ROMA - Un sedicenne di origine romene è stato arrestato dai carabinieri di Ostia con l'accusa di estorsione. Il giovane chiedeva soldi alla sua ragazza di dodici anni per non diffondere le foto che la ritraevano a seno scoperto. La denuncia è arrivata dai genitori della giovane, accortisi della sparizione del denaro.La repubblica
Secondo le prime ricostruzioni il ragazzo, che vive a Roma con genitori entrambi regolari e occupati, avrebbe scattato delle foto con il cellulare alla sua ragazza. Gli scatti, in cui la giovane è immortalata a seno nudo, sono stati poi usati come arma del ricatto: o la dodicenne gli portava regolarmente dei soldi, oppure le foto sarebbero state rese pubbliche, fatte vedere agli amici della giovane e forse addiritura pubblicate su internet. Ad accorgersi del crimine sono stati i genitori della minorenne, che hanno notato dei continui ammanchi dalla cassa della loro attività commerciale ed hanno subito presentato denuncia ai carabinieri.
Il romeno, su decisione del Tribunale dei Minori, è adesso sottoposto a misura cautelare e si trova in una comunità per minori. Dovrà rispondere dell'accusa di estorsione.
Ecco che le origini ritornano in auge, appena si tratta di un fatto negativo...
La repubblica peggio di Leggo che dà sul caso maggiori informazioni.
Il ragazzo, un 16enne romeno abitante ad Acilia, figlio di genitori che sono regolari lavoratori e incensurati (...) è in stato di arresto per estorsione e si trova in un centro di prima accoglienza. Lo hanno bloccato i carabinieri di Ostia su esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice del Tribunale dei minorenni, al termine di un’indagine avviata a seguito di una denuncia da parte dei genitori della 12enne. (...) Gli inquirenti hanno verificato che il romeno non è un nomade e che i suoi genitori, pur se non benestanti, gli permettevano di avere uno stile di vita dignitoso e il più possibile alla pari rispetto ai coetanei.
Anche se i toni razzisti dell'articolo sono peggiori di quelli di Repubblica
Quelle fotografie, aveva spiegato la 12enne ai genitori, il romeno gliele aveva scattate a inizio estate con il telefonino e lei aveva ceduto fino a quel momento al ricatto per il terrore di diventare lo zimbello della zona. La ragazzina e il romeno, infatti, avevano amici in comune e si erano “fidanzati” ad aprile proprio dopo essersi conosciuti frequentando la stessa comitiva.
Odio i giudizi impliciti dati dall'uso proditorio di aggettivi e parole virgolettate.
Ieri i "fidanzatini" (ma lui aveva 19 anni) oggi fidanzati (e lui ne ha 16).
Ieri i giostrai oggi il romeno.
L'italia? Un paese di razzisti di merda.
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