28 febbraio 2008

Sanremo, par condicio

E dopo aver criticato (anche in maniera troppo bonaria) il testo della canzone di Anna Tatangelo (la cui interpretazione, tra l'altro, è stata, almeno nella serata di lunedì, scialba, stentata e semi stonata)


anticipando un coro di proteste per fortuna non solo di ...categoria (ehm) ma anche altre vogliamo parlare di Andrea Bonomo che, in quanto a cliché, snocciola addirittura quello del figlio (gay non dichiarato, anzi la sua ragazza si chiama Giada, ma l'atteggiamento rientra in certi canoni stereotipati...) innamorato della madre ("Anna è forse l'unica persona che io potrei sposare"(...) "E forse non c'è niente di speciale ma Anna è la mia mamma")?



La canzone prende a piene mani dal cliché duro a morire della mamma-madonna, purissima (è nel testo...), bellissima, ma asessuata proprio come il gay di Anna Tatangelo che un ragazzo non ce l'ha "perché quello che aveva lo ha già lasciato da un pezzo".

Altro che canzone pro-gay i gay descritti nella sua canzone son quelli che piacciono al Vaticano: casti e sessualmente innocui...

Come non avere orrore di questa Italia, di questi italiani? Già l'anno scorso Anna aveva ucciso il femminismo con un testo stramaschilista (griffato Mogol, il quale quest'anno tra i giovani piazza sui figlio...) adesso completa l'eccidio del buon senso e della cultura con una canzone che non è un inno ai gay ma più semplicemente un inno ai luoghi comuni sui gay...

Figli finocchi innamorati delle proprie mamme ecco cosa ha prodotto nell'immaginario collettivo vent'anni di movimento omosessuale... Era meglio una revolverata sulle palle...

E ora scusate ma devo andare a toccare le tette a mia madre e mettermi su un po' di trucco prima di andare in ufficio...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

bello ale,
sono d'accordo...
Ma quando ci vediamo??????
anto

Anonimo ha detto...

Aver trascorso 7 anni (assolutamente importantissimi nel mio percorso formativo) con te, mi ha di sicuro educato nell'approfondire i concetti, riflettere sulle questioni anche banali (per gli altri almeno), affrontare con dubbio anche le situazioni certe. Fare questa introduzione serve solo a spiegare che, se non ci fossi stato tu nella mia vita (....preferisco non immaginarlo....), oggi, nel 2008, avrei detto che le canzoni della Tatangelo e di Bonomo sono belle. Ma non è così....o meglio: non mi hanno detto assolutamente nulla (sono peraltro d'accordissimo con i tuoi giudizi inerenti la performance della Tatangelo), sono inutili e prive di qualsiasi pathos. Il testo poi del brano di D'Alessio e fidanzata, vorrebbe forse fare breccia su qualcuno? A me sembra solo una prova di "lecchinaggio" per accaparrarsi la simpatia della massa....e poi, sapere che le parole son state scritte da D'Alessio, non mi porta a nessun'altra conclusione....lui pro gay??? Ma fatemi il piacere...perchè devono continuamente prenderci per il culo? Ad ogni modo, l'unica nota positiva che riesco a scorgere sull'aver presentato un testo simile è il concetto di manifestare (più o meno sinceramente) simpatia verso quella realtà ancora non accettata da tanti...mi spiego: che Anna Tatangelo (e al seguito Gigi D'Alessio) facciano credere al pubblico di essere simpatizzanti gay, non può che "aprire la mente" (forse) a tutti coloro che li seguono...anche se so che non funziona automaticamente così....ma chissà, forse...Parlare di Bonomo, invece, è assolutamente ridicolo....ciò che si poteva dire l'hai fatto tu e va bene così! Ora ti saluto e ti abbraccio forte, forte...perchè tu sei stato, sei e sempre sarai il mio Guggo bellissimo. Tuo Da.

bello essere
quello che si è anche se si è
poco
pochissimo
niente


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