11 luglio 2007
...chi non c'è più ma dovrebbe ancora esserci...
Iniziamo con Elis Regina una delle più grandi cantani brasiliane morta a causa di una combinazione letale di Cinzano e di cocaina, all'età di 36 anni.
Alô, alô, marciano
Aqui quem fala é da Terra
Pra variar estamos em guerra
Você não imagina a loucura
O ser humano ta na maior fissura porque
Tá cada vez mais down o high society
Down, down, down
O high society
Alô, alô, marciano
A crise tá virando zona
Cada um por si todo mundo na lona
E lá se foi a mordomia
Tem muito rei aí pedindo alforria porque
Tá cada vez mais down o high society
Down, down, down
O high society
Alô, alô, marciano
A coisa tá ficando russa
Muita patrulha, muita bagunça
O muro começou a pichar
Tem sempre um aiatolá pra atola Alá
Tá cada vez mais down o high society
Down, down, down
O high society
Alô, alô, marciano
Aqui quem fala é da Terra
Pra variar estamos em guerra
Você não imagina a loucura
O ser humano ta na maior fissura porque
Tá cada vez mais down o high society
Down, down, down
O high society
Por engano, vingança ou cortesia
Tava lá morto e posto, um desgarrado
Onze tiros fizeram a avaria
E o morto já tava conformado
Onze tiros e não sei porque tantos
Esses tempos não tão pra ninharia
Não fosse a vez daquele um outro ia
Deus o livre morrer assassinado
Pro seu santo não era um qualquer um
Três dias num terreno abandonado
Ostentando onze fitas de Ogum
Quantas vezes se leu só nesta semana
Essa história contada assim por cima
A verdade não rima
A verdade não rima
A verdade não rima...
Quando você foi embora
Fez-se noite o meu viver
Forte eu sou mas não tem jeito
Hoje eu tenho que chorar
Minha casas não é minha
E nem é meu este lugar
Estou só e não existo
Muito tenho pra falar
Solto a voz nas estradas
Já não quero parar
Meu caminho é de pedras
Como posso sonhar
Sonho é feito de brisa
Vento vem terminar
Vou fechar o meu pranto
Vou querer me matar
Vou seguindo pela vida
Me esquecendo de você
Eu não quero mais a morte
Tenho muito que viver
Vou querer amar de novo
E se não der não vou sofrer
Já não sonho
Hoje faço com meu braço o meu viver
Solto a voz nas estradas
Já não quero parar
Meu caminho é de pedras
Como posso sonhar
Sonho é feito de brisa
Vento vem terminar
Vou fechar o meu pranto
Vou querer me matar
Alô, alô, marciano
Aqui quem fala é da Terra
Pra variar estamos em guerra
Você não imagina a loucura
O ser humano ta na maior fissura porque
Tá cada vez mais down o high society
Down, down, down
O high society
Alô, alô, marciano
A crise tá virando zona
Cada um por si todo mundo na lona
E lá se foi a mordomia
Tem muito rei aí pedindo alforria porque
Tá cada vez mais down o high society
Down, down, down
O high society
Alô, alô, marciano
A coisa tá ficando russa
Muita patrulha, muita bagunça
O muro começou a pichar
Tem sempre um aiatolá pra atola Alá
Tá cada vez mais down o high society
Down, down, down
O high society
Alô, alô, marciano
Aqui quem fala é da Terra
Pra variar estamos em guerra
Você não imagina a loucura
O ser humano ta na maior fissura porque
Tá cada vez mais down o high society
Down, down, down
O high society
Por engano, vingança ou cortesia
Tava lá morto e posto, um desgarrado
Onze tiros fizeram a avaria
E o morto já tava conformado
Onze tiros e não sei porque tantos
Esses tempos não tão pra ninharia
Não fosse a vez daquele um outro ia
Deus o livre morrer assassinado
Pro seu santo não era um qualquer um
Três dias num terreno abandonado
Ostentando onze fitas de Ogum
Quantas vezes se leu só nesta semana
Essa história contada assim por cima
A verdade não rima
A verdade não rima
A verdade não rima...
