14 novembre 2008

Due sentenze pari e patta

La Corte di Cassazione di Milano dà ragione al padre di Eluana Englaro e ricusa l'ordinanza della Procura che impediva di fatto a Emanuela di morire dopo un coma irreversibile di 16 anni (mentre quei malati di mente dei cattolici disquisiscono sul fatto che quello di Emanuela non è uno stato irreversibile....

Lo stato vegetativo non è una malattia terminale e i pazienti in questa condizione, come Eluana, "sono vivi a tutti gli effetti"
(fonte Sentinelle del mattino)
Certo, magari passa Cristo e la fa resuscitare...


Il tribunale di Genova ha assolto invece tutti i vertici della carneficina alla scuola Diaz... Pagheranno solo gli esecutori materiali ma non chi quegli ordini pensò, diede e sostenne.
Vengono condannati soltanto i "picchiatori" del Reparto Mobile di Roma, il comandante, il suo vice, i capisquadra.

Con loro, condannati i due poliziotti che s'inventarono, trasportandole nella scuola, le due bottiglie molotov che avrebbero dovuto giustificare la "perquisizione" diventata massacro di 93 persone sorprese nel sonno. Come per Bolzaneto, questa sentenza avrebbe dovuto spiegare come, perché, con la responsabilità di chi, nasce in una democrazia un "vuoto di diritto" che liquida le regole del diritto penale e le garanzie costituzionali e consegna la nuda vita delle persone, spogliata di ogni dignità e diritto, a una violenza arbitraria, indiscriminata, assassina.
(fonte Repubblica)

Da un lato una sentenza da pese civile dall'altro la solita sentenza italiana....

Pari e patta!

1 commento:

Markus ha detto...

continuo a sorprendermi e a disgustarmi della magistratura ma non in quanto tale ovvero in quanto riflesso indiretto(?) e diretto dello società dell'Italia...aiutoooooooooo

bello essere
quello che si è anche se si è
poco
pochissimo
niente


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