...per banali motivi personali (venerdì ho cuppato il letto...) non ho seguito (in tv) ieri, la manifestazione contro la violenza alle donne.
Leggo oggi sul sito di Adn Kronos e di Repubblica che ci sono stati scontri, didiscevoli scontri.
Più precisamente:
"Sono state 'cacciate' violentemente le deputate di Forza Italia Stefania Prestigiacomo e Mara Carfagna. Non solo. Alla fine del corteo, sul palco allestito a Piazza Navona, sono state contestate anche il ministro delle Pari opportunità Barbara Pollastrini, quello dello Sport, Giovanna Melandri e della Salute, Livia Turco"(Adn Kronos).Io credo che il comitato organizzatore del corteo può decidere chi sta nel corteo e chi no.
Ora io ho sempre commiserato le donne che militano a destra.
E' la destra storicamente ad essere maschilista, come dimostra il fascista cattolico Ferdinando Loffredo che, in Politica della famiglia, del 1938 scrive:
"La indiscutibile minore intelligenza della donna ha impedito di comprendere che la maggiore soddisfazione può essere da essa provata solo nella famiglia, quanto più onestamente intesa, cioè quanto maggiore sia la serietà del marito. [...]"Anche la sinistra è maschilista, ma per contingenza storica, mentre sulla carta non dovrebbe esserlo.
E' come per gli omosessuali che si professano cattolici quando nella bibbia si dice:
«Non avrai con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna: è cosa abominevole. (...) Se uno ha con un uomo relazioni sessuali come si hanno con una donna, tutti e due hanno commesso una cosa abominevole; dovranno essere messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro.» (Levitico 18,22; 20,13)
Come si fa a essere donne militanti e di destra?
Prestigiacomo è stata cacciata in quanto fascista. Non ci vedo nulla di male. E' inutile che le cacciate dicano di essere venute alla manifestazione "in quanto donne". Sono intervenute in quanto donne fasciste perché è quello che fanno quotidianamente, quando fanno politica. Per cui non si capisce perché ogni altro giorno sono fasciste tranne quando manifestano tornando ad essere semplici donne.
Come al solito si cancella la storia (e non a caso l'articolo di adn kronos di fronte al triangolo fatto con le dita commenta "
di fronte al palco qualche manifestante ha unito le mani a triangolo, rispolverando simbologie degli anni '70.E certo. Sono simbologie vecchie, adoperiamone di più nuove, di più recenti...
I ministri di questo governo sono state cacciate perché, come al solito, sul palco erano salite loro e non le associazioni organizzatrici del corteo come al solito parlano i potenti e non il popolo.
Di nuovo non ci vedo nulla di male.
Ma in questa Italia dove la politica è sinonimo di partiti, una scelta dura ma legittima, coraggiosa quanto drastica come di allontanare un personaggio sgradito da una manifestazione, atto squisitamente politico, viene criticato in nome di una presunta de-ideologizzazione della denuncia della violenza contro le odnne, altro atto squisitamente politico.
Perché chi dice di non avere ideologie fa ideologia, anche se la sua ideologia è quella di non averne...
E' una questione grammaticale prima ancora che politica. Come chi dice che non ha regole e ignora (o fa finta di ignorare...) che la sua regola è proprio quella di non avere regole...
Se la libertà, come diceva Gaber è partecipazione, si deve anche avere la la libertà di scegliere con chi partecipare e di allontanare una persona se è spuria rispetto il resto del consesso.
Che Prestigiacomo e accolite si facciano il loro corteo con gente di destra, vediamo quante donne sanno mobilitare...