Durante le indagini gli investigatori indagano su un uomo la madre del quale aveva lavorato a casa Gambirasio come domestica. Il test del dna sul sospettato dà un risultato non coincidente, ma solo compatibile. L'assasiono è un parente dell'uomo. Si scopre così che il padre, deceduto, è originario di Gorno. Il padre aveva 12 fratelli. Si ariva così a Giuseppe Guerinoni (morto nel 1999), il cui riscontro del dna è quasi coincidente. L'uomo vine e ora considerato ufficialmente il padre biologico dell'assassino di Yara Gambirasio. Questo figlio rimane ancora anonimo e quindi non è un figlio legalemnte riconosciuto. Un figlio segreto, nato fuori dal matrimonio (se mai Guerinoni si è sposato, non lo so e non mi interessa).
Una volta la prole nata fuori dal matrimonio venivano idicati come figli illegittimi (figlie illegittime) con un termine discriminatorio (quella mancanza di legittimità) di cui certo loro non hanno responsabilità.
La distinzione oltre che morale era anche legale visto che la prole naturale, con un termine meno giudicante di illegittima, non avevano gli stessi diritti della prole legittima quella nata nel matrimonio.
La Legge n. 210 del 10 dicembre 2012, pubblicata in Gazzetta Ufficiale 17 dicembre 2012, n. 293.
ha cancellato qualunque distinzione legale ricosncoendo lo stesso status legale ai figli legittimi come a quelli naturali e a queli adottivi. Il legame di sangue e la natura del legame dei genitori non influenzano più lo status legale della prole.
Eppure molti giornali di oggi, gr1 compreso, che mi ha dato, appena sveglio, la pulce nel'orecchio, sottolineano il fatto che l'assassino sia il figlio illegittimo (usando un termine desueto sostituito da figlio naturale) di Guerinoni.
Così uno, una, legge o sente che l'assassino è un figlio illeggittimo e automaticamente si convince che questo assassino di una tredicenne è un poco di buono anche perchè era un figlio illeggittimo, usando un termine che non ha più ragione di essere visto che la distinzione è legalmente decaduta da quasi un anno e mezzo e che la specifica non serve certo a spiegare che il figlio, non essendo stato legalmente riconosciuto, è persona ignota.
Non tutti i giornali usano questo aggettivo nel titolo.
Non lo fanno
il fatto quotidiano
La Repubblica (edizione di Milano)
Corriere della sera edizione di Bergamo
Usano l'agettivo illeggittimo
Il giornale (nel sottotiolo)
la home page di Repubblica
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il GR1
il web (Today), e le agenzie stampa (TM news)
Ed ecco come la stampa ci nutre a pregiudizi senza nemmeno che ce ne rendiamo conto.