
Canzoni popolari che sapevano unire intelligentemente lo stornello romano con la tradizione folk e il cantautorato americano
Lo avevo perso di vista, come molti credo. Ma lui aveva continuato ad incidere (vedere il profilo su wikipedia).
E' morto giovane e ora ne parlano tutti anche con toni retorici (come il servio coccodrillo del tg3).
3 commenti:
Caro Ale,
questo è un post veloce, perchè ho finalmente l'ADSL!(coro: e chissene...)
LETTO 26*
Via della Scala e sempre là
ed io dal letto 26
malato di pazienza sto
e aspetto chi non torna più
e un ragazzino magro che
cantava sempre insieme a me
e morì un giorno che non so
e i suoi bei sogni mi lasciò
E Biancaneve e ancora là
e un po' invecchiata ma che fa
le mele non le mangia più ... mangia i ragazzi giù del bar
ricordo tanto tempo fa
veniva a scuola insieme a me
la guerra gia non c'era più
e poi non c'eri neanche tu
La brillantina e via così
si incominciava il lunedi
ad invidiare quello che
aveva un libro da studiar
diceva: "non ti serve a niente
la scuola non ti servirà"
e invece io tra quella gente capivo un po' di verità
La marijuana ti fa male
il Chianti ammazza l'anemia
i vecchi amici li ho lasciati
ho preferito andare via
cosi ho comprato un giradischi
uno di quelli che non va
per non dar noia a quel vicino
che non riesce a riposar
Ho conosciuto tante donne
cattive oneste senza età
a tutte ho dato un po' qualcosa con tanta generosità
a lei, mia madre,i dispiaceri
mentre a mia moglie dei bambini
al primo amore i sentimenti
i baci e l'acne giovanile
Via della Scala e sempre là
ed io dal letto 26
io chiudo gli occhi e penso a te
ti sento e invece
non ci sei
*il letto 26 è uno dei letti dell'Ospedale S.Gallicano a Roma (Trastevere).
Questa canzone mi gira per il cervello ormai da decenni, e nella sua estrema semplicità racconta molto di una vita.
è dispiaciuto anche a me...
Sinceramente non conoscevo affatto Stefano Rosso, ma ti posso dire che Niente Più, testè ascoltata grazie a te, mi ha davvero colpito! Unisce la rassegnazione con la placida constatazione che la vita è fatta più di quel che si lascia di quel che alla fine poi rimane... Tanto che ne troverò il testo e lo posterò presto! Ciao Ale, Daniele.
Posta un commento