Per recuperare gli omosessuali di destra (e le lesbiche?!?!) si "ironizza sugli stereotipi del gay di destra1" e si sdogana il fascismo. Un'operazione non dettata da ingenuità o buona fede, ma, evidentemente, da un progetto preciso, un comune sentire che lega destra e sinistra e che vuole porre fine all'antifascismo, ormai considerato un "problema superato".
Rimando al post di V. perché non voglio ripetere male quello che lei ha spiegato molto bene.
Aggiungo solo che nel documento politico del pride nazionale, nonostante ci siano alcuni elementi che lo rendono migliore di quello del pride romano2 (al quale ho dedicato un post), è totalmente assente ogni riferimento antifascista, esplicito o implicito, nonostante al Pride nazionale abbia aderito L'Anpi. Per questo associazioni che partono dall'antifascismo come fattore imprescindibile, quali Facciamo Breccia, non hanno aderito al pride (Facciamo breccia ha inviato una adesione "critica" che non è stata accolta: o si aderisce in toto o si è fuori...)3.
L'invito di V. è rimasto quasi del tutto inascoltato, tranne rare eccezioni. Quando poi la rete, accortasi che Lorenzo non era solo l'autore di Italo, ma stava partecipando a un forum su un sito di estrema destra, ha iniziato a criticarne l'operato, il sito GayNews di Grillini e il Corriere di Bologna, hanno accusato queste reazioni sulla rete di "estremismo di sinistra", come ha ben raccontato V. in un nuovo post, al quale rimando.
Gaynews arriva a minimizzare l'accusa a Lorenzo di essere fascista, riportando un'affermazione del diretto interessato che ha spiegato che «È solo curiosità». L'autore dell'articolo sul sito di Grillini stigmatizza le reazioni antifasciste (Un pezzo del movimento gay, quello più radicale, e della sinistra antagonista, lo accusa ora di essere fascista) arrivando a parlare di "attacchi personali e, come dicono gli amici del Cassero, «toni da fatwa contro di lui»."
Ci vuole del fegato a ammettere che si partecipa a un forum di estrema destra "per curiosità" ma le affermazioni di Lorenzo sul forum di vivamafarka! vanno ben al di là di una morbosa curiosità e fanno di Lorenzo un simpatizzante di destra sia per quel che dice (per quel che vale io ci avevo provato a proporre di non includere suddetto termine (antifascismo) nella piattaforma del Pride.. questo peraltro molto prima che mi avvicinassi a sto forum, "tempi non sospetti" chiamiamoli, perchè sono d'accordo che è accorpare cose che centrano l'un con l'altra fino a un certo punto) sia per il linguaggio che usa (molti nemici molto onore).
Per chi vuole leggere un florilegio delle sue affermazioni può farlo su Indymedia (ringrazio V. per la segnalazione).
Come ho avuto modo di commentare su Marginalia, le considerazioni che fa Gaynews non tengono conto della concretezza delle azioni dei fascisti contro i "froci".
A tutt* quell* sedicenti di sinistra che minimizzano sull'antifascismo ricordo che non si tratta solo di una questione di principio (che comunque sarebbe legittima e sacrosanta) ma di una questione pratica, concreta, attuale, che rischiano di vivere sulla propria pelle tutte le cittadine e i cittadini non allineati.
Magari picchiare i froci fosse solo uno stereotipo! Se non corrispondesse a verità, tante persone sarebbero ancora in vita, "froce" e non, come è capitato a Nicola Tommasoli che, pur non omosessuale, è stato lo stesso percepito come "diverso" dai fascisti, perché non la pensa come loro, e, in quanto diverso, è stato picchiato, proprio come i "froci", e ammazzato...
Insomma questa volontà trasversalista per cui una sorella fascista è pur sempre una sorella la dice lunga sul degrado culturale di chi pensa solo al proprio particulare e non capisce che l'apertura a destra oltre ad essere contraddittoria (perdonami Herm...) è sempre pericolosa perché porta con sé inevitabilmente quei valori (sic!) fascisti inconciliabili con ogni forma di pensiero laico, femminista e non omo-lesbo-transfobico (leggetevi gli altri commenti sul forum di Vivamafarka!: "il padre capo naturale della famiglia", mi viene da vomitare!!!).
Lorenzo, il comitato del Bologna pride nazionale e il sito Gaynews, si sono allineati su posizioni borghesi e fasciste, antidemocratiche, come dimostrano i fatti avvenuti durante il comizio finale del pride, quando Graziella Bertozzo, che voleva aggiungere uno striscione sul palco del pride, è stata arrestata dalla polizia il cui intervento è stato sollecitato da una volontaria del servizio d'ordine.
Io non ero presente, non so come si sono svolti i fatti (riportati in maniera sensibilmente diversa dal comitato del Bologna Pride, e di Arcigay, e da Facciamo Breccia) (per saperne qualcosa di più leggete il post comparso sul blog Querelle(s)).