Quando você foi embora
Fez-se noite o meu viver
Forte eu sou mas não tem jeito
Hoje eu tenho que chorar
Minha casas não é minha
E nem é meu este lugar
Estou só e não existo
Muito tenho pra falar
Solto a voz nas estradas
Já não quero parar
Meu caminho é de pedras
Como posso sonhar
Sonho é feito de brisa
Vento vem terminar
Vou fechar o meu pranto
Vou querer me matar
Vou seguindo pela vida
Me esquecendo de você
Eu não quero mais a morte
Tenho muito que viver
Vou querer amar de novo
E se não der não vou sofrer
Já não sonho
Hoje faço com meu braço o meu viver
Solto a voz nas estradas
Já não quero parar
Meu caminho é de pedras
Como posso sonhar
Sonho é feito de brisa
Vento vem terminar
Vou fechar o meu pranto
Vou querer me matar
...un anno fa - parte seconda
...Un anno fa già mi stavo rifugiando nella sala del cinema Reflet Mèdicis, Rue Champollion, Paris, ufficialmente per vedere i film di Robert Wise, ma in realtà per fuggire la nausea oppressivo-epressiva che la mia vita e la mia persona fisica, allora come ora, mi infliggevano incessantemente.
Ho fato amicizia con una strana signora di origini italiane che vive a Parigi facendo le pulizie in appartamenti altrui;
ho resistito a chiedere a un ragazzo seduto vicino a me durante la proiezione di Star Trek The Motion Pictures perchè ogni tanto rideva;
non ho detto niente quando in sala un anziano signore si è addormentato russando rumorosamnte e i parigini dal culo stretto (non tutti i parigini, solo quelli lì in sala con me...) invece di svegliarlo gli davano dell'imbecille (come se quel poveretto lo facesse apposta a russare!);
ho fatto amicizia con le ragazze (e i ragazzi...) del cinema (mi capita sempre questo, forse perchè mi piace sempre scambiare due chiacchiere con chi sta lavorado mentre io mi sto divertendo andando a vedere dei film...)
e mi sono visto una decina di film di Robert Wise, in pellicola, in versione originale.
D'altronde il mese che sono stato a Parigi davano nelle sale film di Antonioni, Pasolini, Comencini,
Orson Welles, Fassbinder, tutti rigorosamente in pelicola e in lingua originale con sottotitoli...
Qui in Italia invece di promuovere la fruizione in pellicola almeno campanilisticamente del nostro cinema (quello di una volta non certo i muccini contemporanei) si promuove la fiction (nostrana e altrui) sul grande schermo... Mah!
Quest'anno la quinta edizione del Festival Paris Cinéma permette di assistere a tutte le proiezioni (tutte quelle che uno riesce a vedere) comprando un pass che costa 20 euro (proprio come qui da noi...!) oppure 4 euro a film (l'anno scorso invece ogni 5 film il sesto era gratis...).
L'anno scorso, nella enorme offerta di film io ho scelto di vedere quelli di Robert Wise, già montatore dei primi film di Welles (ha montato lui Quarto poetere) e non solo, che i più ricorderanno per West Side Story ma che per me significa Andromeda (un suo film tratto da un romanzo di Chrichton)
che mi impressionò tantissimo quando lo vidi la prima volta, dodicenne, a casa col tv in bianco e nero, del già nominato Star Trek e del mai ricordato Non voglio morire (che racconta della condanna a morte di una innocente) nella scena finale del quale, il giornalista sordo (all'inzio convinto della colpevolezza della donna ma poi ricredutosi e diventato suo primo sostenitore) dopo l'esecuzione della poveretta, spegne il suo apparecchio acustico per non sentire i rumori delle macchine e dei clackson dei suoi colleghi che corrono in redazione per scrivere il pezzo sull'esecuzine della donna che abbiamo visto morire nella camera a gas pochi secondi prima, cosicchè le ultime immagini del film, seguendo una soggettiva sonora del giornalista sono senza audio (ah il cinema!!!).
