Il video, andato in onda mercoledì sera durante la trasmissione Chi l'ha visto? su Raitre, ha suscitato l'indignazione generale.
Tra interrogazioni parlamentari, attacchi alle forze dell'ordine, ai giudici del tribunale minorile, tutt*, pur ammettendo di non conoscere il caso, hanno concionato senza avere competenza alcuna, legale, giuridica, psicologica, dei fatti.
Si è parlato di video violento, ma a ben guardarlo l'unica violenza è la voce della donna che si presenta come zia, che invece di cercare di antere la situazione per quanto possibile calma urlato parolacce dicendo ai poliziotti che andranno in galera.
Un video calcolato e furbo che viene girato senza mai inquadrare il viso delle forze dell'ordine evidentemente già pensando all'uso mediatico del video che sarebbe stato fatto.
Sentite come cambia il tono della zia quando parla con l'ispettrice che le dice che c'è una sentenza e che il ricorso è stato rifiutato. Non si preoccupa più del nipote trascinato via, vuole sapere cosa hanno deciso i giudici.
Trovo questo video troppo manipolato da chi lo ha girato per considerarlo una prova di una presunta violenza da parte degli agenti.
Agenti ai quali va tutto il mio rispetto perchè fanno un lavoro ingrato, separare un bambino dai propri genitori per un'ordinanza del tribunale dei minori non è mai cosa piacevole, sottopagato e perchè per quanto tutti diciamo di diffidare e odiare le forze dell'ordine se ci entra un ladro in casa chiamiamo il 113 tutti e tutte.
Allora un po' di rispetto.
Un po' di intelligenza.
Un po' di umiltà.
Al Tg3 di ierinotte Mannoni non so con quale competenza, e senza conoscere i fatti, arriva a commentare in trasmissione che la legge andrebbe cambiata.
Perchè, come ragiona Guido Crosetto, area PDL, anche lui non si sa in base a quali competenze, affidare il bambino a un istituto e non a uno dei due genitori è sbagliato.
Eppure, nella stessa trasmissione si era appena spiegato che visto che la madre del bambino stava coltivando nel figlio un sentimento di disamore per il padre, il passaggio a un istituto, prima dell'affidamento unilaterale al padre deciso dal tribunale, era un passaggio necessario per far trovare al bambino un equilibrio affettivo e ritrovare quell'affetto per il padre distrutto dalla ingerenze materne.
Bruttissima pagina non per le forze dell'ordine ma per il giornalismo italiano (Mannoni dovrebbe cambiare mestiere) ed ennesima pessima pagina per la politica che parla di argomenti senza conoscerli con la stessa superficialità del pour parler da mercato rionale.
A nessuno comunque sembrano davvero interessare le sorti del bambino, ognuno ne prende spunto per dire al mondo le sue ovvietà su come si crescono i figli, su come dovrebbero funzionare le leggi, che se portano a questi risultati vanno cambiate (eglio cambiare conduttore di TG: MANNONI DIMETTITI) fino alla furbata davvero viscida e da vomito (d'altronde basta vederne la faccia per essere tentati di dare ragione a Lombroso...) di Bruno Tabacci che, mentre Mannoni gli chiede se non ci siano ritardi (?!)
sugli affidamenti e su come vengono eseguite le sentenze dei tribunali dei minori risponde che a lui lo preoccupano gli affidi alle coppie gay perchè, lui lo sa visto che è orfano di pare, ognuno ha diritto ad avere un padre e una madre, magari non come quelli di Leonardo.
Tabacci è laureato in economia e commercio e ha sempre ricoperto incarichi in quel campo.
Quindi nella delicata questione non ha competenza alcuna.
Infatti la risposta che dà è solo un'occasione per parlar male delle adozioni per le coppie omosessuali.
Cosa c'entrano con il bambino conteso dal padre e dalla madre?
Nulla.
Eppure.
Mannoni non fa il conduttore e non chiede o, magari, interrompe, il faccia da p... ehm Tabacci, chiedendogli scusi ma che c'entrano le adozioni tout-court???
Ecco il suo intervento.
Un'occasione persa per rimanere in silenzio.
Un altro esempio della deriva antidemocratica di un paese che perverte i fatti e li contamina con considerazioni approssimative e che non c'entra nulla con il fatto in sé.
Senza che nessuno si lamenti.
E pensare che 40 anni fa si gambizzava per molto meno...
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