31 maggio 2011

A Milano ha vinto Pisapia, a Napoli ha vinto de Magistris e anche la mia dieta fa sentire i primi effetti...

Non solo l'Italia s'è desta ma hanno vinto candidati di Sinistra Ecologia Libertà e dell'Italia dei Valori.
Meditate gente, meditate...

I ballottaggi per le comunali nei 13 Comuni capoluogo di provincia.

A Milano eletto sindaco Giuliano Pisapia (centrosinistra) con il 55,1% dei voti contro il 44,9% del sindaco uscente Letizia Moratti, candidato di Pdl e Lega.

A Napoli eletto sindaco Luigi De Magistris (Idv) con il 65,4% dei voti, mentre Gianni Lettieri del Pdl si è fermato al 34,6%.

A Novara eletto sindaco Andrea Ballarè (centrosinistra) con il 52,9% contro il 47,1% di Mauro Franzinelli (centrodestra).

A Varese eletto sindaco Attilio Fontana (centrodestra) con il 53,9% contro il 46,1% di Luisa Oprandi

A Trieste eletto sindaco Roberto Cosolini (centrosinistra) con il 57,5% contro il 42,5% di Roberto Antonione (centrodestra).

A Pordenone eletto sindaco Claudio Pedrotti (centrosinistra) con il 59,6% contro il 40,4% di Giuseppe Pedicini (centrodestra).

A Rovigo eletto sindaco Bruno Piva (centrodestra) con il 51% contro il 49% di Federico Frigato (centrosinistra).

A Grosseto eletto sindaco Emilio Bonifazi (centrosinistra) con il il 57,3% contro il 42,7% di Mario Lolini.

A Rimini eletto sindaco Andrea Gnassi (centrosinistra) con il 53,5% contro il 46,7% di Gioenzo Renzi (centrodestra).

A Cosenza eletto sindaco Mario Occhiuto (centrodestra) con il 53,3% rispetto al 46,8% di Enzo Paolini (centrosinistra).

A Crotone eletto sindaco Peppino Vallone (centrosinistra) con il 59,4% contro il 40,6% di Dorina Bianchi.

A Cagliari eletto sindaco Massimo Zedda (centrosinistra) con il 59,4 contro il 40,6 di Massimo Fantola (centrodestra).

A Iglesias eletto sindaco Ginetto Perseu (centrodestra), con 31 sezioni su 33, ha il 52,5% contro il 47,5 di Marta Testa (centrosinistra).

A San Benedetto del Tronto eletto sindaco Giovanni Gaspari (centrosinistra), con il 57,3% contro il 42,7 di Bruno Gabrielli (centrodestra).


I ballottaggi per le provinciali.

Alla provincia di Macerata Antonio Pettinari (centrosinistra) ha vinto con il 54,6% dei voti contro il il 45,4 di Franco Capponi, candidato del centrodestra.

Alla provincia di Trieste Maria Teresa Poropat (centrosinistra) ha vinto con il 58,7% contro il 41,3 di Giorgio Ret, candidato del centrodestra.

Alla provincia di Vercelli Carlo Riva Vercellotti (centrodestra) ha vinto con il 50,9% contro il 49,1 di Luigi Bobba (centrosinistra).

Alla provincia di Pavia Daniele Bosone (centrosinistra) ha vinto con il 51,2% contro il 48,8% di Armando Ruggero Invernizzi (centrodestra).

Alla provincia di Mantova Alessandro Pastacci (centrosinistra) ha vinto con il 57,3% contro il 42,7% di Gianni Fava (centrodestra).

Alla provincia di Reggio Calabria Giuseppe Raffa (centrodestra) ha vinto con il 52,7% contro il 47,3% di Giuseppe Morabito (centrosinistra).

E i miei pantaloni nuovi di zecca che fino alla settimana scorsa stavano su senza cintura ora scivolano alle caviglieeeeeeee!!!!!

30 maggio 2011

Shirley Bassey una splendida 74enne!

Il ragazzo con la bicicletta. (attenzione spoiler!!!)


Cyril, 12 anni, biondo e testardo, si rifugia in un ambulatorio medico nel tentativo disperato di sottrarsi ai due educatori del centro di accoglienza infantile dal quale è fuggito per cercare il padre. Per non farsi trascinare via Cyril si scaraventa addosso a Samantha, una paziente in attesa, facendola cadere a terra con tutta la sedia e si stringe a lei con tutte le sue forze. Lei senza irritarsi nè spaventarsi guarda Cyril e gli dice, puoi rimanere abbracciato a me ma non mi stringere così forte, mi fai male.
Samantha è l'unica persona che tratta Cyril au pair, che non lo giudica, che non si arrabbia. Da quel primo incontro nasce un legame, indissolubile.
Tutti gli altri trattano Cyril come un ragazzino, con accondiscendenza (come gli educatori del centro), senza amore (il padre che non ne vuole più sapere di lui) con patriarcale paternalismo (il compagno di Samantha che a un certo punto le chiede di scegliere tra lui e Cyril e Samantha sceglie ovviamente il bambino).
Non ci fanno una bella figura i maschi in questo film.
Dal giovane spacciatore che avvicina Cyril per fargli compiere una rapina (spaccia ma si atteggia come il personaggio di un videogioco) al libraio che Cyril ha aggredito con una mazza da baseball che, quando lo trova esanime a terra dopo che il figlio, in preda a un'ira di vendetta, lo ha fatto cadere a sassate dall'albero dove Cyril si era rifugiato) rimane impassibile e si preoccupa di parare il culo a sé e al figlio, senza nemmeno accertarsi se Cyril sia davvero morto come sembra, nemmeno lo tocca. 
Un film che seppure ha un grande occhio per gli ambienti in cui vivono i personaggi (lo spacciatore vive e accudisce la nonna malata, il libraio è una persona triste) non spiega il comportamento delle persone con la società. Samantha fa la parrucchiera nella stessa cittadina dove vivono tutti gli altri eppure è una persona, una adulta che si relaziona con gli altri senza sovrastrutture. Vuol dire che l'esser stronzi o meno non ha poco a che vedere con l'estrazione sociale, col posto in cui cresci, con l'educazione, e molto con una sincerità e una onestà che decide di avere o di non avere, tu coi tuoi mezzi, malgrado tutto.
Senza per questo fare di Samantha una suora o una mamma. Mentre Samantha organizza un barbecue con un amico di Cyril, Cyril le chiede e tu? Non inviti un amico anche per te? E Samantha gli risponde di farsi gli affari suoi ma è divertita dalla domanda...
I fratelli Dardenne fanno un uso del cinema che è etico, polito, e sociale, un cienma che ci fa riflettere tutti e ci mette in discussione. Un cinema che in Italia quasi non esiste più.
Un film da vedere in lingua originale perchè nel maledetto doppiaggio italiano nonostante Cyril sia doppiato da un bambino (Ruggero Valli) parla con un tono da bambino piagnucoloso (con il birignao classico dei bambini) mentre Tomas Dore il ragazzino che interpreta Cyril tutto è tranne che piagnucoloso.
Sentite la differenza tra le voci originali e quelle doppiate.



Paolo Modugno che firma i dialoghi italiani pensa bene di edulcorare i dialoghi, perchè gli adattatori dei dialoghi italiani si sentono superiori agli autori di cui adattano i film.
Guardate questa scena.




In originale Wes non dice hai un'arietta falsa ma hai una faccia da paraculo cioè da furbetto non da falso che è proprio un altro paio di maniche...


IL DOPPIAGGIO UCCIDE IL CINEMA. UCCIDI IL DOPPIAGGIO!

Le gamin au vélo, (Francia, Belgio, Italia) 2011 87' di Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne
Con Cécile De France, Thomas Doret, Jérémie Rénier, Olivier Gourmet,

28 maggio 2011

Roma sulle orme di Caravaggio: dove si racconta dell'incontro con un prete stronzo e che i luoghi comuni sono duri a morire.

Sono andato con Antonio a una visita guidata alquanto particolare: Roma sulle orme di Caravaggio un percorso con guida turistica in alcune zone di Roma che hanno visto coinvolto Michelangelo Merisi detto Caravaggio. Un percorso, basato su documenti d'archivio, questa la novità, per le vie della città dove Caravaggio visse tra il 1596 e il 1606, quando, dopo l'uccisione di Ranuccio Tomassoni, è costretto a fuggire da Roma.
Il percorso doveva durare due ore e ne è durato quasi tre (saltando qualche tappa) a causa dalle gambe del gruppo (tutte vecchiette o ciccione dimezza età come il sottoscritto) che più che camminare zampettavano come papere giulive tra un posto e l'altro.
Personalmente il percorso è stata una scoperta di Roma, che ha collegato posti conosciuti ma mai messi in connessione l'uno con l'altro per cui posti vicinissimi erano per me ben più distanti (il centro di Roma è diventato improvvisamente più piccolo). Via della Scrofa, Piazza in Lucina, Piazza borghese, sono adesso irrimediabilmente più vicine di quanto fossero mai state nella mia geografia mentale della città. Sono passato anche per vie di Roma che non avevo mai calpestato, come via della Lupa, piazza Firenze (che nemmeno sapevo ci fosse!) passando persino davanti alla casa che Carvaggio affittò nel 1604.

