Mentre mi documentavo per il brano di Ferrio scopro che Nicolò Fabi ha inciso una sua versione di Parole Parole (come "di chi"????)nella quale fa capolino Mina con una voce che sembra più ragazzina oggi di quando Mina era ragazzina davvero ...secoli fa.
Il pignolini che è in me mi costringe a farvi notare che sbaglia testo (violini e rose li voglio sentire quando la cosa mi va, se mi va) e non come canta lui violini e rose non li voglio sentire, etc.) e note (qua e là) ma mentre ascolto il pezzo (con le orecchie) leggo (con gli occhi) che la canzone è stata dedicata alla figlia Oliva morta di meningite fulminante a due anni e allora passa tutto in secondo piano. Non posso sapere il dolore che si prova perdere una figlia di due anni. So solo che è una cosa ingiusta e della quale non sai come fartene una ragione. E quella parte urlata a fine canzone mi sembra più appropriata che mai...
dove alessandro paesano, alias allessandrito paesanini,
può dare sfogo ai suoi eccessi di ira e di gioia
senza tema di esagerare
1 commento:
Si, probabilmente è un dolore inimmaginabile, Niccolò Fabi e la sua Famiglia sono riusciti forse a canalizzarlo in maniera meravigliosa nell'opera Parole di Lulù e nel progetto che sostiene...
E Parole Parole in questa versione è fantastica!
Parole di Lulù si trova alla Feltrinelli!
Baci
Herm
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