Chiacchieravamo di tante cose. Non ci vedevamo da un po'.
Poi il mio cervello si è accorto che qualcosa nel campo visivo periferico era cambiata. C'era una nuova cliente. Da sola.
Ho pensato che il fatto che fosse lì da sola fosse triste. Non lo so perchè. Sarò andato a pranzo e a cena da solo miliardi di volte e non l'ho mai trovato triste. Ma lei è vestita bene, è una bella donna, non più giovanissima, ma ancora piacente. Capelli ramati lunghi e lisci che le scendono sulle spalle. Un vestito color crema con dei fiori pervinca piccoli ed eleganti stampati sul tessuto. Arriva il cameriere a prendere l'ordinazione. E' americana, statunitense. Ha un accento di quelli abbastanza generici da "americana" ma non troppo. Qualche minuto dopo il cameriere le porta una lattina di Fanta e fa cenno di aprirla. Lei lo interrompe e gli spiega che lo farà lei dopo quando arriva the food. Lo dice gentilmente, col sorriso, ma con la risolutezza di chi sa cosa vuole e non è affatto disposto a cambiarlo per motivi di gentilezza. Mi ricorda Frances, che sapeva sempre bene quel che desiderava e she went for it. Per la prima volta since she died, capisco che non è solamente Frances a mancarmi. Mi manca lo stimolo di una mente di un'altra cultura. Mi manca quella gioa di vedere le cose attraverso una altro occhiale culturale, attraverso una mente pragmatica, commited, determinata.
Manca un'americana nella mia vita! Perciò metto un annuncio.
Americana a Roma cercasi.
Di bella presenza, dai cinquant'anni in su,
per splendida amicizia laica e platonica.
Offresi devozione e lealtà.
Massima discrezione.
2 commenti:
Caro Ale,
ti invio il link a questo pezzo che senza dubbio sarà la perfetta colonna sonora per la tua ricerca dell'americana(attenzione al finale!):
http://www.youtube.com/watch?v=PIMCSIOtKZY
non sono americana, non ho cinquant'anni ma sono sempre disposta ad avere una bella amicizia.
Baci
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