Questo post non è un resoconto della visita da un punto di vista caravaggesco (mi riservo di pubblicare un secondo post interamente dedicato a quello) ma solo il resoconto di quanto è capitato a me e Antonio durante il tragitto.

Comincio col dire che le mie gambe sono compromesse: non riesco a camminare velocemente più di tanto e non solo per una questione di peso ma proprio perché le gambe non ce la fanno. Presumo dipenda dal peso e dall'età, both. Spero la perdita di peso cambi almeno in parte la situazione.
Dunque arrancando come l'ultima delle vecchine che componevano il nostro gruppo siamo passati per San Luigi dei Francesi e per Sant'Agostino (e lì ho scoperto che le due chiese sono distanti uno schioppo e che io per andare da una all'altra facevo un giro di peppe...).
A sant'Agostino la nostra guida, minuta, nervosa e scrocchiazzeppi, ci raccontava un sacco di dettagli sulla vita di Caravaggio, parlando a un tono di voce un po' alto per il luogo in cui eravamo (sarà retaggio cattolico ma mi imbarazzava la disinvoltura con cui ci parlava in quello che, per qualcuno, è un luogo sacro). Qualcuno, ma non vedo chi, le fa più volte shh, ma lei lo ignora e va avanti. Finché la voce si concretizza in un prete sulla quarantina grasso, e tristo come la morte, che le intima di abbassare il tono della voce e poi le fa, con un tono che usa un padre (del 1800) con la figlia, e si copra! e sapete perchè? Perché una spallina dell'abito estivo della guida le era scivolata via dalla spalla. Quell'uomo meritava di essere schiaffeggiato.
L'arroganza maschile ben si concilia con quella ecclesiastica. Fossi stato Caravaggio (che aveva la spada facile) gli avrei lasciato un segno indelebile sulla panza a ricordo della sua assurda, disgustosa arroganza.

La guida già ci aveva raccontato che a Roma subito dopo la controriforma il tribunale dell'Inquisizione ti veniva a cercare in casa anche solo se non ti eri confessato per un giorno. Ho pensato che la chiesa questa vocazione totalitaria e nazista non l'ha persa minimamente è che non è cambiata affatto è solo che non le è più permesso di dare voce alla propria vocazione reazionaria e repressiva come una vota ormai. Altrimenti, fosse per lei...
La sorpresa è stata che tutte le persone presenti (al 90% donne, oltre me e Antonio c'era solo un altro maschietto) non solo hanno solidarizzato con la guida ma hanno anche fatto commenti pertinenti e informati sulle intemperanze della Chiesa (discriminazioni contro le donne comprese).
Qualcuna riportava pure il fatto che, non si sa chi, avesse commentato come le chiese non siano musei. E tutti abbiamo convenuto che allora le chiese dovrebbero essere spogliate di tutte le opere d'arte, che sono patrimonio dell'umanità, e messe in appositi musei. Così le chiese rimangono posti tristi e bui dove si va solo per pregare.
Paesanini lo farebbe, oh come se lo farebbe!

Durante il tragitto la guida ci raccontava delle frequentazioni amorose del Caravaggio, comprese le due cortigiane (che lei chiama per quasi tutto il tempo prostitute) Maddalena Antognetti, detta Lena, che Caravaggio usa come modella in due quadri, la Madonna del Pellegrino nella chiesa di Sant'Agostino














e la Madonna dei Palafrenieri (alla Galleria Borghese, i quali ne entrarono in possesso quando Prudenzia Bruni, che subaffitta la casa a Caravaggio, ottiene un sequestro dei suoi beni perchè Caravaggio non pagava più la pigione...)

e Fillide Melandroni che diventa modella per il quadro Ritratto di cortigiana (distrutto a Berlino nel 1945 durante la Seconda Guerra Mondiale).
Proprio mentre siamo dinanzi la casa di Caravaggio la guida accenna al fatto che, siccome col Caravaggio viveva anche il suo garzone, qualcuno (chi?) abbia insinuato che il Merisi fosse gay.
A quanto pare (si dice...) Caravaggio frequentava anche dei femminielli romani (Bardasse) assieme a un suo amico ma, conclude la guida, non ci sono prove (nel senso di documenti che, per esempio comprovassero un suo arresto per sodomia) sulla sua omosessualità.
Poi commenta, en passant, d'altronde è difficile da credere che uno che aveva tante amanti...

Non le lascio finire la frase e le ricordo che la sua attività comprovata di sciupafemmine non è in contrasto con l'omoerotismo e che accanto all'omosessualità esiste la bisessualità e che se Caravaggio andava che coi ragazzi non era certo gay ma bisex...
La guida si impappina e cercando di mostrarsi amichevole dice anzi che secondo lei Caravaggio lo era per come dipinge i ragazzi nei suoi quadri e che come gay è più sensibile e quindi un migliore artista...
Al che interviene Antonio dicendo che anche quello è lo stesso pregiudizio rovesciato. Una delle poche presenze giovani del nostro gruppo, ma sempre femminili, rincara la dose dicendo che essendo sensibile e tenendo la sua sensibilità nascosta Caravaggio la sublimava nell'estro creativo. D'altronde, commenta, tutti abbiamo una parte femminile. Le faccio presente che confonde identità sessuale con orientamento, ma lei non appare turbata, e insiste dicendo che parla non di aspetto fisico ma di spiritualità.
Mi metto letteralmente le mani sulla faccia e le dico in faccia che noi italiani siamo fermi ancora agli anni 50 (non ho specificato il secolo...).

Bella gita ieri pomeriggio. Ho tastato il polso al paese e ne ho avuto paura.

27 maggio 2011

Cose che non sapevo e ho imparato grazie alla dieta


Lessico: beriatrico (aggettivo) che si riferisce alla Beriatria, quella branca della sceinza medica che studia l'obesità.

Dunque io sono un paziente beriatrico e, come dire, spero tanto, un giorno, di arrivare a essere un paziente geriatrico.


Economia: Fare la dieta fa risparmiare soldi. E' vero!
ieri sono andato a fare la prima spesa con gli ingredienti della dieta. Ho comperato zucchine, pomodori, carne, uova, stracchino, prosciutto, fesa di tacchino, pane integrale, frutta, yogurt. Ho pensato: spenderò un botto.

AU CONTRAIRE!
Ho speso 10 euro in meno della spesa media.

E ho realizzato che, chinotto, barrette kinder, patatine fritte, cioccolata, succo di frutta, biscotti, brioche, insalata russa, sugo pronto (al ragù, burro, marmellata, birra, vino, gin pizza (bianca e rossa9 SONO LORO A COSTARE UN BOTTO!!!

Quindi c'è a quanto pare un altro principo di conservazione.. Meno grasso ? Più soldi nel portafoglio!  

25 maggio 2011

Cronache di un alfano che deve perdere disperatamente peso alla velocità della luce

Ieri sono andato final-fucking-mente dalla dietologa. Non so se ci siete mai passat*, prima vi pesano, poi la dietista vi fa dire tutto quello che mangiate al giorno infine la dietologa vi visita e vi cuce la b.... ehm vi consiglia un regime ipocalorico.
Io sapevo di essere grasso ma quando ieri mattina mi hanno messo sulla bilancia (una enorme sulla quale sembravo uno smilzo pure io) non ho creduto alla cifra che il display digitale stava indicando e ho chiesto speranzoso, è il mio codice di riferimento? Al che un infermiere alquanto simpatico mi fa, no è il tuo peso, 135.45 chili.
135 chili?
Un quintale  35 chili e rotti?!?!
135 CHILI?????
Mi è scappato un che vergogna... Al che una infermiera, quella sì simpatica davvero, mi fa, stia tranquillo a sua sorella non lo diciamo! (è grazie a mia sorella se sono lì. ha insistito con me e con il reparto raccomandandosi di bloccarmi bene prima di cucirmi al b... ehm).

Insomma sapevo di essere grassa ma non fino a 'sto punto. 135 non è una cifra è una barzelletta, un insulto, un numero di condanna anche...

Sto rischiando la vita, non la salute (quella è già bella che ita).

La dieta mi sembra sì l'unica via d'uscita ma una via lenta mentre il rischio imminente, probabile, è quasi ineludibile.

Ho pensato (chissà perché) a Spazio 1999 quando il capitano Koenig, scoperto che le scorie nucleari immagazzinate sulla luna stanno sviluppando un imprevisto e pericolosissimo campo magnetico cerca di disperdere le scorie prima che il deposito faccia boom (ehehehe ecco perchè!).

Il fatto che sono andato dalla dietologa che sono in dieta con tutti i crismi e contro crismi (dovreste sentire come parlo male con la bocca cucita...) non mi garantisce ancora che domani non mi verrà un infarto o che so io. Ho subito pensato a questa scena:



Quindi da oggi aggiungo una rubrica al mio blog, le cronache di un povero Alfano (gli abitanti della base alfa di Spazio 1999) che deve perdere disperatamente peso velocemente (300.000 km\sec sono abbastanza per voi?) cercando di disperdere le sue pile (sic!) atomiche prima che gli facciano fare boom (ahi, che colpo di Luna!)

25 maggio 2010

Un anno fa usciva Caramella, il nuovo disco di Mina a distanza di neanche sette mesi dall'uscita di Fragile altro disco di inediti. A quanto pare il nuovo disco è praticamente pronto ma uscirà solo in autunno (la solita consolazione minorum per la fine dell'estate...).
Nulla si sa del nuovo disco ma sul sito di mina c'è un anticipo di poco secondo sugli archi di una delle canzoni, diretti dal solito Maestro Gianni Ferrio.

