31 maggio 2008

Mina da 1 a 50 (1)

Inauguro una serie di post, cinquanta, per la precisione, per rendere omaggio ai 50 anni di carriera di Mina.
Questi primi 5 mesi sono rimasti, mediaticamente parlando, in sordina. Forse perché i 50 anni verranno effettivamente compiuti solo in autunno e non prima.

Anche la serie di cd e dvd che dovevano uscire da marzo col Corsera sono stati spostati in autunno come riportato dal sito del Mina Fan club:
Come già si era ventilato nel post di febbraio, la pubblicazione allegata al Corriere della sera dei 10 DVD della collana Mina Gli anni Rai - Le canzoni e degli altrettanti CD con il meglio della radio non avverrà prima del prossimo mese di settembre. La nostra Mina, infatti, non ha ancora terminato di visionare e selezionare il materiale sin qui raccolto - ma altro se ne aggiungerà -. Quel che è certo è che le emissioni inizialmente distribuite nelle edicole saranno raccolte, con l'aggiunta di un libretto illustrato e di extramaterials vari, in un elegante cofanetto che vedrà la luce nei negozi di dischi entro Natale. Per ottobre, inoltre, è confermata l'inaugurazione della mostra organizzata a Roma per i 50 anni della carriera di Mina.


Nella sua carriera Mina ha cantato canzoni in tv e in radio (oltre che nei concerti dal vivo) che poi non hanno mai visto luce su disco. A questo dovrebbe rimediare la collezione di cd dvd curate da Lei stessa.
Aspettando l'autunno con trepidazione (e sempre un po' di nostalgia... io vivo bene solo destate) partiamo proprio da una canzone impegnativa (notate la faccia di Mina subito dopo aver concluso la canzone), E POI VERRA' L'AUTUNNO (di A.Amurri / Bascerano) che Mina interpreta magistralmente a Canzonissima 68.




La canzone era stata presentata nel 1965 da Timi Yuro, cantante americana di origini abruzzesi dalla notevole voce e timbrica, come ben racconta Christian Calabrese nel sito hitparade Italia(con una piccola imprecisione: la versione su disco di Timy ha una introduzione, è quella di Mina a partire subito con la frase che porta all'acuto).


La versione di Timi finisce con un acuto ancora maggiore rispetto quello di Mina ma a comparare le due versioni è uno scontro fra titani...


Di recente Orietta Berti in un suo disco di cover fatte per buona domenica, il contenitore domenicale di canale 5 ripropone una versione alquanto più blanda (per l'arrangiamento non certo per la sua verve interpretativa) di questa splendida canzone.

Non osate ridere di Orietta Berti, una delle cantanti migliori che abbiamo mai avuto penalizzata solo da un repertorio non alla sua altezza. Ma quando Orietta sa azzeccare la canzone non ha nulla da invidiare alle altre grandi.
Guardare per credere.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono d'accordissima con te: Orietta Berti è una delle migliori cantanti italiane di tutti i tempi! Il suo repertorio mi piace tantissimo! I suoi dischi più recenti, "Emozione d'Autore ed Exitos Latinos" sono due capolavori! Ho saputo che a breve uscirà un suo nuovo album di cover, inciso con una grande orchestra totalmente dal vivo.

Bello questo blog!!!
Un caro saluto.
Luisa

Alessandro Paesano ha detto...

Grazie Luisa per il tuo intervento, tra l'altro non conoscevo il disco di canzoni spagnole...
Torna presto a visitare il sito... Parlerò a breve ancora di Orietta...

Verdier il Vampiro ha detto...

"la versione su disco di Timy ha una introduzione, è quella di Mina a partire subito con la frase che porta all'acuto"

ciao da Christian C.
Mi hanno segnalato questo tuo post in cui dicevi quello che ho quotato lì sopra.
La versione di Timi Yuro ha una strofa ed un ritornello perchè è stata incisa su disco.
La versione di Mina è solo live e quindi non abbisognava di un'introduzione perchè all'interno di un medley (sai, i tempi stretti delle trasmissioni tv).
Ho visitato il tuo blog. Scrivi bene. Siamo due mondi diversissimi (per fortuna perchè se fossi uguale a te e tu a me e lui a noi, sai che palle!!) ma mi piace come scrivi. Oltre che su Hit Parade Italia sono il gestore unico di cverdier.blogspot.com
Che probabilmente già conosci.
Ci sentiamo (magari sul mio blog)

bello essere
quello che si è anche se si è
poco
pochissimo
niente


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