10 dicembre 2013

Pessimo giornalismo.
Sul lessico e il registro linguistico pregiudizievoli di un articolo del Messaggero che riporta la notizia dell'avvenuta identificazione dell'autrice di un incidente automobilistico.


Sabato scorso a Roma verso le 18.00 una Audi TT dente viale Palmiro Togliatti: auto investe tre pedoni alla fermata dell'autobus
ha urtato dei veicoli ferendo due persone a bordo di una Smart e poi ha travolto tre pedoni fuggendo poi dal luogo dell'incidente.

Oggi sul Messaggero in un articolo a firma Marco De Risi e Luca Lippera si legge che alla guida dell'Audi c'era una donna, senza patente, di nazionalità romena. Dell'Audi, intestata a un professionista di Sacrofano era stato denunciato il furto dal figlio dell'uomo che ha una relazione con la ragazza, la quale, rintracciata delle forze dell'ordine ha ammesso di essere alla guida, ma che l'automobile le era stata data dal fidanzato e di essere fuggita dopo l'incidente per paura. A bordo dell'Audi c'erano due passeggeri, un uomo e una donna, non ancora identificati. Alcuni testimoni, clienti di una pizzeria al taglio, che avrebbero sentito una donna preoccuparsi di quanto avevano fatto collegherebbero le sue parole all'incidente avvenuto.

Questi, i fatti, per quanto si può desumere da un articolo scritto con un italiano stentato, con una sintassi inesistente e farciti di aggettivi e sostantivi razzisti, giudicativi, tutt'altro che imparziali che cercano di tingere di mistero un comportamento criminoso ma fin troppo chiaro nella sua dinamica.
Il “pirata” ha un nome e un cognome, ma il mistero resta senza capo né coda
quale sia il mistero non si sa.

La conducente è una ragazza di 25 anni, di nazionalità romena, ma per messaggero è

Il conducente
che
è stato individuato e ha confessato.
Si tratta di una romena di venticinque anni.
Si passa da conducente, maschile, direttamente a romena, senza nemmeno specificare che sia una donna ma subito da pirata a romena che per i due autori dell'articolo non è una straniera ma una
immigrata, che non avrebbe la patente.
La patente non ce l'ha tanto che è accusata di guida senza patente.

Ecco come i due analfab... giornalisti ci spiegano che il figlio del proprietario dell'auto ha sporto una falsa denuncia per furto (tanto da essere accusato di simulazione di reato) e che il ragazzo ha una relazione con la donna straniera.
è la stessa donna da cui era andato, a Bagni di Tivoli, il giovane italiano che ha denunciato il furto della spider (intestata al padre) un’ora e mezzo dopo l’incidente di sabato.
Da cui, cioè dalla quale, era andato ? Che vuol dire? Ah saperlo! Probabilmente che avevano una relazione nel qual caso però la frase sarebbe dovuta essere è la stessa donna con cui era andato, non da cui. Ce lo spiegano subito dopo con una doppia argomentazione, una da pettegolezzo, da sentito dire, l'altra che giudica la differenza d'età.
I due, pare, avevano una storia da qualche settimana: lei più grande, lui appena ventenne. 
Certo perchè la ragazza 25enne che non è una cittadina della comunità europea ma un conducente, cioè una romena di 25 anni, immigrata, irretisce il ragazzo italiano e appena ventenne.
C'è di che vomitare  possibilmente in faccia ai due autori dell'art... di questa robaccia pubblicata.

