26 gennaio 2006

Sono Morto? Sono Morto!!!!!

Montagne di piatti nella cucina,

Cirillo che vaga per la casa in cerca di cibo,

letto sfatto (cuore sfatto, vita sfatta),

bagno che se lo vede l'ufficio d'igiene...

camera da pranzo con pile di libri e di documenti che si mantengono in un equilibrio precario(frena! quello è normale! il mio studio\camera da pranzo\stanza per gli ospiti è sempre stato un casino...),

Cinzio che rosicchia la gabbia e sembra gridare "Voglio uscire! Voglio uscire".

Stacco

Io dentro la gabbia (che cede alla mia possanza) che rosicchio e grido "Voglio uscire"




"Voglio uscireeeeeee"...



Quand'è che arriva l'estate, il caldo, il sole fino alle nove di sera?



VOGLIO USCIREEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!
per andare dove, poi, non si sa......

4 commenti:

Anonimo ha detto...

beh, direi che ci sono sempre le vecchie conoscenze per farsi un giro insieme, una fredda serata con il cuore caldo, la testa vuota e il bicchiere pieno. Non sai dove andare? Che fare? Chi portare? Beh, c'è un sacco di posti da evitare e un sacco di gente da non considerare, un sacco di musei da non visitare e un sacco di cinema da non vedere mai. Potremmo andarcene da qualche parte tutti insieme e sparlare di queste cose. Che sparlare riscalda il cuore.

Anonimo ha detto...

Ti prego non morire...Anch'io ho la mia stanza con un dito di polvere sopra tutte le cose (le famose Paludi Polverine) per mancanza di tempo causa lavoro, per non parlare della montagna infinita di panni da stirare...Il tuo però è un disordine più di tipo "esistenziale" - sembra la scena finale di "Inseparabili" di Cronenberg- che pratico. Se vuoi cercami: forse aiutandoti a mettere ordine in casa tua posso farti respirare e cominciare a pensare in modo migliore...

Anonimo ha detto...

E' ormai "datato" questo post, ma lo ho letto solo ora... e chissa perche rispondo...!? Beh è un "luogo" pubblico quindi credo di poterlo fare... Comunque, parlando da persona a persona (no professore, critico, studente, ecc)... non sono certamente io che riesco a mettere ordine nelle cose, sopratutto in questo periodo, ma proprio per questo, forse, riesco ad avvertire questo senso di desolazione che parla attraverso un cumulo di panni, attraverso gli occhi di un gatto o con una cucina sottosopra... vorrei sapere qual è il passo giusto da fare per andare avanti, oltre a continuare a vivere la quotidianità... se lo scopri prima di me, fammelo sapere! So che è un commento inutile questo... quindi scusa!potrai vendicarti tra qualche giorno, quando avro riaperdo il mio blog (che avevo cancallato)! Ti verro a far visita di nuovo!

A presto!

Silvia (classe VA)

Alessandro Paesano ha detto...

Mamma mia che bella domanda, precisa precisa, semplice, intelligente ed efficace! Grazie! mi hai fatto sentire compreso, in un attimo, come non mi succedeva da tanto tempo! Purtroppo mi vengono in mente solo commenti retorici che non voglio scivere per non guastare la bellezza, l'effetto (e l'affetto...) della tua domanda.
Però già chiederselo è un primo passo verso...

bello essere
quello che si è anche se si è
poco
pochissimo
niente


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