Vado a fare la spesa dal
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. Non mi è mai piaciuto, anche se i prezzi non sono male, ma da quando, a causa sua, il
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sotto casa ha chiuso (hanno finalmente tolto l'insegna a un anno dalla chiusura), è il supermercato più vicino a casa.
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Alla cassa, mentre smadonno perché, come al solito, le persone prima di me sono lentissime, o ingombrano il passaggio lungo la cassa (così non puoi uscire col carrello finché loro non hanno riempito le loro dannate buste, basterebbero pochi passi a lato per lasciare libero il passaggio ma si sa, siamo
italiani), la cassiera mi dà un punto adesivo. Io trasecolo, sono anni che non ne vedevo, da quando la raccolta dei punti è elettronica, computata nello scontrino (così non sanno solo cosa compri e in quali quantità, ma anche quanti punti ha accumulato... Io non ce l'ho la tessera, non voglio che il supermercato dove vado tenga in memoria quante bottiglie di gin compro all'anno...). Io rifiuto e lei mi dice, testuale,
provi, non si sa mai. Così metto il punto (di quelli strafichissimi, argentati, con l'ologramma sula superficie lucida, nello scomparto degli spicci del mio portafogli e la scheda di raccolta dei punti nella busta della spesa).
Non ci penso più finché non mi ritrovo la tessera tra le mani e guardo finalmente a cosa serve quella raccolta punti. Sono piatti della
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, un set di 3 piatti, piano, fondo e frutta 20 bollini e 4 € e 50, una insalatiera, 25 bollini e 5€ e 50, un set di due tazzine di caffè (più relativi piattini) 20 bollini e 3€ e 50 oppure un piatto di portata piano 25 bollini e 5€. Intanto il fatto di dover pagare oltre a raccogliere i punti è di per sè ridicolo, una vera presa in giro, anche perché quanto mai varranno quei piatti se li andassi a comperare? I bollini infatti vengono dati uno ogni dieci euro si spesa quindi ti
premiano on un piatto Ginori (che ti fanno pagare) con una spesa dai 200 ai 250 euro. Cioè dalle 400 alle 500 mila lire di una volta.
Non so quando la raccolta sia iniziata ma non credo più di un mese fa. So per certo che scade il 30 gennaio del 2010 (cioè scritto sulla tessere raccogli bollini). Quindi il
regalo si rivolge a famiglia numerosa che spende (solo al supermercato) dai 400 ai 500 euro nel giro di due tre mesi (la mia media mensile per le spese per tutto il vitto si aggira intorno ai 150 euro al mese, ma, si sa, io sono single). Ma il punto non è queso.
Pensate un po' se, invece del sistema dei punti, ci fosse una pubblicità esplicita che ti dicesse ogni spesa di 400 euro (o, per essere più corretti, quando raggiungi 400 euro di spesa) se aggiungi altri 4 euro (cioè il 10% di quel che hai speso) ti regaliamo un set di 3 piatti
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. Ve li immaginate gli spernacchi delle massaie?!?! Invece camuffati dalla raccolta punti, la gente non si rende conto (perché non pensa) all'enorme presa in giro, e al fatto che quei piatti non solo non te li regalano, ma che sicuramente ci guadagnano qualcosa e non solo in pubblicità.
Scopro infatti sul
sito 
che, per
velocizzare la raccolta punti puoi acquistare una serie di prodotti (non a marchio
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) che ti permettono di guadagnare punti extra. Ecco di cosa si stratta: di uno specchietto per le allodole che ti induce a comperare prodotti di cui non hai bisogno per avere dei piatti che, siccome la spesa devi farla comunque, ti paiono gratis e gratis non lo sono... Pubblicità dei suddetti marchi (ognuno dei quali è
cliccabile rimandando al sito proprietario, pubblicità che
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si è fatta pagare. Così, invece di risparmiare tutti e diminuire il prezzo dei prodotti, unica ed efficace forma di pubblicità, i suddetti prodotti preferiscono pagare la
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per questa pubblicità (ricaricando il costo sul prezzo finale al pubblico)- UN bel giro vizioso che fa aumentare i prezzi inutilmente...