28 maggio 2008
Alessandro Sperduti
Alessandro Sperduti interpreta Valerio Campitelli ne I liceali, uno dei rari (unici?) personaggi omosessuali delle fiction italiane a non rientrare nel cliché dell'effeminato (anche se è l'unico gentile in una classe di trucidi).
Un personaggio poco credibile nella sua parabola da spericolato conducente di auto rubate, condannato per omissione di soccorso e guida senza patente (è ripartito senza soccorrere un ragazzo che ha investito) a gay dichiarato che pomicia (un po' imbarazzato a dire il vero) proprio col ragazzo che ha investito...
Però, pur restando in un cima di aura mediocritas, molto meglio del clima che si respira in casa Cesaroni.
La storia con Filippo è tenera e va a correggere quell'immaginario collettivo fatto ancora esclusivamente di checche (con tutto il rispetto parlando) dannatamente femmine.
Certo la vita da gay di Valerio è fin troppo facile (se la cava con un "Valerio Frocio" scritto alla lavagna e la solidarietà delle compagne di classe) e la confessione del prof. Cicerino che, gli dice, da giovane credeva di essere gay, e ne era pure contento perché, dato che i rapporti con le donne sono complicati, almeno tra uomini ci si capiva di più è fin troppo risibile (l'immaginario collettivo di Virzì e allievi, o almeno quello di Cicerino, è ancora quello del film Amici Miei...) e non affronta il problema centrale.
In Italia i gay vengano ancora accoltellati, picchiati, sprangati, derisi, accusati di essere ammalati, immorali, pedofili, sessuomani; la chiesa impone loro la castità, mentre loschi figuri come Paola Binetti, andando contro il consesso scientifico internazionale, continuano a considerarli persone psicologicamente disordinate, e un Ministro della repubblica italiana li considera addirittura costituzionalmente (sic!) sterili mentre molti (anche tra i gay stessi) ravvisano nell'omosessualità un'origine genetica (sic!!!). D'altronde l'affettività gay è tanto complicata quanto quella etero (per cui non si capisce a cosa pensava Cicerino da giovane...), aggravata però da un atteggiamento collettivo della società che non è mai di indifferenza come per la norma etero ma è sempre di sollecita attenzione, poco importa se positiva o negativa (cioè importa eccome, ma, per una volta, quanto mi piacerebbe che all'affermazione "Lo sai che tizio è gay?" si rispondesse con un semplice "E allora?" invece del solito, "Ma dai? Non si vede proprio...").
Però Valerio è dolce, ha il viso pulito del classico bravo ragazzo, e Filippo è davvero fortunato a baciarlo...
(riveduto e corretto il 3/6/08)
Casa del cinema
"Il Cinema come linguaggio tra Scuola e Territorio"
MERCOLEDI 28 MAGGIO
SALA DELUXE ore 9.30-18-30
REGIONE LAZIO
Assessorato Cultura , Spettacolo e Sport
IL LABIRINTO
Progetto Educinema presentano:
IL CINEMA COME LINGUAGGIO
TRA SCUOLA E TERRITORIO
Confronto sulle esperienze regionali e nazionali,
in Francia e in Italia, per la formazione del giovane pubblico
Ore 9.30
Apertura dei lavori
Matteo Zacchetti, Amministratore Programma MEDIA e media literacy - Direzione Generale Società dell'informazione e media Commissione Europea
Giorgio Valente, Responsabile del progetto Educinema
Ore 10.00
Prima sessione
CINEMA E TERRITORIO
Il cinema e l’audiovisivo: linguaggi del contemporaneo.
Intervengono:
Giulia Rodano, Assessore alla Cultura, Spettacolo e Sport - Regione Lazio
L'istruzione culturale e artistica nella politica territoriale del Ministero francese della Cultura e della Comunicazione
Marc Ceccaldi, Directeur-adjoint, Direction régionale des affaires culturelles Provence Alpes -Côte d'Azur
Seconda sessione
DISPOSITIVI A CONFRONTO
Per un confronto operativo con il modello francese: il progetto di un liceo artistico ad indirizzo cinema e audiovisivo.
