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Non ho mai detto in vita mia "ve lo avevo detto io" prima d'ora, ma stavolta sono stato davvero una Cassandra, anche se, come ricorda
Rossanda ieri sul
manifesto, le Cassandre fanno una brutta fine.
La sensazione che ho è che si abbia tutti cazzeggiato con cose più grandi di noi e come risultato per la prima volta dal 1948 il Parlamento italiano non ha alcuna rappresentanza di sinistra, a sinistra.
Non mi pento del voto che ho dato, a
sinistra critica alla camera a e quella
arcobaleno al senato.
Il mio voto non è stato un azzardo, in tutta coscienza non potevo votare Pd perché Veltroni crede che non ci sia più lotta di classe mentre in realtà è venuta amancare solamente la rappresentanza
comunista alle camere (il
socialismo è stato trucidato da Craxi e Boselli non è tanto diverso da Bettino eticamente se per garantismo (sic!) ha offerto un seggio a Mastella).
Non penso come Boselli che la responsabilità della scomparsa delle sinistre dalle camere sia anche di Veltroni.
Se la sinistra non ha preso abbastanza voti è solo colpa dei suoi partiti nemmeno degli elettori che si sono astenuti, quel 4% di voti mancanti non avrebbe risolto il disastro.
Lo spostamento a destra dei voti è il segno che almeno il 65% dell'Italia non si vergogna più di essere razzista, classista, qualunquista, schiavista, imperialista, maschilista, sciovinista e omofoba. E il peggio è che almeno la metà di chi ha votato a destra ignora di essere fascista perché non sa cosa sia il fascismo, mentre l'altra metà gongola come starà gongolando Ciarrapico.
Fanno bene Bertinotti e Boselli a dimettersi. E non perché sono "vecchi", magari Rossanda decidesse di mettersi alla guida di una
confederazione delle sinistre unite ma perché la loro politica ha portato a questo disastro.
Il mio impegno di cittadino senza più rappresentanza in parlamento (perché il PD non potrà mai rappresentarmi finché loschi figuri come Paola Binetti, me potrei fare tanti altri nomi, non vengono sfiduciati, smentiti, zittiti e cacciati dal partito in malo modo) è quello di tornare a militare direttamente in quel che rimane della sinistra.
Il nostro impegno di cittadini senza una vera rappresentanza democratica
di sinistra è quella di rimboccarci le maniche, non già per aiutare il paese ad uscire da una crisi politica inimmaginabile solo 20 anni fa, ma per ricostruire dalle macerie di questa sinistra un'opposizione che sembra ripartire esattamente là dove si trovò Togliatti una volta escluso dal governo di De Gasperi.
Solo che il partito (i partiti) non sono numericamente più quelli di allora, ripartiamo da un misero 4%.
I prossimi mesi ci diranno se la nostra militanza di cittadini servirà solo a frenare l'inevitabile catastrofe o se porterà davvero all'agognata ma ancora lontanissima Rinascita.
Io ve l'avevo detto.
E, per la prima volta, mi rode di avere avuto ragione.