lunga giornata (5 film 5).
Il primo è alla sala Ikea, ma ci sono problemi, non ci fanno entrare, così temporeggio (e ho modo di ammirare la nuova lampada che, appena ho un attimo di tempo, voglio comperare per la camera da pranz ehm...). Il film è Choose Connor nel quale l'adolescente Owen viene ingaggiato dal deputato Connor candidato al senato e scoprirà che l'uomo è coinvlto in un giro di pederastia (con tennagers minori, ma già sessualmente sviluppati).
Choose Connorvuole denunciare la corruzione nella poltica ma che spostando l'attenzione sulla pederastia finsce col distrarre lo spettatore e giustificare tutti i politici che sono solamente corrotti ma non coinvolti in pratiche omoerotiche con minori...

Dopo il film, sorpesa, c'è il regista in sala, che scopro essere Luke Eberl, che qualcuno ricorderà nel pessimo remake de Il pianeta dele scimmie di Tim Burton, oggi gagliardo 21enne al suo primo lungometraggio. E prima che possa fargli la mia domanda la giuria di Alice, composta da ragazzi, fa le sue domande, così una ragazza gli chiede "Tu hai scelto di fare un film non solo sulla corruzione ma anche sull'omosessualità perciò (sic!) sulla pedofilia (sic!).
Sento qualcuno che urla "Scusa cosa c'entra la pedofilia con l'omosessualità?" e poi mi accorgo che sono io che, prima ancora che me ne renda conto, sto puntualizzando l'equazione nazista e omofoba che quella deficiente (non è un insulto, siggnifica carente, mancante di qualcosa...) sta sciorinando senza che nessun altro in sala si senta in obbligo di correggerla.
Quand'è il mio turno le ricordo che la pedofilia è illegale in Italia mentre l'omosessualità no, la ragazza, mortificata dice che si è espressa male e che conosce la differenza tra omosessualità e pedofilia.
Poi, chiuso (?) l'incidente, chiedo a Luke se non teme che la facenda pederastia distragga lo spetaore e costituisca un alibi per i politici corrotti non maniaci sessuali e lui mi dice che sì, ho ragione, ma che ha fatto quella scleta perchè altrimenti parlar edi politica avrebbe significato citare numeri leggi e considerazioni considerate "roba di sinistra" (ma questo l'interprete in sala non lo ha tradotto....) e avrebbe incontrato un muro di resistenza da parte degli speattatori. Poi tutti si assiepano introno a Luke, mentre io vorrei avicinarmi alla ragazza ...deficiente per parlarle ma temendo di passare per Girolimoni, soprassiedo e attendo il prossimo film che, ahimè, ci sarà solo fradue ore.
Per fortuna incontro un amico e tra cinema politica e ...sushi le due ore trascorrono in fretta.

Bollettino ufficiale sulle mie

(dis)avventure alla festa del cinema n° 2

sabato....

