Volo via la sentii in un pomeriggio solitario durante il quale, per noia e indolenza, accesi la tv, incappando per caso in un programma dove Ornella faceva un'ospitata.
La canzone mi rimase nel cuore dove la custodisco gelosamente ancora oggi. Quella canzone mi parla in maniera speciale e quel "volo via", come lo "a mosca a mosca" delle sorelle checoviane esprime tutte le velleità di cambiamento che ho sempre anelato e non avrò mai il coraggio di affrontare davvero...
Ecco come Beppe ricorda quella canzone
Questa canzone, assieme ad un'altra canzone mia che composi nel lontano 1977 sempre con Paola Blandi e che si chiamava "SE IL MIO CANTO SEI TU" (canzone registrata l'anno dopo da Mina), è una canzone molto importante per la mia carriera, ma soprattutto per me come persona e compositore per una semplicissima ragione: fu la prima canzone mia registrata da un altro Artista (in questo caso Ornella Vanoni) anziché dal sottoscritto oppure con una delle bands in cui militai da ragazzino e con cui feci fino ad allora le mie prime registrazioni di dischi; mi sto riferendo a band quali i Flashmen di Cremona e i Quid di Milano e a dischi miei come solista quali "COME PANE FRESCO".
Attraverso l'editore Marco Gaido alla Blue Team/Warner Brothers a Milano, avevo conosciuto sua moglie Paola Blandi, la paroliera e DJ di Radio Nova, con la quale avevo iniziato a scrivere canzoni (io componevo la musica e poi Paola interveniva scrivendo le liriche in italiano) quali "VOLO VIA", "SE IL MIO CANTO SEI TU" e successivamente, durante le registrazioni dell'album di Mina "Attila", altre canzoni quali "NON TORNERO' " e "SEI META' ". Anche se la prima canzone che Paola ed io scrivemmo in ordine di tempo fu "SE IL MIO CANTO SEI TU" per Mina, la prima nostra canzone che venne registrata e che uscì sul mercato italiano nell'ottobre del 1977 fu appunto "VOLO VIA", con l'interpretazione di Ornella Vanoni (...).
Mi ricordo come se fosse ieri Marco Gaido che mi chiamò tutto eccitato per dirmi che Sergio Bardotti, il produttore di Ornella Vanoni per la Fonit Cetra (la etichetta discografica e distribuzione appartenente al gruppo RAI), aveva scelto la nostra canzone "VOLO VIA" come una delle selezioni facenti parte del nuovo ed uscente album della Sig.ra Vanoni.
Mi ricordo anche la prima volta che ne sentii il mixaggio provvisorio cantato dall'Artista presso gli uffici della Blue Team/Warner Brothers che allora si trovavano al numero 4 della storica Galleria del Corso, a Milano. Continuammo a suonare il nastrino, che Bardotti ci aveva dato ad insaputa della Vanoni (la "battutaccia" di Marco Gaido al riguardo fu "...Con rischio di essere accusati di frode fiscale!!!"...per via dell'allora popolare-impopolare "Denuncia Vanoni"!!!!), come stavo dicendo, continuammo a suonare il nastrino a tutto volume & per almeno 30 o 40 volte senza pause ed in ripetizione estenuante, col rischio di sembrare "demenziali"!!! Diverse segretarie e dirigenti degli uffici limitrofi dovettero venire ad un certo punto a chiederci se per cortesia (nonchè per spirito di "varietà"!!!) potessimo almeno suonare altre canzoni e non sempre la stessa, visto che dovuto al volume dell'impianto stereo nell'ufficio di Gaido praticamente gli "imponevamo" l'ascolto!!!
Devo dire per dovere di cronaca e in tutta onestà che fui molto contento sia della interpretazione di Ornella Vanoni cosiccome della produzione di Sergio Bardotti della mia "prima-creatura-data-in-adozione-a-terzi"!!!...e penso che quella fu la causa (perlomeno al 70 o 80%) del fatto che suonammo il brano per ore ed ore, seriamente danneggiando le orecchie...nonchè altre parti del corpo...delle persone che si trovavano negli uffici confinanti, quando ricevemmo il primo mixaggio provvisorio!!!!
Quando però vidi l'Artista eseguire dal vivo "VOLO VIA" durante una sua trasmissione televisiva in RAI alcuni mesi dopo, ebbi la netta sensazione che "esagerasse" l'enfasi dell'arrangiamento vocale, quasi come se stesse cantando con "troppa convinzione" o come dire, con "troppo gusto". Mi ricordo che Marco Gaido e Paola Blandi ebbero la stessa impressione (non dimentichiamoci che soprattutto dopo alcuni mesi e chissà quante migliaia di volte che ascoltammo il disco, a quel punto conoscevamo a memoria l'interpretazione e l'arrangiamento vocale!!!) e quando riferimmo il nostro commento a Bardotti la sua risposta fu "Ornella fà sempre così quando le piace una canzone. Ha la tendenza ha 'cantarla troppo' perchè si fà trasportare dalle emozioni della musica e delle liriche, e quindi tende ad esagerare l'enfasi delle parole e delle linee melodiche della canzone. Mentre stiamo registrando in sala d'incisione la sua voce per il disco, riesco a controllarla...ma quando è dal vivo, c'è solo lei e quindi come produttore non c'è nulla che ci possa fare tranne che farglielo presente!!!!!"
Non ho mai avuto l'occasione di conoscere Ornella Vanoni ma vorrei approfittare di questa pagina del mio sito ufficiale (...) per ringraziarla ufficialmente, anche se sono passati la bellezza di 25 anni, per riconoscermi l'onore ed il piacere di aver cantato una delle mie composizioni, e se posso dirlo, per essere stata così "coraggiosa" da registrare una canzone scritta da un autore sconosciuto com'ero io nel 1977 e che non aveva avuto nessuna canzone registrata da altri Artisti prima di allora; quindi un "piu-che-dovuto"...e con un "meglio-tardi-che-mai": "Grazie Ornella, per avermi tenuto a battesimo!!!".