Ecco il link (dovete "spegnere" la radio che trasmette canzoni minose una volta nella pagina...)

Per i più pigri ecco il video da youtube

21 maggio 2011

Don Seppia:quando l'ipocrisia è made in Italy

Non dovrei occuparmene. Rispetto i problemi del paese Italia perdere tutto questo tempo su una notizia in pieno stile italia berlusconiana è uno spreco. Ma non posso fare a meno di notare quanto malati siano non solo i nostri mezzi di informazione ma noi stessi che ci beviamo queste notizie spegnendo il cervello e allineandoci tutti  a una retorica del dolore che è più immorale (oltre che criminosa) degli atti compiuto da Seppia stesso.  Prendiamo questo articolo di Repubblica a cominciare dal catenaccio
Il sacerdote si sente minacciato dagli altri detenuti di Marassi.
Non si sente minacciato. E' minacciato perchè in carcere  è ben chiaro il trattamento che gli altri detenuti riservano ai pedofili
Chiede il trasferimento e ammette la sua malattia.
Solita storia. Don Seppia è sieropositivo non ha l'aids conclamato. In ogni caso l'aids non è una malattia... E' una sindrome.
In manette il suo sodale ex seminarista. Nuovo inquisito: è il diciottenne straniero che procacciava minorenni ai due pedofili.
Straniero. Certo perchè la anzionalità cambia la gravità degli atti compiuti.

Sarà presto trasferito in un altro carcere don Riccardo Seppia, il parroco genovese arrestato per pedofilia una settimana fa. Il sacerdote si sente minacciato dagli altri detenuti e, nonostante sia in isolamento e guardato a vista, ha paura per la propria incolumità. E ammette: "Sono sieropositivo". E' quanto si apprende dall'ordinanza del gip nei suoi confronti. Proprio per questo motivo il sacerdote si troverebbe in una sezione speciale del carcere di Marassi. Non è escluso che il sacerdote, sospeso dalla Curia, nei prossimi giorni venga sottoposto a nuovi esami clinici. E così le persone con cui ha avuto rapporti.
Ora sono persone non ragazzini

Nuovo indagato - In prigione è finito anche l'ex seminarista, amico del prete pedofilo. Interrogato 5 ore, Emanuele Alfano, 41 anni, ha fatto il nome del diciottenne di origini straniere ma residente a Genova, che accompagnava i minorenni da lui e da Don Seppia.
minorenne termine ambiguo. è minorenne anche un 17enne...
Il ragazzo è un nuovo inquisito, accusato come l'ex seminarista e il parroco di Sestri, di favoreggiamento della prostituzione minorile. Il diciottenne neoindagato gravitava nell'area del centro commerciale "La Fiumara", terreno di "caccia" dove il seminarista andava a cercare prede
se ti violento sei una preda. Se ti costringo con la forza sei una preda. Anche se abuso della mia autorità sie una vittima. Ma se pago fermo restando l'aggravante della minore età,perchè dovresti essere una "preda"?
per sè e per il parroco di cui era confidente e con cui condivideva alcuni vizi, tra cui quello degli stupefacenti.
Vizio degli stupefacenti. che termine moralista del cazzo!

L'ex seminarista voleva fare il croupier - A giorni Emanuele Alfano, l'ex seminarista, si sarebbe imbarcato per la prima volta come croupier su una nave della Msc, per una crociera nel Mediterraneo. Invece, è stato costretto a salire su un'auto civetta dei carabinieri e rinchiuso in una cella di Marassi.
ma che modo di dare una notizia è?
Nello stesso carcere che da venerdì scorso ospita don Riccardo Seppia, il parroco di 51 anni, del quartiere genovese di Sestri Ponente, accusato di pedofilia. "Don Seppia l'ho conosciuto in parrocchia, in via Calda, dove facevo il chierichetto", ha detto al giudice l'ex seminarista.
Scusate che razza di chierichetto era l'ex seminarista se Alfano con Don Seppia si toglie appena 10 anni?
"Tra noi c'era solo un rapporto di amicizia".

"Trovami un bambino di 10 anni" - Le intercettazioni tra don Seppia e le sue vittime descrivono uno spaccato inquietante: non solo giovinetti
ah ecco un termine davvero capzioso giovinetti....
che si prostituiscono in cambio di soldi e di droga.
perchè ci si può prostituire gratis?
Ad uno spacciatore africano,
E già, Africano, come dire a uno spacciatore europeo... L'Africa è un continente con decine di stati. Che razzisti di merda che siamo!!!!
Franky, il parroco, ossessionato dal desiderio, chiede di procurargli bambini. In uno degli sms, intercettato il 29 ottobre si legge: "Trovami un bambino di 10 anni, lo voglio tenero".
Ok, ammetto, da vomitare
"Sì... ho trovato...", risponde l'altro. "Ma ha meno di 15 anni?" chiede il parroco. "Diciotto...", replica Franky. "E no a me... mi piace... con meno di 14 anni" dice il prete. Il 13 dicembre Franky risponde di sì. "Quanti anni?", domanda il sacerdote. Il pusher: "Undici, dodici..". Il sacerdote contatta un amico: "Ho trovato qualcosa di tenero... vengo su e ci divertiamo...".
Anche qui c'è da vomitare. MA il tono di tutta la conversazione... come viene riportata... Con quanta morbosità. Quanto compiacimento nel sottolineare la presunta disinvoltura e il tono .... e questo amico che non si sa chi è? Allora c'è un altro indagato? Ma non è l'articolo su un'indagine giudiziaria? I tono è quello da gossip... Pare, sembra, l'amico....
La cosa però non va in porto e il parroco va su tutte le furie, chiama l'africano: "Ma puoi trovare qualche madre con un bambino, una donna che ha bisogno di coca?".
Ok qui non solo vomito, di più.

Don Seppia accusato di induzione alla prostituzione minorile - La posizione di don Seppia si aggrava: oltre che di cessione di droga e violenza sessuale su minori, dovrà rispondere anche lui di induzione alla prostituzione minorile. Avrebbe pagato 50 euro per una prestazione con un ragazzino che nel momento in cui è stata consumata (lo scorso ottobre) aveva 17 anni.
Un ragazzino di 17 anni? 
Uno slavo
Slavo, conta l'etnia non la nazionalità. ITALIANI RAZZISTI DI MERDA
che abita a Genova, sentito sia a Milano, sia al comando provinciale dei carabinieri del capoluogo ligure. Dopo ripetuti tentativi di convincerlo a parlare, con l'aiuto di psicologi ed assistenti sociali,
certo se il ragazzino aveva 18 anni gli psicologi e gli assistenti sociali non c'erano. Se sei maggiorenne puoi prostituirti è la minore età a renderti una povera vittima. 
ha confessato: sarebbe stato ingaggiato
un prostituto si ingaggia ?
dall'ex seminarista, poi avrebbe incontrato il prete nella canonica genovese, ma anche in un appartamento messo a disposizione da un altro amico di don Seppia; di avere avuto rapporti sessuali completi con il sacerdote.
rapporti sessuali completi?

Bagnasco piange - La chiesa non sapeva quello che faceva don Seppia. Lo ha ripetuto il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, parlando al santuario della Guardia per la giornata della santificazione sacerdotale. "Il nostro dolore è tanto più sconvolgente - ha spiegato nel corso dell'omelia - in quanto improvviso, perché nulla lo faceva presagire ai nostri occhi". Il volto tirato, la voce spezzata dalle commozione, Bagnasco ha faticato a trattenere le lacrime e ha ribadito la "vicinanza umile e sincera" a quanti fossero stati toccati dallo scandalo.
A quanti fossero. Bagnasco si fa cauto. A quanti fossero non a quanti sono... Per garantismo? O per altri motivi?

La pedofilia mi fa orrore. Ma mi fa altrettanto orrore chi considera pedofilo un uomo che va con un diciassettenne. perchè se andare con un diciassettenne è pedofilia farlo con un bambino di 10 anni che cos'è?

Il discrimine cos'è la minore età o lo sviluppo sessuale del minore? Se il parroco ha avuto rapporti sessuali completi con un diciassettenne il ragazzino è ancora una vittima?
e il sesso consumato con un bambino di dieci anni è lo stesso consumato con uno di diciassette?

Siamo malati e ipocriti. Se ti do soldi e coca ma hai 18 anni va tutto bene (Quanti italiani lo fanno? Anzi, quanti non lo fanno?) ma se lo fai con un minore hai contro tutto l'odio del mondo.

Che paese di ipocriti razzisti siamo!

20 maggio 2011

I shot J.J. Abrahams

Or, at least, I wish I did.
I used to love him. Alias was a weird series I really loved, since Abrahams destroyed it putting down its weird but sustainable credibility in its fifth season. He was already involved in the production of Lost and he abandoned Alias to its oblivion.

