Vladimir non è nemmeno Trans, perché non si è mai operato, e infatti gli manca del tutto la disperazione che rendei i corpi Trans quel simulacro estremo a un corpo sognato e agognato in maniera così distorta che è tanto più ridicolo perché appare quello che non potrà essere mai (essere una donna non significa avere due tette o una vagina, e, in ogni caso, quella delle trans è tutto tranne che una vagina: niente mestruazioni, niente secrezioni, poca sensibilità al piacere, niente contrazioni pelviche. La vagina delle trans è molto più vicina all'idea che ne hanno gli uomini: è un buco).Tempo dopo ricevo un commento giustamente incazzato di una trans di Bologna. Nasce un veloce scambio di battute nel quale preciso che le mie sono riserve teoriche ma che, naturalmente, ognuno è libero di fare quel che vuole del proprio corpo... Ma quando lei mi spiega, in un successivo commento, a gennaio di quest'anno, io non le rispondo e lascio cadere la cosa.
Le rispondo adesso, sempre che legga ancora il mio blog, sempre che ne abbia voglia. Ma l'argomento è importante e voglio il parere anche di voi lurker...
Ecco il commento al quale non ho risposto:
dunque.Le sue argomentazioni, al di là di quel che mi informano e di cui non sapevo, non cambiano la mia perplessità.
a livello di clitoride vengono mantenute tutte le terminazione nervose del glande (in effetti, da esso viene ricavata), quindi la clitoride di una trans sente esattamente come quella di una donna genetica.
in più, non vengo toccati i vasi sanguigni, per cui le pareti della vagina - a grandi linee - hanno una stimolazione simile a quella di una donna genetica.
detto questo, è vero, non ci sono mestruazioni (vabbè ma spero che non sia questo ad identificare una donna, sennò tutte le over 50 dove le mettiamo?) né secrezione di liquido vaginale.
quindi la situazione di una trans è molto simile a quella di una donna a cui sono stati asportati utero ed ovaie...
c'è un qualcosa che non va? a mio avviso, no. sono semplicemente situazioni diverse, che vanno trattate per l'appunto in maniera diversa.
le trans operate non godono? e dove sta scritto? semplicemente, si prendono piaceri diversi dalle donne genetiche. e, nel mio caso, sono molto contenta di prendermi dei piaceri diversi dalle donne genetiche.
io non so quale sia il motivo per cui sei concettualmente contro al transessualismo. non so nemmeno se lo voglio sapere. d'altronde, il transessualismo è una strada che, come tutte le strade a questo mondo, non può essere condivisa da tutti - né compresa da tutti. L'unanimismo non esiste. è pura utopia.
detto questo, il mio corpo non andava bene, non rifletteva per nulla la mia personalità, la mia interiorità, le mie fantasie, le mie aspirazioni, e l'ho cambiato. così come avrei cambiato la mia tinta di capelli se non mi fosse andata bene, così come cambierei Bologna se non m'andasse più bene.
perchè questo alone di grevità e pesantezza sul transessualismo, francamente, m'ha stufata (e pure parecchio).
perchè il transessualismo, se non ci fosse l'opprimente stigma sociale a rompere i coglioni, è un percorso bellissimo, che ti porta, come nessun altro, a conoscere il tuo corpo in ogni suo minimo dettaglio, da quando parti a quando sta cambiando a quando arrivi alla mèta.
Lei afferma che
il mio corpo non andava bene, non rifletteva per nulla la mia personalità, la mia interiorità, le mie fantasie, le mie aspirazioni, e l'ho cambiato.Ok. Lo capisco. Se sono grasso dimagrisco, se ho le rughe mi opero. Però un conto è cambiarsi il colore dei capelli, cosa reversibile, basta aspettare che ricrescano, un conto è tagliarsi il cazzo o mettersene uno (finto) al posto della fica. Uso cazzo e fica non per essere volgare ma per sottolineare che sono gli unici organi sessuali davvero funzionati (va beh non sempre...) di cui siamo dotati. Il cambio di sesso è per sempre. Invece chi mi scrive percepisce il cambio di sesso come un accessorio quale il cambio di capelli o di città.
