28 luglio 2009

Donne, maschilismo e pubblicità (2)

Mentre mi documentavo sullo spot per la Ziarul Financiar sono incappato in quest'altro capolavoro.


L'idea è quella di usare il luogo comune che vuole le donne belle tutte delle oche (c'è anche uno spot italiano, più innocuo di questo, in circolazione sui nostri tv in questi giorni...).


Un luogo comune che gli autori dello spot non si limitano ad usare, ma a confermare. La ragazza bella è l'unica donna nella sala, oltre alla bibliotecaria, che è l'esatto opposto della prima: bassa grassa mora senza trucco.
Tutti gli altri utenti della libreria sono uomini (non ci è dato sapere il sesso della persona sulla scala dietro la bibliotecaria) forse ha a che fare con il prodotto reclamizzato?.

Il claim dello spot dice La bellezza è niente senza il cervello.


A parte la discutibilità del canone di bellezza impiegato nello spot e quello di bruttezza contrappostogli per sostenere con intelligenza il claim dello spot avrebbero potuto:

1) mettere un'altrettanto bella donna come bibliotecaria;
2) mettere belle donne tra gli utenti della biblioteca

Allora avrebbe avuto senso lo slogan La bellezza è niente senza il cervello.

Così significa solo Se c'è bellezza non c'è cervello.

E nemmeno gli autori dello spot ce l'hanno aggiungo io!



Frances Nacman Roman Goddess




...for the rest of your life just keep me in mind...

Donne, maschilismo e pubblicità



Lui è assorto nella lettura, come dire, "lavora" anche quando è in pausa, seduto al tavolo di un bar. Lei invece non fa nulla di lavorativo, si sta ricreando, e mentre beve il caffè ci prova con lui. E' lei l'attiva, la propositiva. Lo guarda diretta, senza timidezza, è estasiata da lui, dalla sua avvenenza (sic!). Lui la guarda e sembra più incuriosito che altro. E' come se dicesse "vediamo dove vuole arrivare". Più lusingato che altro. La lascia fare. Sorride, ma continua a leggere il giornale. Lei si alza spavalda. L'emancipazione femminile è anche questo, rimorchiare un uomo come l'uomo ha sempre fatto con la donna. Un po' vamp un po' audace si avvicina al tavolo di lui. Lui la guarda e aspetta, forse una parola, per lui lei potrebbe essere tranquillamente una cliente che lo ha riconosciuto. Lei è invadente. Poggia la sua borsa sul tavolo, si china senza smettere di guardarlo e scrive con il rossetto sul suo prezioso quotidiano il suo numero di telefono.
Lui non se ne rende subito conto, ma quando lo fa impugna il giornale e la scaccia come si fa con le mosche, colpendola al collo. Lei indietreggia, umiliata e interdetta ma ha ancora abbastanza spirito da prendere la borsa mentre indietreggia.
Infine il claim in inglese:
Success in bussiness, a matter of priority.(successo negli affari, una questione di priorità).


Le scritte sono in inglese ma la testata del giornale è in rumeno. Ziarul Financiar è un quotidiano finanziario di Bucarest.

La pubblicità è a dir poco fascista, intrisa com'è del peggiore maschilismo.

Lui lavora lei rimorchia.
Lui è il molestato lei la molestatrice. Molestatrice innocua, per esser scacciata è sufficiente un giornale.

Tra l'altro chi è un maniaco del quotidiano (io odio sia spiegazzato) non lo impiegherebbe mai come fa l'uomo nello spot, perché dopo un uso così improprio (e violento) si spiegazzerebbe tutto.... Quindi l'idea centrale dello spot non è nemmeno rispettata. Per tacere del fatto che, per quando possa essere sexy, dopo un uso così improprio del rossetto lo butti e gli uomini (che sicuramente hanno pensato questo spot) non hanno la minima idea di quanto possa costare un buon rossetto. UNA PENNA NO!?!?!

Il paternalismo del claim insinua che per avere successo non bisogna avere "distrazioni". Una donna è dunque una distrazione, non una persona. Il successo lo si ottiene coi sacrifici rinunciando anche alle donne, che tanto stiamo bene tra noi uomini, a parlare di donne e toccarci l'un l'altro in palestra...

La cosa inammissibile è che nello spot quell'uomo picchiato una donna, poco importa se con un giornale, tra l'altro per un futile motivo.


Mi piacerebbe essere un milionario per imbastire una campagna per far chiudere lo Ziarul Financiar o almeno ritirare uno spot così ignominioso.

bello essere
quello che si è anche se si è
poco
pochissimo
niente


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