Intervengono:
Alessandra Guarino, Coordinatrice didattica Progetto Educinema
Rolando Meconi, Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Alessandra Onofri, Dirigente scolastico ISA Rieti
Silvio Cattani, Dirigente scolastico Istituto Don Milani-Depero Rovereto
Terza sessione
TERRITORI CONDIVISI
Il film come bene culturale. Quale futuro per la diffusione del patrimonio cinematografico fra le giovani generazioni?
Intervengono:
Carlo Lizzani
Ernesto G. Laura
Sergio Toffetti, Conservatore della Cineteca Nazionale
Luciano Sovena, Amministratore delegato Istituto Luce
Enzo Ciarravano, Direttore Regionale Beni e Attività Culturali,
Sport - Regione Lazio
Ore 14.30
Quarta sessione
LUOGHI DELLA SPERIMENTAZIONE
Tra scuola e territorio: investire sulla formazione degli insegnanti.
Intervengono:
Flavio De Bernardinis
Maria Luisa Faccin, Agenzia Scuola ex IRRE Veneto
Angela Gregorini, Agenzia Scuola ex IRRE Marche
Luana Conti, Progetto Cinema e Scuola, Comune di Terni
La sala come museo diffuso: un atlante dell'indimenticabile
Le esperienze de Il Labirinto, del Filmstudio, dell’Apollo 11
Testimonianze di Giorgio Valente, Americo Sbardella, Agostino Ferrente.
Quinta sessione
LA PRODUZIONE DI UN IMMAGINARIO
Il laboratorio di produzione assistita nell'esperienza di Educinema.
Intervengono:
Claudio Tanari, Maria Pia Nacca
Fabrizio Vavuso, Domenico Distilo
Andrea Lodovichetti , Silvia Ferro
Camilla Ruggiero, Claudio Giovannesi
Giuseppe Trepiccione.
Contro la frattura anagrafica: i festival come luoghi di formazione del pubblico giovane
Alice nella città, Arcipelago, EcoFilmFestival, Med Film Festival, Panafricana, RIFF, Tekfestival
Convegno a cura di
Alessandra Guarino, Giorgio Valente
Momento di massimo godimento?
Ieri, mentre mi recavo all'ultima proiezione organizzata dall'Istituto comprensorio Chiodi ho letto sui monitor di Moby il dispaccio d'agenzia "Governo battuto alla camera". Non faccio in tempo a basire che già mi tocca scendere dall'autobus.
Il governo è stato battuto, leggo sulla rete
Quello che rimane da capire (stamane il manifesto mi evincerà) è cosa diceva il dl e cosa proponeva l'emendamento, insomma, se, al di là del fatto che il governo sia andato sotto (cosa di per sé "buona e giusta"), il fatto sia un bene per il Paese (o almeno per le uova degli uccelli...) oppure no. Appena ho notizie aggiorno questo post.
Il governo è stato battuto, leggo sulla rete
in Aula alla Camera su un emendamento. Si tratta di un articolo aggiuntivo in materia di caccia e di distruzione di nidi e uova di uccelli di specie protette. L'emendamento e' stato bocciato per due voti: 240 no contro 238 si'. Tre deputati si sono astenuti. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, ha dichiarato che l'incidente parlamentare subito dalla maggioranza "non riveste natura di carattere politico". "Ci sono le condizioni per poter continuare l'esame del decreto", ha detto Vito. Partito democratico e Italia dei Valori, invece, hanno chiesto la sospensione dei lavori e una nuova riunione del Comitato dei nove. "Il problema e' politico", hanno dichiarato Evangelisti (Idv) e Giachetti (Pd), anche considerando "le assenze del Pdl". La richiesta e' stata accolta dal relatore del testo, Marino Zorzato (Pdl). Rosi Bindi, presidente di turno dell'Aula, ha dunque sospeso i lavori che riprenderanno alle 16,30. (Agr)
Quello che rimane da capire (stamane il manifesto mi evincerà) è cosa diceva il dl e cosa proponeva l'emendamento, insomma, se, al di là del fatto che il governo sia andato sotto (cosa di per sé "buona e giusta"), il fatto sia un bene per il Paese (o almeno per le uova degli uccelli...) oppure no. Appena ho notizie aggiorno questo post.
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