Così esordiva Mina in apertura di una puntata del mitico e da tempo concluso "Incontri musicali del mio tipo" programma radiofonico del sabato mattina, nel quale si alternava una settimana no e una sì, con Ornella Vanoni. La puntata in questione è andata in onda nell'ottobre 1982 (la mia memoria non mi permette di essere più preciso) e coronava una serie di trasmissioni (probabilmente registrate di seguito) nelle quali l'(allora) cicciona si divertiva a intercalare ogni tanto e improvvisamente, la parola "allah" nata, no, non da una improvvisa islamfilia, ma , più semlicemente, dalk nome di un programma software che cambiava i connotati alle persone (il programma consisteva in una scaleta di cnazoni e, sue e non, e in alcuni testi, scritti da Nino romano, che proponeva fatti leggeri e assolutamente lonani dalla politica e dalla cronaca, come si sa la neutralità svizzera...) il cui nome, impronuncabile, era degenerato, appunto, in allah.
Non so se erano bei tempi quelli per me... In questa fase della mia vita ho diversi rimpianti per come ho vissuto quegli anni (soprattutto scolastici, se tornassi indietro studierei meglio Latino e Matematica e curerei di più i rapporti col resto della mia classe, invece di stare sempre aristocraticamente per conto mio, convinto fossero loro a non volermi frequentare...).
Comunque questo inzio 2005, ancora anonimo e pigraccio (d'altronde solamente domani, almeno per quanto mi riguarda, inizia ufficialmente l'anno...) non poteva essere dei migliori. Dopo anni di delusioni e magre consolazioni Mina (parlavo di lei, ricordate?) finalmente ha inciso un disco che, a sentire il singolo, ascoltabile su radio Subasio dal 7 u.s., si rivela degno di lei e anche di noi fan. E' tanto che un suo singolo non mi entusiasmava così e nonostante il mio crescente scetticismo e la mia taurina prudenza, non posso che sperare bene per l'intero l.p. (sì, lo so che non esiste più ma lasciatemi essere nostalgico) che uscirà, come vi avevo già anticipato, venerdì 21 gennaio p.v.
Riprendendo una tradizione che avevo abbandonato da troppo tempo (da quando sono stato costretto ad abbandonare la mia vera e unica casa per rifugiarmi in questo eremo) organizzerò forse già il 22 gennaio una festa di ascolto del disco cui sono invitati solo ed esclusivamente i minologi (romani).
Scusate il tono privato di questo blog, ma è domenica pomeriggio, mi sono appena alzato dalla pennica e provo nostalgia per la mia vita di 20 anni fa.
ALLAH!
Non so se erano bei tempi quelli per me... In questa fase della mia vita ho diversi rimpianti per come ho vissuto quegli anni (soprattutto scolastici, se tornassi indietro studierei meglio Latino e Matematica e curerei di più i rapporti col resto della mia classe, invece di stare sempre aristocraticamente per conto mio, convinto fossero loro a non volermi frequentare...).
Comunque questo inzio 2005, ancora anonimo e pigraccio (d'altronde solamente domani, almeno per quanto mi riguarda, inizia ufficialmente l'anno...) non poteva essere dei migliori. Dopo anni di delusioni e magre consolazioni Mina (parlavo di lei, ricordate?) finalmente ha inciso un disco che, a sentire il singolo, ascoltabile su radio Subasio dal 7 u.s., si rivela degno di lei e anche di noi fan. E' tanto che un suo singolo non mi entusiasmava così e nonostante il mio crescente scetticismo e la mia taurina prudenza, non posso che sperare bene per l'intero l.p. (sì, lo so che non esiste più ma lasciatemi essere nostalgico) che uscirà, come vi avevo già anticipato, venerdì 21 gennaio p.v.
Riprendendo una tradizione che avevo abbandonato da troppo tempo (da quando sono stato costretto ad abbandonare la mia vera e unica casa per rifugiarmi in questo eremo) organizzerò forse già il 22 gennaio una festa di ascolto del disco cui sono invitati solo ed esclusivamente i minologi (romani).
Scusate il tono privato di questo blog, ma è domenica pomeriggio, mi sono appena alzato dalla pennica e provo nostalgia per la mia vita di 20 anni fa.
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