Ma al di là di questa superficialità quel che non mi convince è l'assunto centrale del transessualismo.
Io non mi riconosco nel corpo che ho, sento che la mia essenza appartiene all'altro sesso. Già qui ci sarebbe da chiedersi: in che modo? Cosa vuol dire sentirsi dell'altro sesso? Le mie sensazioni, emozioni, non passano anche (anche, non solamente) attraverso il mio corpo sessuato?
Ma diamo per buono che abbia senso dire la mia essenza è dell'altro sesso. Il mio corpo sessuato non mi esprime, non mi rappresenta, quindi lo cambio. Ora se fosse possibile trasferirsi in un corpo geneticamente dell'altro sesso capirei chi non sentendo proprio il corpo nel quale sono nati lo cambino completamente. Ma il cambio di sesso che compiono le (i) trans non ti permette mai di diventare davvero dell'altro sesso ma semplicemente di averne l'aspetto esteriore come dice la mia commentatrice per sua stessa ammissione:
detto questo, è vero, non ci sono mestruazioni (vabbè ma spero che non sia questo ad identificare una donna, sennò tutte le over 50 dove le mettiamo?) né secrezione di liquido vaginale. quindi la situazione di una trans è molto simile a quella di una donna a cui sono stati asportati utero ed ovaie...La mia commentatrice scorda che le 50enni sono state donne anche prima della perdita delle mestruazioni che, per loro, è il normale percorso biologico di quel corpo. Nessun trans operato potrà conoscere davvero lo specifico del sesso di destinazione. Per cui le (i) Trans arrivano dopo il cambiamento a un corpo che è sempre mutilato, non completo. Ma allora, mi chiedo, non rimane lo stesso uno scollamento tra quel che sentono dentro, tra la loro essenza, e il corpo che riescono ad avere? E il risultato finale non è piuttosto il segno di un odio per il sesso genetico del proprio corpo a tal punto da volerlo mutilare? E non è un'offesa al corpo genetico femminile e maschile equipararlo al corpo operato cui si devono contentare ?
Volgarmente tra un corpo originale (cioè perfettamente funzionale) anche se non di mio gradimento e un corpo mutilato anche se nominalmente più vicino a quello che vorrei non è meglio quello originale? Cosa è meglio una fica che non se ne viene o un cazzo che lo fa? E, viceversa, una fica che se ne viene o un cazzo che non lo fa?
Tra l'altro la maggior parte dei trans (ma non tutti) hanno gusti etero, cambiano il loro corpo in quello di donne o uomini per avere storie con persone del sesso opposto. Sono cioè donne in partenza uomini o viceversa uomini in partenza donne che col corpo nativo sarebbero stati costretti(e) a una scelta omosessuale. Allora il transessualismo non è il disperato tentativo di normalizzazione attraverso una radicale manipolazione del proprio corpo di un'idea distorta di rapporti intersessuali? Che cioè sia il copro, la sua appartenenza genetica-sessuale a decidere del mio orientamento?
Chi mi dice che non sia il disperato tentativo di chi non sopportando la propria omosessualità (vista in maniera distorta) si convince così di normalizzarsi?
I miei sono solo dubbi, non certezze. Ma certo l'affermazione della mia commentatrice
il mio corpo non andava bene, non rifletteva per nulla la mia personalità, la mia interiorità, le mie fantasie, le mie aspirazioni, e l'ho cambiato. così come avrei cambiato la mia tinta di capelli se non mi fosse andata benefa tremare i polsi anche a chi, come me, crede sempre nell'autodeterminazione di tutti. Basta che ci sia onestà intellettuale in quel che si dice e non si adducano giustificazioni false nascondendo le vere esigenze che inducono a un gesto così radicale...