Ma sono tanti i film di Wise, tutti appartenenti a generi diversi, che lui ha frequentato tutti e sempre con ottimi successi, dalla Sci-Fi (è suo anche il magnifico Ultimatum alla terra) al noir americano, al musical (Tutti insieme appassionatamente che consiglio di vedere, ma in inglese visto che l'edizione italiana ha doppiato anche le canzoni, anche a chi non ama il musical), al biopic Stasera ho vinto anch'io, al thriller psicologico Gli invasati (miserrimamente rifatto qualche anno fa) tutti film che ho (ri)visto e potrei continuare ancora...
Ecco cosa facevo un anno fa, a Parigi, mentre i miei amici, a turno, venivano nella mia vuota casa romana ad innaffiare Cirillo (e Cinzio) e a dar da mangiare alle piante...
Ho fato amicizia con una strana signora di origini italiane che vive a Parigi facendo le pulizie in appartamenti altrui;
ho resistito a chiedere a un ragazzo seduto vicino a me durante la proiezione di Star Trek The Motion Pictures perchè ogni tanto rideva;
non ho detto niente quando in sala un anziano signore si è addormentato russando rumorosamnte e i parigini dal culo stretto (non tutti i parigini, solo quelli lì in sala con me...) invece di svegliarlo gli davano dell'imbecille (come se quel poveretto lo facesse apposta a russare!);
ho fatto amicizia con le ragazze (e i ragazzi...) del cinema (mi capita sempre questo, forse perchè mi piace sempre scambiare due chiacchiere con chi sta lavorado mentre io mi sto divertendo andando a vedere dei film...)
e mi sono visto una decina di film di Robert Wise, in pellicola, in versione originale.
D'altronde il mese che sono stato a Parigi davano nelle sale film di Antonioni, Pasolini, Comencini,
Orson Welles, Fassbinder, tutti rigorosamente in pelicola e in lingua originale con sottotitoli...
Qui in Italia invece di promuovere la fruizione in pellicola almeno campanilisticamente del nostro cinema (quello di una volta non certo i muccini contemporanei) si promuove la fiction (nostrana e altrui) sul grande schermo... Mah!
Quest'anno la quinta edizione del Festival Paris Cinéma permette di assistere a tutte le proiezioni (tutte quelle che uno riesce a vedere) comprando un pass che costa 20 euro (proprio come qui da noi...!) oppure 4 euro a film (l'anno scorso invece ogni 5 film il sesto era gratis...).
L'anno scorso, nella enorme offerta di film io ho scelto di vedere quelli di Robert Wise, già montatore dei primi film di Welles (ha montato lui Quarto poetere) e non solo, che i più ricorderanno per West Side Story ma che per me significa Andromeda (un suo film tratto da un romanzo di Chrichton)
che mi impressionò tantissimo quando lo vidi la prima volta, dodicenne, a casa col tv in bianco e nero, del già nominato Star Trek e del mai ricordato Non voglio morire (che racconta della condanna a morte di una innocente) nella scena finale del quale, il giornalista sordo (all'inzio convinto della colpevolezza della donna ma poi ricredutosi e diventato suo primo sostenitore) dopo l'esecuzione della poveretta, spegne il suo apparecchio acustico per non sentire i rumori delle macchine e dei clackson dei suoi colleghi che corrono in redazione per scrivere il pezzo sull'esecuzine della donna che abbiamo visto morire nella camera a gas pochi secondi prima, cosicchè le ultime immagini del film, seguendo una soggettiva sonora del giornalista sono senza audio (ah il cinema!!!).
Ma sono tanti i film di Wise, tutti appartenenti a generi diversi, che lui ha frequentato tutti e sempre con ottimi successi, dalla Sci-Fi (è suo anche il magnifico Ultimatum alla terra) al noir americano, al musical (Tutti insieme appassionatamente che consiglio di vedere, ma in inglese visto che l'edizione italiana ha doppiato anche le canzoni, anche a chi non ama il musical), al biopic Stasera ho vinto anch'io, al thriller psicologico Gli invasati (miserrimamente rifatto qualche anno fa) tutti film che ho (ri)visto e potrei continuare ancora...
Ecco cosa facevo un anno fa, a Parigi, mentre i miei amici, a turno, venivano nella mia vuota casa romana ad innaffiare Cirillo (e Cinzio) e a dar da mangiare alle piante...
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