Never been a fan of Lost which I stopped watching at the end of second season when I realized he had no idea what he was going to do with it  and that the big aim of the series would have been to justify retrospectively what he had previously propose to the audience. Cannot stand a series where everything is allowed just to mesmerize the audience.
I didn't know I was going to hate him for what he will be doing to Star Trek, changing the time line of a over 40 years old franchise like was a brand new story nobody cares if you changing it a little bit. He destroyed Star Trek as we knew it. How dare he did it!!! After Star trek 11 the franchise will never be the same.
I started to wish him to die. Really.
Recently I tried to see another series he is doing, Fringe. I stopped watching it after the teaser of its very second episode. Its a weirdest version of X-Files, with scientific standards good for children of five years old: to present the scientist of the series it is said that this fella is "the biggest brain after Einstein". But while Einstein was studying the Universe this fella is a medical doctor expert in chemical experiment on human beings, quite the same issue!
In the teaser of the very second episode of Fringe a girl get sick and give to birth a non human life form. As the glance at it  the male doctors seem like wanna puke while the female doc start to scream like a crazy person, you know female are so much sensitive. After that piece of sexism I wanted to puke (into Abrahams face if possible) and I stopped watching it FOREVER.

J.J. Abrahams die soon and leave us alone!!!

16 maggio 2011

RICOMNCIAMO DALL'ESTTAE DEL 2007 PRIMA DI sILVIO, QUANDO LA MUSICA CHE SI ASCOLTAVA CHEZ MOI ERA QUESTA


 Touche pas à mon pote
Ça veut dire quoi?
Ça veut dire peut être
Que l’Être qui habite chez lui
C’est le même qui habite chez toi

Touche pas à mon pote
Ça veut dire quoi?
Ça veut dire que l’Être
Qui a fait Jean-Paul Sartre penser
Fait jouer Yannik Noah

Touche pas à mon pote

Il faut pas oublier que la France
A déjà eu la chance
De s’imposer sur la terre
Par la guerre
Les temps passés ont passé
Maintenant nous venons ici
Chercher les bras d’une mère
Bonne mère

Touche pas à mon pote

Touche pas à mon pote
Ça veut dire quoi?
Ça veut dire peut être
Que l’Être qui habite chez lui
C’est le même qui habite chez toi

Touche pas à mon pote
Ça veut dire quoi?
Ça veut dire que l’être
Qui a fait Jean-Paul Sartre penser
Fait jouer Yannik Noah

Il fait chanter Charles Aznavour
Il fait filmer Jean-Luc Goddard
Il fait jolie Brigitte Bardot
Il fait petit le plus grand Français
Et fait plus grand le petit Chinois

Touche pas à mon pote

15 maggio 2011

Roberto Lupi: fine delle trasmissioni

Già qualche anno fa mi occupai su questo blog del maestro Roberto Lupi (Milano 1908 - Dornach, Basilea, 1971) e del brano Saturno (cui altre fonti si riferiscono come Armonie del pianeta Saturno) composto secondo il metodo cui egli diede il nome di “Armonia Gravitazionale” impiegato come musica per il fine trasmissioni della Rai dal 1954 al 1985.

Ne riparlo ancora oggi perchè trovo su internet una versione pressoché integrale del brano col video originale.



Il bambino che è in me è ancora lì, davanti al televisore, aggrappato a quelle poche note e alle sensazioni che gli ispiravano.

All'epoca qualche surfer mi scrisse chiedendo lumi e informazioni. Pubblico tutto quel che ho trovato sulla rete (e che non trovai allora)  sperando di far loro cosa gradita.


Esiste un numero doppio della rivista Civiltà Musicale anno XX, n. 55/56 (giugno-dicembre 2005), euro 20,00, dedicata al Maestro che comprende due cd con alcune sue composizioni (ma non si capisce se c'è anche Saturno) che si può acquistare senza
spese di spedizione presso il sito Libreriauniversitaria.it.

Su Facebook c'è un gruppo dedicato a Lupi sul quale si trovano informazioni interessanti.

11 maggio 2011

Puttanate quotidiane. Oggi Corsera


Ieri mentre andavo a Genzano a una conversazione/dibattito sull'omofobia (nella quale ero uno dei relatori) passo davanti a una piazza di Ariccia dove La governatrice Polverini stava facendo un comizio davanti a poche persone.
Oggi, grazie ad Andrea DS leggo questa notizia sul Corriere della Sera Online.

Polverini contestata a Genzano
E lei: «"Zecche", non mi fate paura»
Pugni chiusi e «Bella ciao» accolgono la presidente
che risponde: «Caschi male, io so' della strada»

ROMA - La contestazione, i pugni chiusi, i saluti romani. E la Polverini che, dal palco di Genzano, risponde con veemenza ad un gruppo di contestatori altrettanto veementi.
Veementi? Dice il Dizionario: Impetuoso, violento

Un pomeriggio di alta tensione, ai Castelli. Con uno scontro verbale durissimo tra la governatrice, arrivata nella cittadina laziale per sostenere la candidatura a sindaco di Vittorio Barbaliscia (Pdl) alle prossime amministrative, e una quarantina di simpatizzanti di sinistra.
Perché questo gergo da guerra. Alta tensione, scontro verbale,  e perchè i militanti (= Che partecipa attivamente, milita in un movimento politico, culturale) sono smepre simpatizzanti (Che simpatizza per un'idea, per un movimento, per un partito, anche se non vi aderisce attivamente)? Se non è un modo per sminuirli cos'è??
Appena la presidente ha preso la parola, i contestatori hanno urlato «Vergogna, vergogna».
Subito. Poverina non le hanno nemmeno permesso di parlare. Quando sono passato io parlava indisturbata... Chissà forse i simpatizzanti erano già andati via...
E la presidente è diventata una furia. Dal palco, ha cominciato anche lei ad inveire: «Questa è la democrazia - ha gridato - e ve ne dovete fare una ragione. La democrazia è un comportamento, un modo di agire. Fatela finita, aspettate lì, che quando scendo discutiamo noi».
Questa è la democrazia, fatela finita?
Ricordo a Polverini il primo comma dell' Articolo 21 della nostra Costituzione (con la quale la parola democrazia prende forma in Italia):


Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

Ma i toni non si sono placati.
Quali toni? Vergogna vergogna dei simpatizzanti o la democrazia della Governatrice?
Anzi, tutt'altro. La Polverini si è rivolta direttamente ad un contestatore: «Con me caschi male. So' della strada come te, le manifestazioni le organizzavo quando tu c'avevi i calzoni corti. Non mi faccio mettere paura da una zecca come te». Zecca, per chi non lo sapesse, è il termine dispregiativo per identificare gli attivisti di sinistra. I contestatori, in particolare, ce l'avevano col gassificatore di Albano.

La Polverini ha insistito: «Questi sono quelli che difendono chi ha fatto 25 miliardi di debiti: in sei anni non è stato fatto nulla, noi invece abbiamo fatto un piano rifiuti serio perché con la mafia non voglio avere nulla a che fare». E poi: «Quindi fatemi il ca... di piacere, andatevene a casa. A chi pensate di mettere paura: questa è la giunta Polverini, non ho paura nemmeno del diavolo». Tra i contestatori,
Ma come non erano simpatizzanti di sinistra? 
ce n'era uno che riprendeva con la videocamera: «Riprendi, riprendi. Lo sai che ci faccio con quella? Mò scendo e te lo dico». Finita? Macché. I contestatori hanno gridato «fascista, fascista», e a fine comizio hanno prima cantato l'inno di Mameli col pugno chiuso e poi intonato «Bandiera rossa» e «Bella ciao». E alcuni sostenitori della Polverini hanno risposto col saluto romano.

Finita la manifestazione, la Polverini si è calmata: «Forse ho reagito in maniera troppo violenta, ma queste persone non possono pensare di inveire contro tutti.
No cara, guarda che ce l'avevano solo con te...
È inaccettabile: sono mestieranti.
Mestierante: Persona che esercita una professione senza particolare impegno o coinvolgimento, spinta soltanto dal guadagno
Se interrompono di continuo, urlando e dicendo cattive parole,
Cative parole? vergogna cattiva parola? Fascista forse. Ma tu lo sei!!!!
ho il dovere di reagire». Lì vicino, sempre a Genzano, c'era anche Enrico Gasbarra (Pd) per un altro comizio. E l'ex presidente della Provincia ha espresso «solidarietà alla Polverini.
Quelli del Pd non perdono occasione di dimostrare che non servono a niente.
Noi siamo diversi, non dobbiamo contestare le istituzioni ma battere la presidente democraticamente».

Ernesto Menicucci
Infatti sarà per questo che non contestano nulla a questo Governo e all'Italia che lo ha votato...

Insomma bell'articolo, che spiega bene le ragioni della contestazione :ce l'avevano col gassificatore di Albano. Il gassificatore di Albano... Chi è uno come la saponificatrice di
 Correggio?