Ma, a meno che Graziella non avesse in mano una pistola, il fatto che sia stato sollecitato l'intervento della polizia per farla arrestare la dice lunga sulla democrazia del comitato organizzatore del pride nazionale. D'altronde perché meravigliarsi, dopotutto gay, lesbiche, bisessuali e trans sono prima di tutto italiani.
Graziella è ritornata sull'argomento con una lettera aperta che vi invito a leggere.
Come controprova delle presunte ingiuste accuse di fascismo nei confronti di Lorenzo (poverino!) ecco come lui racconta quei fatti sul forum di Vivamafarka!:
gli unici problemi, ahimè, si sono riscontrati alla fine quando facciamo breccia (coordinamento anticlericale antifa) ha invaso il palco. ci avevano chiesto di intervenire, gli avevamo detto di no perchè hanno sempre remato contro il pride bolognesee certo se non ti allinei perdi il diritto democratico di parola...
e non hanno aderito né alla piattaforma nè al documento politicofalso, Facciamo Breccia aveva mandato una lettera di adesione critica, che è stata rifiutata.
quindi hanno pensato bene di usare l'intervento della vicepresidentessa del movimento identità transessuali come cavallo di troia ed occupare il palco. di per se la cosa era già abbastanza fastidiosa, ma tutto è precipitato quando una di loro, a cui non veniva consentito l'accesso al palco, ha avuto la brillante idea di dare un calcio ad uno sbirro
Lo sbirro era un agente della Digos in borghese, ci sono ben due interrogazioni parlamentari, sia al Senato (senatori Donatella Poretti e Marco Perduca) che alla Camera (deputati Marco Beltrandi e Matteo Mecacci), sull'accaduto...
e quindi è stata arrestata (i giornali avrebbero potuto titolare "AGGRESSIONE ANTIFASCISTA AL PRIDE" ;)Chi protesta, chi non si allinea, chi ha un pensiero critico altro, viene accusato di estremismo, di comunismo, di essere "di parte", di essere intollerante e non democratico e con questa scusa viene azzittito, arrestato, picchiato, ucciso.
Graziella (non una emerita sconosciuta ma un'attivista di vecchia data) aveva tutto il diritto di esporre lo striscione al comizio finale del pride (non uno striscione di parte ma rivendicativo della storia di militanza omosessuale di Bologna), il pride è di tutt* non solo degli organizzatori e di chi a loro allineati.
I fascisti, quelli che lo sono da sempre e quelli che solo ora iniziano a uscire allo scoperto senza vergognarsene più, alzano la cresta e si preparano a rendere innocuo chiunque non si allinei.
Più passa il tempo più credo che certo attivismo politico di stampo GBLT mi stia sempre più stretto, chiuso com'è in un'ottica solipsista virtualmente macho-fascista in cui ciò che conta è "la questione omosessuale" e si sottovaluta la discriminate antifascista (Non condivido molto il metodo politico di Facciamo Breccia, ne contesto la sostanziale incapacità di accettare la diversità di posizioni che non siano necessariamente radicali4) come se l'antifascismo fosse una questione radicale e non la condicio sine qua non di un discorso di liberazione della donna e dell'uomo dalla barbarie.
Nonostante nel documento politico del pride nazionale le radici comuni col femminismo e con l'autodeterminazione della donna, siano stati riconosciute, la strada da percorrere è impervia e molto lunga...
Tutta la mia solidarietà va a Graziella Bertozzo, a V. e a chiunque, criticando, dissentendo, non allineandosi, viene additat* ingiustamente come estremista ed esclus*.
1 GayNews
2 Siamo ben consapevoli che le nostre rivendicazioni sono strettamente collegate alle battaglie intraprese soprattutto dal movimento delle donne contro la violenza di un machismo criminale che troppo spesso agisce in ambito familiare e più in generale contro la cultura patriarcale dominante e violenta della nostra società. Il riconoscimento pieno della nostra dignità cammina nella stessa direzione, per una società in cui nessuna e nessuno debba più sentirsi in pericolo o discriminato a causa del genere e dell’orientamento sessuale, una società in cui il machismo sia riconosciuto come causa delle violenze contro donne, omosessuali e transessuali e proprio per questo sia sanzionato.
3 Alla fine Facciamo Breccia aveva scelto di aderire al pride di sabato 28 giugno esprimendo però, in un documento intitolato "Adesione al Bologna Pride", tutte le proprie perplessità, riserve e contrarietà. L'adesione critica non è stata accettata dal Comitato Bologna Pride che non ha mai spiegato ufficialmente il rifiuto (dal sito Facciamo breccia).
4 Così Elfo Bruno, sul suo blog, che, pure, critica l'intervento della polizia.