Ve ne propongo due, tra le canzoni che più amo del suo immenso repertorio.
Distancias è la versione spagnola di Distanze, uno dei pezzi più belli di Mina ®, al quale solo legato in maniera particolare.
Era il periodo felice della scoperta di Mina. Quando avevo ancora così pochi lp che, appena avevo i soldi, ne comperavo uno nuovo. Era un po' come se uscisse un nuovo disco di Mina al mese... A volte riuscivo a comperarne anche due tre insieme e dovevo poi nasconderli a mia madre che si sarebbe arrabbiata per l'esborso... Già allora ero mani buche).
Distanze la conoscevo perché era inserita in Del mio meglio n° 3 (non ho mai amato le compilation, nemmeno quelle ufficiali, ma in questa c'erano due pezzi che esistevano solamente in 45 giri e non erano stati pubblicati su nessun altro album Non gioco più e La scala buia).
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Ignoravo ancora l'album che la conteneva, Mina ® (dove ® sta per "marchio registrato") l'avrei comperato solamente il 31 dicembre del 1981 a Piazza Navona, giusto qualche ora prima della mezzanotte. Mina ® è l'album al quale sono più legato, dopo Attila, contiene tutti pezzi che parla(va)no direttamente al mio cuore. Un album privo di hit e per questo a me più gradito; non ho masi sopportato troppo l'invadenza degli hit di Mina, che finivano sempre per offuscare canzoni più degne ma meno conosciute...
Ecco la versione italiana.
Distanze ha ancora oggi il potere di emozionarmi e distrarmi dalla mia razionalità. Ogni canzone ha un suo andamento, un suo arrangiamento, una sua struttura e, se guardiamo al testo, un suo significato. Ma con canzoni come Distanze non sono più sicuro di niente. Quell'arrangiamento etereo da quali strumenti è fatto? Con quali note? E' un arrangiamento normale per l'epoca? E poi quel testo ("Sotto i miei piedi una zolla/tutta la folla sembra impazzita la molla tra me e te") che significa???
Ecco, anche, la versione in francese.
Molte altre canzoni di Mina ® mi fanno lo stesso effetto...
Per distanze avevo immaginato un video, quando, il sabato sera, dopo aver fatto la doccia, la cantavo, andando dietro il disco, uno dei pochi momenti in cui riuscivo a dimenticarmi delle preoccupazioni che mi dava la scuola...
Nell'ipotetico video io (o Mina) cantavo(a) in uno studio neutro, dietro il quale, in b/n, andavano immagini che commentavano le parole della canzone e con l'ausilio del kroma-key io (Mina) volteggiavo per monti e distanze... per poi rientrare in studio nel finale e scomparire in una dissolvenza mentre giravo su me stesso...
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Interpretazione impeccabile in spagnolo, come in italiano...
Una delle canzoni di Mina che conosco da sempre e amo da mai...