MISANO ADRIATICO (Rn), 5 settembre 2010
Durante la prova delle Moto2 del GP di San Marino il diciannovenne giapponese Shoya Tomizawa ha perso il controllo della sua Suter nel corso del 12° giro. Ha messo le ruote su un cordolo ed è caduto dalla moto mentre viaggiava ad una velocità ampiamente superiore ai 200 km orari. Dietro di lui il sammarinese Alex De Angelis e il britannico Scott Redding non hanno avuto il tempo di far nulla investendolo in pieno volando via a loro volta.
Durante i primissimi soccorsi Tomizawa subito un arresto cardiaco è stato rianimato, entrando però in coma mentre gli sono state diagnosticate fratture multiple toraciche, addominali e craniche e varie emorragie interne.
Anche Redding per fortuna non in condizioni gravi, è stato portato in ospedale mentre De Angelis è rimasto illeso. La gara, che non è stata interrotta, è stata vinta dallo spagnolo Elias.
Varie dichiarazioni, tutte di circostanza, solo le parole di Giacomo Agostini mi smebrao le meno ipocrite e fanno riferimento anche a un'altra morte quella del 13enne Peter Lenz, morto a Indianapolis domenica scorsa: "Ho sempre detto che cominciare troppo giovani non va bene. A 16 anni puoi fare le piccole e a 18 le grandi - ha detto Agostini*/*-- l'incidente di Indianapolis poteva succedere anche a me. Oggi un altro incidente che ha toccato un po' tutti. Purtroppo è il nostro mestiere, non vorremno che succedesse mai e a i miei tempi succedeva una domenica sì e una no. Facciamo questo mestiere, dove si va a 300 allora, non facciamo i farmacisti". (fonti per questo post Gazzetta dello sport e Messaggero articoli dai quali ho preso e rielaborato le notizie riguardanti l'incidente.
Mi chiedo che civiltà sia la nostra che ammette sport così pericolosi, così dissennati, stupidi e idioti. Fossi Paesanini vieterei ogni sport basato sui motori, sulla velocità o che mette in pericolo la vita di chi lo pratica. Non capisco come il Vaticano, feccia dell'ipocrisia, difenda la vita dal concepimento ma poi abbandoni gli esseri umani adulti che possono giocare con la vita propria e altrui in un modo inutile e ridicolo.
E non mi venite a dire che questi sono sport dietro ci sono sono i soldi e gli interessi delle case automobilistiche e affini. Non è uno sport perchè non lo si può praticare. Non è come vedere un gruppo di ragazzini che giocano a calcio. e correre sulle mto e sui motorini uccide:
Morti per incuria, per spregio della vita, per stupidità. Ma anche per calcolo, per interesse, per soldi.[sulle strade italiane] Nel 2008 si sono verificati 5.126 incidenti mortali che hanno coinvolto i motociclisti, che equivale a circa il 14% del totale di 37.234 vittime della strada nei 27 Paesi dell’UE. (fonte anteprima del rapporto annuale Dekra)
E intanto Shoya non tornerà più a casa.
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