8 maggio 2011

Noi- Ornella Vanoni e i New Trolls

La signora che ha la bancarella di dischi alla festa de noantri mi guarda scocciata. Mi ha sicuramente riconosciuto. Sono il ragazzino petulante che ogni anno le chiede i 45 giri più improbabili. Lei non ha mai quello che cerco ma io, puntuale come una tassa, trono a chiederle la canzone che mi piace in quel momento. Stavolta la canzone è Noi scritta a Ornella dai New Trolls. Che avete Noi di Ornella Vanoni, le ho appena chiesto. La signora che ha la bancarella di dischi alla festa de noantri mi guarda chiedendosi sicuramente dovi li peschi certi titoli. Poi le viene un sospetto, e con un fare molto romano, gira il 45 giri che ha sul tavolo, e appare la canzone che voglio... Lato B del singolo che è appena uscito. EMOZIONE. Le compro il 45 giri, incredulo di averlo trovato. La signora che mi manda via una volta tanto non a mani vuote è più incredula di me. Finalmente ho comprato qualcosa, deve pensare.
E' inzio esttae e la canzone gira spesso del mio mangiadischi. La metto  arieptizione finchp non la consoco a memoria, nota per nota.
Ho un ricordo di mamma che si sta preparando e i che la aspetto per uscire, cantando Noi a ripetizione (strano che non mi dica nulla, evidentemente era abitata al fatto che fossi capace di riascoltare lo stesso brano anche dieci volte di seguito).

Oggi la ripesco su internet nella versione da studio cantata in playback in un programma tv condotto da Raffa...



...e in una splendida versione Live nello splendido programma che presneterà l'anno dopo con Pino caruso, due come noi.



Due anni dopo ritroverò i New Trolls da soli cantare una splendida canzone Anche noi,



ma la vera sorpresa di quel 45 è il lato b che miracolosamente rovo sulla rete.

Io avevo 14 anni e avevo già un ragazzo... Dedico questa canzone a Lui.

Tremonti: con la cultura non si mangia. Dario Fo: è un’affermazione da cretini

«In Italia la cultura è sacrificata, bisogna ribellarsi». Dario Fo non la manda a dire e alla vigilia della prima nazionale del «Barbiere di Siviglia» al teatro Bellini di Catania (martedì 10), di cui firma regia, scene, luci e costumi, sferra un duro attacco a Berlusconi e Tremonti. «C’è stato un ministro dell’Economia - tuona il premio Nobel - che ha detto che con la cultura non si mangia. Io dico che è un’affermazione da cretini, perchè non è vero: la cultura è parte integrante dell’uomo». «Viviamo in un Paese dove un uomo solo ha quattro televisioni e non so quante radio, ha giornali e addirittura una squadra di calcio - osserva inoltre Dario Fo - tutte cose che gli servono per blandire e fare stare calma le persone. Si è educato il pubblico a fregarsene la gente pensa che è il furbo che vince e quindi il messaggio per tutti è: arrangiati anche tu».(Corsera

6 maggio 2011

6 maggio 2011: sciopero generale


Lo sciopero di oggi “parla di lavoro, di fisco, di cambiamento e di una politica economica del Governo che sta solo peggiorando le condizioni dei lavoratori”. A parlare è il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso in occasione di un'assemblea con i lavoratori del Nuovo Pignone a Firenze.
In particolare Camusso critica le manovre del ministro dell'Economia Giulio Tremonti che “hanno portato solo effetti depressivi” e nelle quali “non esiste un vero riferimento alla crescita”, ma “si pensa a galleggiare in attesa di eventi miracolosi”. Camusso punta il dito anche contro l'operato del ministro dello Sviluppo Paolo Romani, sottolineando come delle tantissime vertenze aperte, “da quelle piccole a quelle grandi, in tutti i settori, non ne è stata risolta neppure una”. Forti critiche sono sollevate  al ministro Romani anche per l'assenza di un vero piano energetico nazionale “una sua responsabilità”, attraverso il quale stimolare gli investimenti e l'occupazione.

Lo sciopero del 6 maggio parla a tutti i lavoratori, “non sarà di un solo sindacato” perchè, spiega Camusso “si rivolge all'intero mondo del lavoro, anche a quei lavoratori non iscritti al sindacato o iscritti ad altri sindacati”. La mobilitazione della  metterà quindi al centro la difesa del lavoro dagli effetti della crisi, dalle scelte depressive del governo e dall’attacco ai diritti e alle tutele. Non solo, il sindacato chiede anche di rilanciare l’occupazione, unica via percorribile per riprendere la crescita e di ricercare soluzioni positive alle tante, troppe, crisi industriali accumulate al ministero dello Sviluppo economico. Sul fisco la CGIL reclama un intervento di giustizia sociale, alleggerendo il carico fiscale sui lavoratori dipendenti e sui pensionati, e per reperire le risorse necessarie per la crescita che si sono accumulate nei grandi patrimoni e nelle transazioni finanziarie.  (da sito della cgil)

Fra i primi ad aderire all'iniziativa della Cgil c'è l'Italia dei Valori: il presidente del partito, Antonio Di Pietro, e il responsabile lavoro e welfare del partito, Maurizio Zipponi, hanno firmato una nota nella quale si legge che «la mobilitazione contro il governo, che sta affossando il Paese, è un'importante azione per mandare a casa Berlusconi. Ecco perché, tutte le opposizioni politiche devono unirsi ai rappresentanti del lavoro e dell'impresa sana per abbattere un regime antidemocratico, che sta minando i fondamenti della Costituzione e della convivenza civile».(il sole 24ore 

Il 6 maggio è il giorno dello sciopero generale. Ci sono tantissimi buoni motivi per non lavorare  e per unirsi a uno dei tanti picchetti, manifestazioni, azioni di protesta che si terranno in tutto il paese. Noi proviamo a elencarne dieci, rigorosamente non in ordine di importanza.

  1. Perché questo sciopero è stato strappato nel corso delle lotte che hanno rotto il silenzio sociale e che hanno reso manifesta l’esistenza di un paese che non si arrende alle rappresentazioni mediatiche e alle rappresentanze politiche del palazzo.
  2. Perché i metalmeccanici della Fiom devono rompere il ricatto di Marchionne e Confindustria.
  3. Perché gli studenti che hanno animato l‘autunno scorso hanno deciso di uscire dagli atenei per riprendersi il futuro.
  4. Perché bloccare le strade e la circolazione delle merci è un modo per bloccare la produzione. Cioè l’obiettivo di ogni sciopero.
  5. Perché la giornata del 6 maggio non è una battaglia campale, ma è stata pensata da uno schieramento plurale, ampio e aperto come una giornata di sperimentazione e messa in pratica di nuove forme di lotta.
  6. Perché ci saranno anche i migranti che chiedono la libertà di circolazione. Sono gli stessi che hanno abbattuto i tiranni in Tunisia ed Egitto, quindi è un’ottima occasione per imparare qualcosa.
  7. Perché incontrarsi per strada è un ottimo antidoto alla solitudine e all’isolamento.
  8. Perché il sito del principale giornale dell’opposizione parlamentare, Repubblica, ha fatto finta che il 6 maggio non succederà nulla. E quindi bisogna inventarsi nuove forme di comunicazione e nuovi strumenti di informazione indipendente.
  9. Perché le ricette dei liberisti per «uscire dalla crisi» sono fallite miseramente.  Bisogna rompere i dogmi del pensiero economico e partire dai bisogni sociali.
  10. Perché il berlusconismo è innanzitutto una forma di vita. Egoismo, maschilismo e ignoranza si combattono dal basso, non agitando manette e invocando condanne. (Carta.org)

5 maggio 2011

Se la città dell'altra economia di Roma cambia destinazione d'uso

Mi ricordo quando Silvio mi trascino alla CAE Città dell'Altra Economia, uno spazio di 3500 mq recuperato dall'ex mattatoio di Roma. Per la precisione ha preso dimora nell’edificio delle antiche pese del bestiame (conservate e promosse a spazio espositivo) e sotto le tettoie e le pensiline del Campo Boario. Un bio bar, e due edifici uno che ospita il ristorante e il supermercato e l'altro che ospita varie botteghe di commercio equo, riciclo, riuso, etc. Di fronte lo spiazzo enorme, bellissimo dell'ex mattatoio.

Un'idea del comune di Roma (era Veltroni) col contributo del tavolo Tavolo dell’Altra Economia, che raccoglie (a loro detta) tutte le realtà dell’ altraeconomia romana:

Aiab, Alkemia, Altrevisioni, Amnesty International –gruppo 1 Roma, Anthena, Artecolab, ATTAC, Binario Etico, Carta, Casale Podere Rosa, Cies, Co.En. Coop., Co.in., Comitato di Quartiere Centocelle, Comunità sostenibili, Equobio, Equocosumo, Esse Store, Fondazione Culturale Responsabilità Etica, FORMIN, Forum ambientalista, Gaos, Historia, L’occhio del Riciclone, La roccia blu, Legambiente Lazio, Linux Club, Linuxshell Italia, Lunaria, Mag Roma, Mani tese Roma, Naufragarmedolce, Officina Etica, Oltre il Giardino, Pangea-Niente troppo, Percorsi, Rees, ReOrient Amici di Xa Me, Rete Lilliput Nodo di Roma, Rete Romana Consumo Critico, Reti di Pace, Retour, SAL, Spacexperience stalker, TAE-progetto Oppidum, T.e.r.r.e., Terre di Mezzo, Terre rosse, Zingari 59.
 
Roma, Città dell'Altra Economia.