arriviamo (io e Silvio ) alla Festa alle 8.30 (il ptimo film è alle 9) ma non riusciamo a bere un caffè perchè i tre bar presneti all'audiotrium aprono non prima delle 9... Entriamo al teatro studio con Silvioche dice sommesso "Koma", o forse sono io, non ricordopiù.
La sala è smeivuota, sileziosissima, la senazione di koma è comune a quasi tutti gli astanti. Poi, improvviso, sfacciato e invidiosamente pieno di energia, irrompe nell asla aun gagliardo vociare sono i giovani, ragazzi e ragazze delle scuole superiori, che il sindaco ha voluto mandare al cinema.
Io mi meraviglio, perchè tutte le proiezioni, non essendo passate per l'ufficio che concede il visto di censura (eeeeh ma chi l'ha dettoche il fasscismo è caduto?) sono automaticamente vietate ai minori di 18 anni (tranne la sezione dedicata ai ragazzi "Alice nella città" ma il film che stiamo per vedere fa parte della sezione Extra). "Che siano tuttimaggioreni?", mi chiedo, anzi, mi giroe chuiedo loro, ma dalle facce sebrano avere 16-17 anni non di più. Infatti mi confermano, sono minorenni, puntualizzano, accompagniati dai professori ("Loro sono maggorenni"...). "Ma..., come funziona?" Mi chiede un ragazzo biondo, seduto proprio dietro di me. "Come funziona COSA? gli chiedo a mia volta. "Stamane, il film che stiamo per vedere è doppiato?" Gli speigo che no, è un film in cinese con sottotili italiani. Lo dice ai suoi compagmi e, con mia sorpesa, non si preoccupano troppo di stare per vedere un film in lingua.
Il film in questione Wo Ruhuasiyu de Erzi è un film a tematica omosessuale. Io temo il peggio. Invece i ragazzi (e le ragazze) si sorbsicono un film lentissimo, con pochi dialoghi, nudità imbarazzanti (perchè strane, tutti dormono nudi, il protagonista e i suoi amici... sarà un costume cinese? Mah...) sorattuto glutei (ma ci sono anche un paio di frontali...) senza lamentarsi, e, soprattutto, senza parlare (solo un paio di ragazzi commentano le scene più omoerotiche ma senza cativeria omofoba, con commenti insolenti come solo gli adolescenti sanno fare).
Il film è inconsistente e segue il solito clichè il ragazzo "pesudoetero" se ne va (è il padre del protagonista gay a dirglielom e lui, lo pseudoetero non se o fa ripetere una seconda volta), mentre il gay "sensibile" rimane solo a passeggiare sul tetto dell'abitazione...
Alla fine della proiezione vorrei avere il tempo e il modo per far ragionare i ragazzi su quel che hanno visto, sui modi e i contenuti di un film che non aggiunge nulla sull'omosessualità nè in Italia (in Europa) nè in Cina.

Decido discrivere una lettera a Veltroni per consigliarlo di ingaggiare dei formatori culturali (esperti di linguaggio cinematografico) per dare un senso a queste mattinate altrimenti per i ragazzi è solamente un "evviva il cinema!!! Nun famo latino" ma magari per Veltroni va bene così...

Invece dopo il film volo in biglietteria a fare la fila per i biglietti del giorno dopo e spedisco Silvio a vedere il documentario che io ho visto ieri, The unforseen che lui trova lento e quindi dorme (come d'altronde abbiamo fatto durante il film cinese...).
Io dovrei vedere Black Like Me che invece non è arrbato dalgi States (e non arriverà, ne esuiste solo una copia in 16mm in tutto il paese e non la dano certo a noi) e, al suo posto c'è... TAH DAH!!! Un principe chiamato Totò nel quale molti attori omaggiano il grante Totò (e Lucio Dalla canta, in un pesimo playback, due canzoni del principe), ma è incentrato tutto sulla vita privata e poco, molto poco su quella dell'attore Tiotò (qualche aneddoto raccontato dalla figlia, che continuna a sbagliare pronomi e riferirsi alla madre al maschile, "gli ho detto" chissà... un francesismo...). Il solito gossip di questa italia contemporanea insomma...

E poi io e Silvio torniamo a casa non prima di aver fatto un tour nel padiglione della TDK dove due signorine (bellissime ma che ne sanno di storia della tecnologia quanto io ne so di calcio) ci spiegano (sic!) lo sviluppo dei supporti dal nastro magnetico al blue ray... mostrandoci una limitata ma interessante collezione di tecnologia vintage anni 79 80 e 90 mostrandoci poi le differenze di nitidezza tra dvd standard e blure ray...
Poi ci regalano una busta, una penna e un keychain (Silvio è raggiante...).
Niente più film perchè stasera andiamo alle festa a sorpesa di Sabrina e Rosa (che non vedo da gennaio...).

Ed ecco bello e sistemato il sabato...

Alessandrooo! SVEGLIAAAAAA...

...che ci sono i film da vedere, i post da scrivere, l'ufficio d'aprire, il vernissage di Paolo Cipriani da presenziare, il corso di Paola Giustiniani da andare.....


bello essere
quello che si è anche se si è
poco
pochissimo
niente


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