Insomma ecco una nuova leggina, stavolta locale, amministrativa, per tenere lontani i lavavetri dalle nostre strade. Se Maurizio Nichetti nel suo recente Honolulu Baby si muniva di pezzi da 500 lire da dare a TUTTI i lavavetri che incontrava, il Sindaco (di centrosinistra) di Firenze ha pensato bene di non permettere a nessun lavavetri di offrire il proprio servizio.
E già, perché a quanto pare, a detta di molti cittadini fiorentini (beh dopo tutto i lavavetri, in quanto extracomunitari, al limite sono extracittadini…) quei cattivoni dei lavavetri diventano di giorno in giorno più aggressivi e costringono i malcapitati conducenti d’auto a farsi lavare i vetri anche se non vogliono. Quindi, precisano i compagni (sic!) della giunta comunale, che non vogliono colpire il …lavavetraggio di per sé ma solo l’imposizione dei più prepotenti.
Come ogni studente al primo anno di giurisprudenza (potrei anche dire di Liceo se ormai Educazione Civica non fosse materia desueta e nessuno studia più la nostra Costituzione) vietare di fare il lavavetri è incostituzionale, perché il lavavetri offre un servizio che viene accettato o rifiutato. “Ma come?!”, direte, “è proprio qui il punto! Il provvedimento serve a impedire le imposizioni…”. “Certo ”, rispondo, ma l’infrazione commessa da chi impone il proprio servizio è già contemplata dal codice penale… Perché bisogna fare una legge ad hoc che riguarda il lavavetraggio? Perché no allora una legge che vieta i sondaggi telefonici (dopotutto loro chiamano e disturbano anche se io poso dire “no, il sondaggio non lo fo”… Magari dormivo, scopavo, leggevo, hanno già disturbato imponendo la loro presenza…)?
In questo paese (fatto da gente di merda…) grazie a Berlusconi (e a Craxi prima di lui) ogni cittadino sente di poter fare quello che vuole, le regole, le leggi, sono viste come un limite alla propria autonomia, al diritto di fare quel che pare… I limiti di velocità non sono una norma che serve alla sicurezza di tutti, anche alla propria, ma vengono percepiti come un illecita restrizione della propria autonomia comportamentale; pagare le tasse è percepito come un ingiusto contributo allo Stato, dimenticano che lo Stato siamo noi e che le tasse servono al bene comune…
I cittadini sono un gruppo di individui che se ne frega della solidarietà di classe (solo Bertinotti ha ricordato che invece di prendersela coi lavavetri dovremmo combattere il racket che c’è dietro…), che pensa che tutto gli è dovuto, che nessuno può dirgli cosa fare e cosa non fare e che i divieti riguardano gli altri, non lui, i non cittadini, i non italiani, i non credenti, i non eterosessuali, i non bianchi di pelle, i non fascisti (e in Italia lo siamo tutti da destra a sinistra…) i “non noi”. Ecco perché c’è bisogno di leggi ad hoc. Perché il lavavetri non viola la legge che impedisce a tutti di imporre un proprio servizio non richiesto (come previsto dal Codice Penale) ma pretende di comportarsi esattamente come noi senza averne il diritto perché non appartiene a noi …
L’hamurabbizzazione della nostra società ha radici ben più profonde di quanto non ritenessi (cfr. mio post Il codice di Hammurabi) e riguarda la visione del mondo sempre più distorta verso un solipsismo dove le verità scientifiche (oggettive) valgono molto meno delle verità soggettive (individuali), per cui un gay vale meno di un etero perché così dice la chiesa in base a proprie convinzioni morali (e pensare che c’è ancora chi ha il coraggio di dire che la Bibbia “è un bel libro…”), un extracomunitario (basta la parola…) meno di un italiano (poco importa se lui il biglietto dell’autobus lo paga e l’italiano no…), un occidentale meno di un orientale e così via…
Non è mai colpa nostra, è sempre colpa di qualcun altro…
Finché questo qualcun altro un giorno si stufa e ci ammazza tutti come delle merde quali siamo. Tutti, il sottoscritto compreso.
L’unica osa che mi consola è che il giorno in cui l’80% degli abitanti del pianeta si solleverà contro il 20% (noi) che, da solo, consuma l’80% delle risorse planetarie (sono solo 2 percentuali, non fatevi cogliere dal panico!) uccidendoci tutti come maiali, io aspetterò il mio carnefice a braccia aperte e col sorriso sulle labbra mentre i miei concittadini saranno deturpati da una maschera no, non già d’orrore, ma di meraviglia e incomprensione.
2 settembre 2007
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