La città non ha mai decollato. Ignorata dai mezzi pubblici (bisogna camminare un po', in una zona non proprio invitante e dispersiva), con un ingresso infelice che rispetto l'altro ingresso praticabile, più agevole, sul fronte lungotevere, è sempre chiuso, fa fare un ridicolo giro,  mi è sempre sembrato un atelier di lusso, con prodotti non indispensabili, anzi superflui (improbabili collane e bracciali con pezzi di plastica), dove il riciclo passa per una creatività pavida e riduttiva, oppure quando gli artigiani ottengono prodotti intelligenti (borse, sedie) se li fanno pagare a un prezzo che non è né equo né solidale, borse sui 90 euro sedie sui 300 euro...). Insomma UNA COSA PER RICCHI con degli oggetti cari, e un approccio al consumatore elitario: Loro sono illuminati e tu sei il deficiente. Tra i negozi oltre al supermercato che accanto a prodotti dai prezzi ridicoli (come i detersivi alla spina che si aggirano sui 4 euro al litro) ne propone altri ai prezzi accessibili, l'unico "reparto" che ho trovato che facesse qualcosa di utile e concreto sono i riciclatori di vecchi pc, che ripristinano vecchie macchine e le vendono a prezzi accessibili ma non davvero competitivi.

In realtà l'idea non era quella di aprire al pubblico romano un altro modo di intendere la vita sul Pianeta imparando un altro stile di vita  ma di dare lavoro a giovani che si sono creati cooperative e associazioni culturali. Secondo il sistema capitalistico di dare spazi pubblici in gestione a privati (per quanto illuminati e organizzati in cooperative) senza la presenza coordinante del comune, che gestisce, dirime, organizza.
Il progetto della Città dell'Altra Economia è stato elaborato dal Comune di Roma insieme al Tavolo dell'Altra Economia, un gruppo di lavoro permanente di circa 40 organizzazioni no-profit, rivolto ad avvicinare le istituzioni e i cittadini alle associazioni che propongono modi alternativi di produzione, consumo, risparmio e lavoro. L'ampia partecipazione è un criterio di azione che, applicato con successo in fase di progettazione, viene utilizzato anche nella gestione della Città (dal sito della CAE)


Non mi fraintendete il progetto è encomiabile, gli sforzi fatti moltissimi, il centro di documentazione e lo spazio per conferenze indispensabili, la città produce anche energia col fotovoltaico...


Insomma un posto d'élite da rendere condivisibile, a quale però è mancato sempre un pubblico sufficientemente numeroso per sostenere il progetto. Il Comune dopo il primo investimento non ha stanziato molti soldi per la cosa più cara ma più indispensabile: LA PUBBLICITÀ.

Ecco come il tavolo stesso riassume i tre anni di gestione avviata: 
 Nel 2007 questi spazi furono assegnati alle imprese attualmente insediate attraverso un bando di evidenza pubblica che dichiarava nel contratto d’insediamento in diversi articoli che   le prospettive di continuità del progetto  prevedevano,  dopo  36  mesi  di  attività,  che  le  realtà  insediate  avrebbero  costituito  un  unico Consorzio, al quale l’amministrazione poteva, attraverso la costruzione di un nuovo progetto, assegnare alla fine dei tre anni gli spazi della Città per la gestione totale.
E'  da  questo  passaggio  in  piena  trasparenza  che  il  Sindaco  Alemanno  è  ripartito  avviando  in  maniera concordata il Tavolo di progettazione per il rilancio del progetto C.A.E. 2.0  (UN BANDO PUBBLICO SBAGLIATO  PER LA CITTA' DELL'ALTRA ECONOMIA L’ Assessore Ghera continua a negare il percorso di rilancio della C.A.E.)
Invece Aledanno, il fascista, che fa? 

Nonostante gli impegni assunti personalmente dal Sindaco – dichiara Riccardo Troisi Presidente
del Consorzio - che qualche mese fa aveva concordato con le realtà dell’economia sociale e solidale un  forte  rilancio  del  progetto  Cae  (diramando  un  apposito  comunicato  alla  stampa  su  questo)  e accolto  pienamente  l’avvio  di  un  tavolo  di  progettazione  cittadina  per  il  futuro  degli  spazi  della Città dell’Altra Economia, ci ritroviamo oggi senza parole nel vedere uscire improvvisamente una bando per l’assegnazione degli stessi spazi”.
Il    consorzio    Città    dell’AltraEconomia giudica    la    scelta    dell’Amministrazione    Comunale (Dipartimento Periferie di Roma Capitale - Autopromozione Sociale) di far uscire un bando per l’assegnazione  per  gli  spazi  della  Città  dell’AltraEconomia  un  atto  grave  e  contrario  rispetto  al percorso  concordato  con  il  Sindaco  qualche  mese  fa,  avviato  con  l'ex  Assessore  Croppi  e riconfermato  il  24  marzo  dalla  segreteria  del  Sindaco  e  dall’Assessore  Gasperini  in  un  apposito nuovo incontro. (Lettera aperta all’On.Gianni Alemanno Sindaco di Roma)
Ma quali associazioni possono partecipare al bando?

ANCHE PER SOCIETA' DI ARMI,
DELLA CHIMICA 
E ALLEVAMENTI DI ANIMALI DA PELLICCIA

facendo scomparire di colpo le attività fondanti dell’altra economia, ossia il riuso e riciclo dei materiali, le energie rinnovabili, il turismo responsabile, il commercio equo e solidale, la finanza etica, il software libero, l’agricoltura biologica.



Per questo oggi GIOVEDÌ 5 MAGGIO andiamo tutti al
sit-in pubblico sotto il Campidoglio a
partire dalle ore 15.30 ,  
in occasione del prossimo Consiglio Comunale. 

INVITIAMO TUTTE LE DONNE, GLI UOMINI, LE ASSOCIAZIONI, LE COOPERATIVE, I MOVIMENTI SOCIALI GLI ESPONENTI DEL MONDO
CULTURALE E DELLA POLITICA CHE HANNO SOSTENUTO E CONTINUANO A SOSTENERE IL PROGETTO CITTA’ DELL’ALTRECONOMIA AD INTERVENIRE A QUESTA INIZIATIVA .




Città dell’Altra Economia
Ingresso: Largo Dino Frisullo
Campo Boario
(Testaccio)
Roma
Da martedì a domenica dalle h. 11,00 alle 20,00
http://www.cittadellaltraeconomia.org/home

4 maggio 2011

Ascanio Celestini e compari se vi dicono di stare zitti, perchè lo fate?



Cari Ascanio Celestini, Roberto Zeno, Erriquez Dei, Peppe Voltarelli ed Erico Capuano, che firmate, orgogliosi, il video nel quale, in pratica, ammettete che per motivi insindacabili avete accettato la censura impostavi dalla cricca Rai e dalla cricca Sindacati Nazionali italiani,
PERCHÉ CI PRENDETE PER IL CULO?

MI FATE SCHIFO.
Siete delle prostitute, che, per soldi, per visibilità, o per altri motivi legati ai vostri interessi professionali, invece di rifiutarvi di firmare e dunque NON  partecipare alla pagliacciata del primo maggio spiegando ai giornali, voi che avete modo di accedervi, il perchè del vostro gesto, accettate di firmare la liberatoria e intascate i soldi. Ma come rimanete zitti e poi ce lo venite pure a dire???
E lo dite nei social network e nei vostri siti, cioè al popolo che di solito si informa, non certo a quello ben più numeroso televisivo che altra infromazione non l'ha.

MA ANDATE UN PO' AFFANCULO.

IO NON VI SOSTERRÒ MAI PIÙ E BOICOTTERÒ OGNI VOSTRA AZIONE, libro, disco, video che pubblicizzate sui vostri siti di merda, per i soldi, che intascate.

Almeno le prostitute vendono il culo e la fica.
Voi vendete la vostra faccia che è molto peggio del culo dell'ultima bagascia della storia umana

I referendum di Giugno

3 maggio 2011

Se Ornella sostiene Letizia. Vanoni candidata nella lista civica di Letizia Moratti

Ornella Vanoni è candidata alle lezioni comunali di Milano nella lista civica Milano al centro che sostiene il sindaco uscente Letizia Moratti
La lista si propone di conquistare i "cittadini che fanno fatica a ritrovarsi in candidati e partiti che fino a poche settimane fa votavano con noi e ora ci definiscono avversari" ha detto il sindaco milanese. La sua lista è "fatta da persone che con la loro professionalità nei diversi mondi che rappresentano hanno fatto e fanno di Milano una città grande e importante non solo per l'Italia ma nel mondo".

Accanto a Ornella, nella lista, il vicepresidente nazionale di Confagricoltura Mario Vigo, l'allenatore dell'Amatori Rugby Milano Marcello Cuttitta, l'esponente del Partito Iva Sergio Cau e il consigliere comunale Paolo Bianco. fonte Iamm e Press fate click qui per sentire (e vedere) un suo intervento al programma di radiodue Un giorno da pecora.

Su Moratti, tanto per gradire, due notizie tra lo spassoso e l'allucinante.

Milano, tu non lo sai, ma due angeli notturni sorvegliano le tue notti buie: due paladini del Bene si aggirano per le tue vie mentre gli ignari cittadini dormono. Joker! Due Facce! Enigmista! Pinguino! I vostri giorni sono contati! A difendere Gotham Milano è arrivato un nuovo eroe. Anzi due (perché ogni eroe che si rispetti deve avere un aiutante giovane con uno smisurato complesso di inferiorità, con cui instaurare un rapporto ambiguo).

