Secondo Rosario Bellino, presidente dell'Associazione antiracket e antiusura Confcommercio "Ugo Alfino" di Catania, con la pubblicazione on line dei redditi "potremmo avere più problemi. Siamo a rischio ancora di più". "Gli imprenditori seri che hanno un certo reddito - continua - hanno il timore di farsi notare, e per questo mantengono un tenore di vita normale, senza esagerare nell'esibizione della ricchezza".(fonte La Repubblica)
Una risposta ideologizzata. Nel capitalismo l'accumulo di capitale non ha come scopo l'incremento del tenore di vita. Quello è un effetto secondario. Normalmente anche un medio imprenditore ha una disponibilità di soldi che è ben maggiore di quella di un lavoratore dipendente, un quadro medio (diciamo un preside di liceo). Quindi il suo tenore di vita è comunque superiore a quello di operai e pensionati. Scusate ma non mi viene da dire "poverino".
Con la pubblicazione dei dati, per l'ex comandante generale della Guardia di Finanza "hanno messo i poveri cittadini in piazza, spiabili da parte di tutti, così aumenteranno le delazioni: hanno messo gli italiani in un mare di guai".(fonte La Repubblica)
Io non ho nulla da nascondere invece e credo che in un paese con un tasso di evasione fiscale più che doppio rispetto il resto di Europa che tutti conoscano i redditi di tutti mi sembra un esercizio di democrazia.
Intanto fa capire l'onestà delle persone perché è facile calcolare la differenza tra quanto dichiarato (perché i dati non dicono, tranne che per i lavoratori dipendenti le cui tasse sono prese alla fonte) e quanto presumibilmente viene percepito. E se si evade le tasse ogni delazione non è solo un diritto del cittadino ma un dovere.
Che il codacons poi denunci Visco la dice lunga sul profilo etico di questa come di altre associazioni dei consumatori pronte a sparare a zero quando vengono violati diritti (presunti o reali )m ma prime a sottrarsi ai doveri come a quello della trasparenza, soprattutto in Italia.
E che in Italia la democrazia è solo un parere sempre più sbiadito lo si legge sullo stesso articolo di repubblica
Il Garante sollecita il Fisco ad inviargli entro lunedì un documento contenente gli elementi richiesti "al fine di una piena valutazione della vicenda". E mette in guardia gli utenti di internet: l'accessibilità dei dati "non significa che essi siano di per sé liberamente diffondibili da qualunque utente della Rete. La loro ulteriore diffusione può esporre a controversie e conseguenze giuridiche".(fonte La Repubblica)
Se si cercava un modo per mettere il bavaglio alla libera informazione della rete sembra che ci si sia riusciti.