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Che senso ha parlare degli atti di governo nel mio blog? Cosa posso aggiungere a quanto non si dica già sui giornali, tra le persone, quelle poche almeno che ancora se ne preoccupano?
Mi sento svuotato, sento di non potere fare nulla di non avere nulla da dire che non sia retorico, ripetitivo, inutile.
E i post su Mina, su Totò e anche sulle morti celebri mi sembrano un'inutile distrazione, un ripiegare sul privato che è già una sconfitta politica.
Non cerco soluzioni facili e immediate ma spunti di riflessione, ragionamenti che vadano altre ai soliti commenti che finiscono sempre con un "guarda come siamo ridotti"...
Non ho mai avuto la presunzione di scrivere un blog "utile" ma ora mi chiedo che senso ha questo mio scrivere? A che serve? A chi serve?
Mentre il mondo precipita sempre di più in una deriva fascista annunciata evocata e agognata io son qui che mi gingillo e mi illudo migliore di tanti mentre proprio non lo sono...
2 commenti:
Nell'ultimo commento che ti avevo lasciato ti dicevo "non perdiamo il filo".
Ecco, non perdiamolo.
Bisogna, nonostante tutto, continuare.
Resistere.
Certo un blog non basta.
Ma perlomeno "mette in contatto". E da qui forse pensare altro. Nuove forme di resistenza.
un abbraccio
v.
Sì, è vero, a noi ha messo in contatto... Non credere che non lo apprezzi...
un abbraccio anche a te.
Grazie!
Ale
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