Di giorno sembrano due persone come tutte le altre (solo ricchissime e potenti) e sfoggiano un atteggiamento incomprensibilmente antipatico (ma fanno finta!). Di notte indossano maschera e mantello, e con il favore delle tenebre si aggirano per le strade più malfamate della città, a scovare il marcio laddove si annida.

Sono Letizia Moratti e suo figlio Gabriele, alias Morattino Junior.
la dichiarazione shock del Sindaco di Milano: il giustiziere della notte sono io. "Sa quante volte mi sono travestita e con mio figlio Gabriele, travestito pure lui, siamo andati di notte in giro per le vie a rischio di Milano, dove c’è droga, prostituzione, delinquenza, per capire che cosa succede veramente e poi prendere provvedimenti?" ha dichiarato la Moratti ai giornalisti.

Se ciò non bastasse a convincere gli scettici, ecco un'altra prova incontrovertibile della doppia vita di Letizia Moratti. Il suo fido figlio e aiutante infatti si è fatto costruire un mega loft riadattando un laboratorio milanese, con tanto di boxe a scomparsa e poligono di tiro. "Il modello sembrava che fosse la caverna di Batman" ha dichiarato un tecnico dell'impresa edile. Piccolo particolare: sembra che Gabriele "Robin" Moratti Junior stia cercando di fare il furbo e non pagare i lavori di costruzione della sua Bat-casa. E' ovvio che si tratta dell'ennesimo tentativo di calunnia da parte dei detrattori dei paladini del bene, i perfidi Comunisti Mascherati, per l'occasione travestiti da architetti e muratori.

Forse Batman ha mai pagato la multa per abusivismo edilizio per l'espansione a uso abitabile della sua bat-caverna? Forse che Superman sborsava l'Ici per la seconda casa per la Fortezza della Solitudine? Ovviamente no: i super-eroi sono super-iori alle umane amenità quali i soldi, i debiti e i pagamenti. Cos'è il vile denaro al confronto del bene supremo? Ma insomma, buoni cittadini di Gotham Milano! Cosa volete di più da questa coppia di eroi mascherati? Non vi basta quello che fanno per voi? Cosa pretendete ancora, che paghino le loro spese? Non siate ingrati, suvvia!

E voi, criminali delle tenebre, state in guardia. Le strade di Milano sono sorvegliate e il Moratti-segnale brilla nel cielo. Quando camminate nella notte guardatevi bene intorno, i nostri eroi travestiti sono lì ad aspettarvi. Quel barbone ubriaco che vomita nell'aiuola potrebbe essere Gabriele. E quella signorina molto truccata, con la parrucca e le tette finte che cammina su e giù per il marciapiede...Potrebbe essere Letizia Moratti. Gay.tv

E poi

BATMAN A MILANO: CONTRO LA MORATTI CI VORREBBE QUELLO VERO

ABUSO EDILIZIO: 500 METRI CON BOTOLA….IL SINDACO PRENDE LE DISTANZE: “HA 32 ANNI, NON LO SEGUO PIU”…LE TAPPE DELLA VICENDA CHE HANNO PORTATO IL FIGLIO GABRIELE AD ESSERE SOTTO INCHIESTA A MILANO

“Mio figlio è indipendente, ha 32 anni, io lo seguivo quando era più piccolo”. Così Letizia Moratti, dopo giorni di dure polemiche, prende le distanze da suo figlio Gabriele, coinvolto nello scandalo del loft stile caverna di Batman.
Erano 500 metri quadri di laboratori artigiani in via Ajraghi, a Milano.
Sono stati trasformati dal Morattino in una super-residenza con zone soggiorno, cucina, area party, camere padronali e per gli ospiti, servizi, giardino, piscina, palestra, ring, poligono di tiro, parcheggio auto a scomparsa.
Se sono stati commessi reati, violazioni edilizie, irregolarità amministrative, lo verificherà il procuratore aggiunto Alfredo Robledo, che si è trasformato in Joker e ha aperto un’inchiesta sulle mirabolanti metamorfosi della casa di Batman.
Ma la mamma, che è anche sindaco della città, non sapeva niente delle scelte del figlio?
“Francamente non mi occupo di queste questioni tecniche”, dice ora con aria leggermente indispettita.
Gabriele, garantisce, “si assumerà le sue responsabilità”.
Eppure fino a ieri ci teneva a far sapere di essere molto unita al figlio, tanto da dichiarare a una giornalista del settimanale Oggi: “Sa quante volte mi sono travestita e con mio figlio Gabriele, travestito pure lui, ce ne siamo andati di notte in giro per le vie a rischio di Milano, dove c’è droga, prostituzione, delinquenza, per capire che cosa succede veramente e poi prendere provvedimenti?”.
Non sappiamo se il travestimento fosse quello di Batman, né chi dei due facesse Robin.
Certo che il fumettaccio dell’abuso edilizio, per ora solo presunto, sta rovinando le notti di donna Letizia.
Tutto comincia a luglio, quando un cronista del Giornale scopre, girando per il palazzo di giustizia milanese, che è in corso una causa civile intentata da una azienda che vuole essere pagata per i lavori realizzati in uno stabile di via Cesare Ajraghi, zona Certosa.
Così la lite su alcune fatture non saldate porta alla luce la miracolosa trasformazione di quattro unità accatastate sotto la sigla C3, ovvero “laboratori per arti e mestieri”, in residenza di superlusso.
Il consigliere comunale Basilio Rizzo (Lista Fo) chiede conto al sindaco. Partono gli accertamenti amministrativi.
Si avvia l’inchiesta di Robledo-Joker. Il 12 agosto Gabriele Moratti cerca di correre ai ripari chiedendo al Comune (cioè alla mamma) che l’immobile da “produttivo” diventi “commerciale”.
Il 28-29 settembre i vigili riescono finalmente a entrare per i controlli.
Rilevano soltanto modeste irregolarità.
Eppure ci sono le camere da letto, i divani, le cucine con i frigoriferi pieni. Ufficialmente, però, la Bat-caverna con piscina, sauna e ponte levatoio è “spazio espositivo per abbigliamento multi-marca”: uno showroom di moda.
Attività inedita per Gabriele Moratti, che ha un paio di lauree, in psicologia e storia dell’arte, prese negli Stati Uniti, alla Duke University di Durham (dove ha studiato Richard Nixon) ed è inserito nel management del colosso petrolifero di famiglia , la Saras, come consigliere d’amministrazione e assistente del direttore generale.
Ha poi una sua attività autonoma, a cui tiene molto, che ha però a che fare non con la moda, bensì con la sicurezza: ha fondato insieme all’ex campione mondiale di kick boxing Andrea Vittori l’agenzia Manta Security. Bodyguard e investigazioni.
Bebe (così lo chiamano gli amici) ha dimostrato di non essere tutto chiacchiere e distintivo.
La “sicurezza” se la fa da sé, senza bisogno di guardie del corpo: lo ha dimostrato il 20 dicembre 2008, quando ha ingaggiato una memorabile rissa nel privé della discoteca Hollywood con Eddie Irvine, ex pilota di Formula Uno.
Questioni di donne, con seguito di cazzotti e qualche parola di troppo.
Ora i due litiganti sono entrambi imputati per lesioni gravi, ma per Bebe c’è anche l’accusa di minacce.
A Palazzo Marino, intanto, è rimasto il vice sindaco, Riccardo De Corato, a dover affrontare il fumetto della Bat-caverna.
Ieri Letizia Moratti non si è presentata e ha lasciato al suo vice il compito di fare ai capigruppo una relazione sull’argomento.
“Mi auguro che dalla Moratti, che non poteva non essere a conoscenza della situazione abitativa del figlio, arrivi un chiarimento sotto tutti i punti di vista”, ha commentato Barbara Ciabò, consigliera comunale di Fli e presidente della Commissione casa.

Gianni Barbacetto e Davide Vecchi
da “Il Fatto Quotidiano“ tramite Destradipopolo.net

2 maggio 2011

I pellegrini prendono a calci l'ambulanza.

Che dio non esiste lo sanno le persone intelligenti.

Quelle che non hanno paura di morire e non hanno nessuna tentazione di compromettersi col potere. Perché chi crede in dio usa un ente superiore a lui per imporre il suo volere e la sua ideologia agli altri (non lo dico io lo dice Dio).

Ma la beatificazione di Papa Paolo Giovanni II non ha nulla da fare con dio.

Ha da fare con uno Stato incompetente, con un sindaco inesistente e assente e pagarne le conseguenze  sono le persone la cui vita va avanti a prescindere dalla beatificazione di un omofobo oscurantista leader di una religione che mangia il corpo del figlio del proprio dio e ne beve il sangue. Non metaforicamente, ma concretamente, perchè così pretende il dogma della transustanziazione. E poi i pagani siamo noi. Noi non credenti. Non cattolici.

Stamattina alle 9 e 30 un'ambulanza con un neonato di poche ore che doveva essere trasferito d'urgenza al Bambino Gesù rimane bloccata dalla folla tra via della Conciliazione e piazza Pia.

