3 ottobre 2008

Tanto per ribadire...

un paese che non ha memoria storica non è un paese

Se dei quindicenni del 2008 possono davvero pensare che i cinesi (o qualunque altro straniero) vengano in Italia per rubare lavoro agli italiani, come se la colpa di questo, ammesso e non concesso fosse vero, dipende dai cinesi che sono contenti a esser pagati poco, e non a connazionali che preferiscono i clandestini che non hanno diritti, se nessuno ricorda loro, perché non vuole ricordalo lui stesso, che fino a 40 anni fa gli extracomunitari ERAVAMO NOI vuol dire che l'Italia ha perso la propria memoria. E un paese senza memoria cessa di esistere non è un paese, non è nulla.
La comunità europea deve buttarci a calci fuori dal suo consesso perché noi non siamo cittadini europei, non siamo nemmeno dei semplici cittadini, non siamo nemmeno bestie perché le bestie, tra di loro, si aiutano.
Siamo delle merde, dei fascisti, qualunquisti, schiavisti, razzisti, sessisti, imperialisti, vigliacchi, forti coi deboli e deboli coi forti.

In una parola siamo ITALIANI.

LA MERDA DELL'OCCIDENTE

I mie primi imprinting musicali

...dai quali decifrare tutti i miei gusti musicali successivi, furono quattro.

Il primo in assoluto, all'età di 2 anni e mezzo fu A taste of Honey

del quale ho già avuto modo di parlare su queste pagine elettroniche.

Poi fu la volta di Hit the Road Jack di Ray Charles

del quale, pure, ho già parlato. Ritmo, brass, contrappunto, groove, funky,
c'è già tutta la musica che mi piacerà dopo.

Poi, più tardi, alle medie, ci sarà l'incontro con la musica classica, una scoperta sconcertante, le emozioni che provai per La Danse macabre di Camille Saint-Saëns non le proverò per nessun altra musica, intese come un orgasmo, musicale s'intende!

Scritto da Saint-Saëns nel 1874 è un poema sinfonico il cui tema, molto noto, era già stato musicato da altri, tra cui Liszt.

E' mezzanotte. Le tombe si aprono e già scheletri bianchi che ne fuoriescono danzano al suono di un valzer finché all'alba un gallo fa svanire la macabra visione.
Il poema sottolinea i momenti macabri ma anche quelli dolci e romantici.
La composizione è geniale nell'uso del pizzicato e dello xilofono per sottolineare la danza degli scheletri come se questi usassero le proprie ossa per sostenere il ritmo del valzer.

Mi si aprì un mondo ahimè mai dischiuso completamente. Il mio mentore di allora, il professore di musica della prima media, morì quell'estate investito da un'automobile. Fui uno dei pochi della mia classe ad andare al funerale.
Quel po' di conoscenza musicale di classica che ho la devo a lui.
Non potrò dimenticare mai il fratello, grosso e paciocco come il mio prof, che singhiozzava, disperato, al funerale.

L'uso dello xilofono come suono delle ossa percosse verrà ripreso nel cortometraggio di animazione The Skeleton Dance della serie Silly Simphonyes diretto da Ub Iwerks, uscito il 22 agosto1929.


La Danse Macabre ispirò direttamente o indirettamente molti autori di animazione cinema e danza.




D'altronde Saint-Saëns stesso fu uno dei primi a comporre musica per film.

Altro brano che mi colpì con la stessa intensità fu il terzo movimento della quinta di Beethoven,

che il prof ci aveva fatto ascoltare, portando il giradischi in classe...

Beethoven sfondò tutte le cateratte del mio animo e mi sconvolse perché non sapevo che la musica potesse percuotermi con tale intensità. Mi commossi fino alle lacrime e, come un drogato, la mia anima gridava ancora! Ancora! ANCORA!!!.

Giorni dopo mio cugino Giorgio e la sua (allora) fidanzata Rita mi sorprese uscire dall'edicola con due lp della collezione Fabbri storia della musica classica ma, anche con i primi due lp della serie De Agostini della Storia del Jazz.
E rise, divertito, che io, a 12 anni, potessi avere dei gusti così eclettici.
Già da allora, ma probabilmente da un po' prima, avevo capito che il mondo mette degli assurdi confini e che io, essendo portato ad infrangerli ero destinato, per questo, ad essere considerato uno strano...

Poi venne Mina e le altre (Tersa De Sio, Kate Bush) ma la mia iniziazione musicale è in questi quattro punti cardinali.
Mettevi al loro centro e capirete cosa e perché mi piace.

Perché posso rimanere un giorno senza vedere film, sena sentire gli amici, senza fare sesso, senza persino mangiare, ma non posso rimanere un'ora senza la musica!

E' la musica che mi rende libero, che mi fa sentire vivo, che mi permette di respirare.
bello essere
quello che si è anche se si è
poco
pochissimo
niente


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