...anche sotto i ponti lesbici, stavolta.
Ieri sera, per la solita proiezione di film a tematica al village romano ho visto Puccini for Beginners di Maria Maggenti (vi ricordate Ragazze innamorate?) un film disarmante per il suo essere stucchevolmente borghese.
Scrittrice con un solo libro all'attivo, Allegra, che nonostante non ami restare da sola malvede una relazione fissa che secondo lei cade nelle maglie dell'impegno borghese, lesbica convinta, è attratta da un giovane uomo, Philip, col quale, suo malgrado, intraprende una relazione. Colta da mille dubbi, per compensare, Allegra intraprende una relazione anche con Grace, appena mollata dal ragazzo, in cerca di una storia d'amore alternativa. Il ménage a trois funziona senza che Philip sappia di Grace, e viceversa, fin quando, alla fine del film (che è anche l'inizio, il racconto infatti è in flashback) Philip e Grace scoprono che Allegra li ha traditi... Ah, già, coup de théâtre è proprio Philip il ragazzo dal quale Grace è stata mollata...
Lieto fine inevitabile: Philip e Grace tornano insieme e Allegra si rimette con la sua ex...
Miti orizzonti senza pretese di una newyorchese di mezza età che, a undici anni dal suo film d'esordio, propone un'operina modesta, senza nerbo, nonostante certe velleità culturali della sceneggiatura (che abbonda di citazioni letterarie, ma non filmiche...) che non graffia minimamente nonostante affronti questioni di non poco conto (dal lesbismo come scelta di orientamento sessuale al lesbismo come riappropriazione femminil/femminista del proprio corpo...) e che, alla fine, accetta lo status quo senza minare principi dati per scontati e solo apparentemente messi in discussione.
Molto bella Elizabeth Reaser, nel ruolo di Allegra, che da sola, giustifica la visione del film...
Anche se magari qualcun* (ma non il sottoscritto) preferirà Justin Kirk.
2 agosto 2008
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