Ed ecco che una notizia che meriterebbe due righe nella pagina di cronaca viene trasformata (cioè i due giornalisti tentano disperatamente di) in MISTERO.
La ragazza ha dichiarato di essere alla guida dell'automobile datale dal fidanzato e di essere scappata dopo l'incidente per paura? Ecco come i due cosi, lì, come si dice... giornalisti infiorettano la notizia!
Ma la versione, ovviamente, è lontanissima dal chiarire le molte zone d’ombra della vicenda.
Quali sarebbero le zone d'ombra?
risolto l’enigma del conducente, [le forze dell'ordine] vogliono capire quale sia stato il ruolo del figlio del proprietario dell’Audi.
Cioè del fidanzato (pare) della romena di 25 anni. Quella da cui il ragazzo è andato.
L’unica cosa di cui sembrano certi è che il giovane non fosse a bordo. Tutti gli altri interrogativi però sono in piedi.
Quali altri interrogativi? Quelli dei vigili!|

I vigili, guidati dal comandante Maurizio Maggi, si fanno una domanda: perché mai il ragazzo, figlio di un professionista di Sacrofano, avrebbe prestato un’auto così costosa a una persona conosciuta da poco e si sarebbe deciso in quattro e quattr’otto a coprirla denunciando un furto mai avvenuto? Un’infatuazione può spiegare la follia - la falsa denuncia - ma le incongruenze restano.
Dunque la follia non è dare la macchina a una persona priva di patente, ma la falsa denuncia. Naturalmente i giornalisti (che attribuiscono il giudizio ai vigili)  hanno già deciso che i sentimenti della romena di 25 da cui il giovane è andato sono quelli di una infatuazione, eh !, si conoscevano solo da poche settimane! Se invece convivevano da due anni la falsa denuncia era più comprensibile, no?

La questione qui è che il giovane con la falsa denuncia non ha voluto proteggere la romena da cui è andato ma se stesso e il padre (proprietario dell'auto). Lo spiegano, con l'italiano di cui sono capaci, i due giornalis... insomma quei due così: 
È credibile - si chiede ad esempio la Municipale - che una persona se ne resti buona buona a Bagni di Tivoli, una dozzina di chilometri dal Prenestino, mentre la ragazza se ne va a spasso chissà dove con il bolide del padre di lui? Non c’è qualche spiegazione più logica?
Ed ecco il mistero, cioè i dubbi. 
I dubbi I vigili si stanno chiedendo se il giovane, magari da un’auto che seguiva la «TT», non abbia assistito allo schianto, da cui il panico e l’idea di rientrare a Bagni di Tivoli inscenando un furto.
denunciando...
Ma ovviamente è tutto da vedere. L’unica cosa certa e che il ragazzo è stato denunciato per simulazione di reato. La romena
non la cittadina comunitaria, non la ragazza straniera, non la conducente dell'Audi
invece è accusata di lesioni, omissione di soccorso e guida senza patente. Il magistrato, dopo averla fatta sentire dalla Municipale, ha deciso di metterla ai domiciliari.
Ma i misteri mica sono finiti qui !!!
C’è poi il giallo dei passeggeri sull’Audi, un uomo e una donna, e non sono ancora stati rintracciati.
e, non che
Lei, italiana,
dato fondamentale!
subito dopo l’incidente è entrata in una pizzeria a taglio di via delle Palme, a Centocelle, dove è stata notata: «Diceva: «Oddio che abbiamo fatto! - dice un testimone - e si guardava in uno specchio per vedere se era ferita al viso».
In base a cosa si collega questa testimonianza con l'Audi?

Come si fa a dire che subito dopo l’incidente è entrata in una pizzeria? Quando è scesa dalla macchina? L'hanno vista scendere? MISTERO Ah ecco direbbe la mia amica Tamara, vedi che il mistero c'era!

Evidentemente qualcuno appreso dell'incidente si è ricordato che più o meno alla stessa ora ha notato una ragazza sconvolta che si guardava allo specchio per vedere se era ferita e diceva a se stessa che abbiamo fatto e ha ricollegato quella donna all'incidente.

Gli autori dell'articolo non sono capaci di scrivere in un italiano decente, con un registro descrittivo e non giudicatovi, e si permettono di esprimere giudizi negativi, che esprimo razzismo e discriminazione e non danno informazioni in più sull'accaduto rendendo le indagini di un incidente dove chi lo ha causato non si è fermato e dunque se ne ignora l'identità un MISTERO che invece è tutt'altra cosa.











bello essere
quello che si è anche se si è
poco
pochissimo
niente


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