4 maggio 2008
Mal comune...
...FESSI IN DUE!
é la versione Venezuelana del famoso proverbio.
Da quando me lo fece scoprire uno dei tanti miei amici che ho perso di vista (ciao Josè-Luis, chissà cosa starai facendo...) l'ho sempre citato e non ho mai più usato la versione nostrana che invece conclude molto cattolicamente, mezzo gaudio.
Mi sembra calzi a pennello coi risultati elettorali inglesi che magari potranno consolare qualche compagnuccio rimasto orfano ma a me preoccupano ancora di più perché se anche in Inghilterra la sinistra (cioè una cosa molto diversa da quel che era, o pretendeva di essere, la sinistra italiana) perde consensi vuol dire che il fenomeno italiano pur con tutte le sue peculiarità del caso atipiche nel resto d'Europa (Berlusconi, la Lega...) va a inserirsi in un mutamento politico di ampia scala che va capito, studiato. A me sembra, molto superficialmente, che agli elettori (alle elettrici) di sinistra non interessi più una solidarietà internazionale né tanto meno quella interclassista, ma un po' come i gay che, imborghesiti, chiedono (e talora ottengono ) di sposarsi come gli etero (con buona pace di chi pur potendolo fare non lo fa perché evidentemente non si riconosce più in quel modello di famiglia) vogliono diventare (se già non lo sono diventati) dei privilegiati con cospicui conti in banca. Che mi frega dei negri morti ammazzati in Africa, dei froci che fanno incularella nei loro locali, di chi è più povero di me, è un coglione, vuol dire che o è scemo o è ignorante...
Il successo si misura dai soldi e dall'esposizione sociale.
L'unica rivoluzione politica possibile è la redistribuzione planetaria dei beni. Un terremoto o un'aspirazione suicida perché vorrebbe dire per me, che ricco non sono ma non muoio di fame, non avere tutti i libri che ho, né tutti i chili che ho, insomma un tenore di vita altro, però condiviso con tutti i fratelli del pianeta Terra.
Il guaio è che mentre io sono pronto a condividere quel molto che ho con chi non ha niente i mie co-occidentali (ehm...) piuttosto che intraprendere la via della condivisione siano disposti a fare (stiano già facendo) come Mazzarò, il personaggio della novella verghiana La Roba il quale, piuttosto che lasciar la sue proprietà a qualcuno dopo morto preferisce dilapidare i suoi beni sparando a galline e altri animali da cortile dicendo loro "Roba mai vientene con me"!
Per cui mal comune fessi in due: io e quell'80% del pianeta che grazie all'occidente (e quindi grazie anche a me) vive col 18 % delle risorse planetarie...
le foto che corredano questo post sono tutte di Giovanni Verga, tratte dal volume Giovanni Verga scrittore fotografo pubblicato dalla DeAgostini in occasione della mostra tenuta a Milano nel 2004 organizzata dalla 3M
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