27 gennaio 2011

Giornata della memoria

C'è una scena in Essere o non essere (Usa, 1983) di Mel Brooks che mi ha sempre stretto il cuore. Il film, il remake di un film di Ernst Lubitsch, (Vogliamo vivere!) (Usa, 1942) racconta sotto forma di commedia l'invasione nazista della Polonia e la deportazione degli ebrei dal punto di vista di una scalcinata compagnia di teatro.
La scena che vi voglio far vedere è subito prima della fine del film.
nel teatro ormai chiuso ai polacchi in una serata dedicata solo alle truppe naziste, la compagnia riesce a far scappare alcuni arrestati destinati ai campi di concentramento (tra i quali, oltre agli ebrei, anche una checca che nella scena ha un ruolo cruciale) sotto il naso dei nazisti camuffandoli tra gli attori. Fingono di essere tutti dei clown guadagnando l'uscita del teatro (e la libertà). Quando una vecchietta si trova davanti a tutti i nazisti sclera (lo avrei fatto anche io...) rischiando di smascherare l'inghippo. La checca se ne accorge e con un colpo di genio salva la situazione.



Vidi per la prima volta questo film nel 1984 a Massenzio (le proiezioni estive delle prime estati romane). La scena mi colpì al punto che cercai tra i titoli di coda il nome dell'attrice: Eda Reiss Merin. Non ho mai dimenticato quel nome.
La sua interpretazione e, in generale, una scena del genere in un film comico ha l'effetto di una doccia fredda e ricorda la follia collettiva dei nazisti (e di noi fascisti che eravamo con loro alleati) anche in un film che ti fa sorridere. Non amo di solito sorridere su temi seri, ho odiato a morte Train de vie ma il film di Mel Brooks è un film serio anche se è una commedia. E non dimentica i gay. Questa scena lo dimostra. Spero che vi emozioni come ha emozionato me.

Per non dimenticare. MAI
bello essere
quello che si è anche se si è
poco
pochissimo
niente


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