L'autista per legge deve seguire il percorso ordinario, visto che nessuna comunicazione ufficiale lo ha modificato. A ridosso di via della Conciliazione ecco la trappola: migliaia di pellegrini in attesa dell'inizio della cerimonia di Beatificazione bloccano il passaggio, l'ambulanza con la sirena tenta di fare capire che è un'emergenza vera, molti si danno da fare per offrire spazio, ma molti altri rispondono prendendo a calci il mezzo infastiditi dalla sirena. Anche l'auto dei parenti, che segue di pochi metri l'ambulanza, viene presa a calci.  (fonte, Il Messaggero)
I pellegrini non comprendono? Cioè pensano che l'ambulanza è finta? O che gli occupanti stanno usando la sirena per andarsi a comperare da mangiare? E invee di farsi da parte prendono a calci l'ambulanza??? E anche la macchina coi parenti???

Paesanini avrebbe sparato sulla folla e ucciso tutti i pellegrini che serviva per far passare l'ambulanza. Paesanini avrebbe usato i missili che stiamo sparando (o che spareremo) in Libia per spazzare la folla che HA PRESO A CALCI UN'AMBULANZA.
Ecco la famiglia. Ecco la difesa dell'infanzia.
Un neonato è a bordo di una ambulanza e quelli prendono a calcio il mezzo.
Paesanini avrebbe buttato a fiume, nel Tevere, tra i sorci, la salma di un papa morto che non solo ha fatto danni da vivo ma continua a rompere i coglioni anche da morto e si trascina dietro delle merde di esseri umani che prendono a calci un ambulanza!!! Ma vi rendete conto?

MA PORCO DIO!!!

Ecco la carità cristiana. Quei criminali erano lì per vedere lo show. Altro che momento spirituale. Paesanini non avrebbe mai permesso di beatificare il papa polacco il primo di maggio. Avrebbe scelto un giorno che dà fastidio alle feste di merda dei cattolici di merda. Il 25 dicembre, Pasqua o un'altra delle loro feste pagane.
Paesanini avrebbe estirpato il cancro del cattolicesimo da tutta la faccia della terra. Uccidendo ogni merdoso che impone il suo modo merdoso di vedere agli altri. Le sue superstizioni. La sua morale preistorica e patriarcale. Cattolici Maschilisti. Oscurantisti. Nazisti. Fascisti. Corruttori. Misogini. Omofobi. Misoneisti. Antidemocratici. Teocratici. Cancro del pianeta.


Ma io non sono Paesanini. Sono solo un cittadino qualunque.

Ma è meglio che i cattolici nei prossimi giorni mi stiano a debita distanza. Potrei non garantire per le mie azioni.

1 maggio 2011

1 maggio 2011 beatificazione di Papa Giovanni II: io non dimentico

Per non dimenticare chi era Woytila, invece di tante chiacchiere qualche foto (tratte dal sito (http://anticomunismo.8m.com/tata4.html)) esemplificativa.

Per chi non sapesse o non ricordasse, ricordo che a Santiago del Cile nell’aprile del 1987, Giovanni Paolo II va in visita pastorale dal generale Augusto Pinochet. 
La foto che ritrae generale e Papa che si affacciano assieme da un balcone della Moneda è dl 6 Aprile. La Moneda è il palazzo presidenziale nel quale perì Salvador Allende (presidente del Cile democraticamente eletto) sotto i  bombardamenti del sanguinario colpo di stato dell’11 settembre 1973, che portò al potere Pinochet.
 

Pinochet è responsabile della morte di migliaia di cileni esiliati, 2000 desaparecidos, oltre 27 mila vittime di torture o di detenzione politica.
 

Il 18 febbraio 1993, giorno della sue “nozze d`oro”, Pinochet, che ha perso il potere,  riceve due affettuosi messaggi di auguri da parte del segretario di Stato vaticano Sodano, e di Giovanni Paolo II. “Al generale Augusto Pinochet Ugarte e alla sua distinta sposa, Signora Lucia Hiriarde Pinochet, in occasione delle loro nozze d`oro matrimoniali e come pegno di abbondanti grazie divine – scriveva il papa – con grande piacere impartisco, così come ai loro figli e nipoti, una benedizione apostolica speciale”. 

Quando Pinochet è catturato in Inghilterra su mandato internazionale spiccato dal giudice spagnolo Baltasàr Garzon con l’imputazione di tortura ed omicidio di cittadini spagnoli (1999),  Sodano e Giovanni Paolo II prima fecero pressioni sulla Camera dei Lords perché non venisse concessa l`estradizione in Spagna di Pinochet,  poi rassicurarono il nuovo presidente cileno, Eduardo Frei – durante la visita papale in Cile nel febbraio 2000 –, che il Vaticano si sarebbe impegnato a fondo per la liberazione di Pinochet; “è nostro desiderio – puntualizzò Sodano – e facciamo voti che questa odissea abbia termine quanto prima”, perché l`ex dittatore “ha diritto di tornare nel suo Paese”. Intanto in Cile, criticando il governo che si era costituito parte civile nel processo contro Pinochet avviato dal giudice Juan Guzman Tapia, i vescovi fecero un appello pubblico alla “riconciliazione e al perdono”, auspicando per il generale un rapido ritorno a casa che “gli renda più tollerabile il suo delicato stato di salute”.

Per “l’ammalato” Pinochet, il papa, sempre nel 1999, rivolge una plateale richiesta di perdono per i crimini da lui commessi, alla quale le Madres de Plaza de Mayo (l’associazione delle madri delle vittime del regime argentino) rispondono con una lettera dove si augurano che, da morto, Wojtyla non riceva il perdono di Dio e vada all’inferno (Buenos Aires, 23 febbraio 1999).

Pinochet è rientrato in Cile nel marzo 2002, e si è trovato ad affrontare vari processi per i crimini commessi durante gli anni della dittatura. Ma prima delle sentenze dei tribunali – anche per i numerosi rinvii ottenuti dai suoi avvocati per veri o presunti motivi di salute – è sopraggiunta la morte.










Ecco la lettera delle Madres de Plaza de Mayo:
Buenos Aires, 23 de febrero de 1999 Buenos Aires 23 febbraio 1999
Señor Juan Pablo II°Varios días nos costó asimilar el pedido de perdón que Usted Señor Juan Pablo reclamó para el genocida Pinochet.Nos dirigimos a Usted como a un ciudadano común porque nos parece aberrante que desde su sillón de Papa en el vaticano, sin conocer ni haber sufrido en su cuerpo la Picana, las mutilaciones, la violación, se anime en nombre de Jesucristo a pedir clemencia para el asesino.Jesus fué crucificado y sus carnes fueron laceradas por los judas que como Usted hoy defiende asesinos. Signor Giovanni Paolo II,Molti giorni abbiamo impiegato per assimilare la richiesta di perdono che Lei, Giovanni Paolo II, ha reclamato per il genocida Pinochet.Ci rivolgiamo a lei come ad un cittadino comune perché ci sembra aberrante che dalla sua poltrona di papa nel Vaticano, senza conoscere né aver sofferto in carne propria il pungolo elettrico (picana), le mutilazioni, lo stupro, si animi in nome di Gesù Cristo a chiedere clemenza per l’assassino.
Gesù fu crocifisso e le sue carni furono straziate dai giuda che come lei oggi difende un assassino.
Señor Juan Pablo, ninguna madre del tercer mundo que dio a luz un hijo que amó, amantó y cuidó con amor y que después fué mutilado por la dictadura de Pinochet, Videla, Banzer, Stroesner van a aceptar resignadamente su pedido de clemencia.Nosotras lo entrevistamos a Usted en tres oportunidades, pero Usted no impidió la masacre, no alzó su voz por nuestros miles de hijos en aquellos años de horror.Ahora no nos queda dudas de que lado está Usted, pero sepa que aunque su poder sea inmenso no va a llegar hasta Dios, hasta Jesús.Nuestros hijos, muchos de ellos se inspiraron en Jesucristo, en la entrega al pueblo. Signor Giovanni Paolo, nessuna madre del terzo mondo che ha dato alla luce un figlio che ha amato, coperto e curato con amore e che poi è stato mutilato e ucciso dalla dittatura di Pinochet, di Videla, di Banzer o di Stroessner accetterà rassegnatamente la sua richiesta di clemenza.Noi la incontrammo in tre occasioni, però lei non ha impedito il massacro, non ha alzato la sua voceper le nostre migliaia di figli in quegli anni di orrore.Adesso non ci rimangono dubbi da che parte lei stia, però sappia che sebbene il suo potere sia immenso non arriva fino a Dio, fino a Gesù.Molti dei nostri figli si ispirarono a Gesù Cristo, nel donarsi al popolo.
 Nosotras, la Asociación Madres de Plaza de Mayo le rogamos, le pedimos a Dios en un rezo inmenso que se extendrá por el mundo, que no lo perdone a Usted Señor Juan Pablo, que denigra a la Iglesia del pueblo que sufre, y en nombre de millones de seres humanos que mueren y siguen muriendo hoy en el mundo en manos de los genocidas que Usted defiende y sostiene.Decimos: NO LO PERDONE SEÑOR A JUAN PABLO II° Noi, la Associazione “Madres de Plaza de Mayo” supplichiamo, chiediamo a Dio in una immensa preghiera che si estenderà per il mondo, che non perdoni lei signor Giovanni Paolo II, che denigra la Chiesa del popoloche soffre, ed in nome dei milioni di esseri umani che muoiono e continuano a morire oggi nel mondo nelle mani dei responsabili di genocidio che lei difende e sostiene.Diciamo: NO LO PERDONE SEÑOR A JUAN PABLO II°. (fonte Blog Villa Telesio



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