14 agosto 2010

Baci sgraditi.

1985.
Ero un pischello cresciuto, che andava ancora al Liceo (a 20 anni, seccato due volte...). I miei amici Fabrizio e Claudia compivano il primo meseversario. Si erano messi insieme grazie a me. Entrambi mi avevano confessato di avere una cotta ma temevano che l'altro\a non corrispondesse... Io non tradii le loro confidenze, consigliai a Fabrizio di invitare Claudia a cena e di dichiarasi...
Si erano messi insieme quella sera stessa.
Così, nonostante tentassi di sottrarmi, per quel primo meseversario avevano insistilo di avermi a cena con loro, perchè se non era per te adesso non stavamo insieme.
Immaginatevi tre ragazzi seduti a un tavolo dell'affollatissimo obitorio (nome romano della pizzeria I marmi) mangiare pizza, suppli e filetti di baccalà (specialità della casa, allora come ora). Io li guardavo intenerito e, nonostante fossi una zitella incancrenita, i loro baci non mi suscitavano invidia, o tristezza, ma tenerezza e orgoglio, dopotutto ero stato bravo con loro, no?
Fabrizio e Claudia erano entrambi molto belli, lui più alto di lei, e l'altezza gli conferiva quel tanto di senso protettivo, soprattutto quando Fabrizio la tirava a sé per baciarla e stringerla. A tavola i baci si sprecavano, dolci baci a fior di labbra, tra un pezzo di pizza e un fritto, tra un sorso di birra e un sorriso. Baci svelti, brevi e pudichi niente affatto leziosi ma spontanei e sinceri, come potevano non intenerirti? Io li guardavo baciarsi, senza distogliere lo sguardo, non tanto per una vocazione da voyeur ma perché, dopo tutto, erano una mia creatura...
Due tavoli più in là, una signora, da sola, non più giovane ma nemmeno vecchia, osservava i miei amici con un certo fastidio. Capello corto a caschetto, qualche chilo di troppo che dava però all'incarnato del viso una certa bellezza muliebre non smetteva di guardare con una smorfia di disappunto. Io ostentavo indifferenza ai suoi sguardi sempre più risentiti, Fabrizio e Claudia credo proprio non la avessero notata, finché, non avendo ottenuto l'effetto sperato, la signora intervenne e disse con paternalistica voce di rimprovero: ma ragazzi! Stiamo mangiando!. La frase ebbe l'effetto sperato: idillio interrotto, occhi sorpresi e spaesati di Claudia e Fabrizio che non capivano bene a cosa la signora si riferisse. Quando fu chiaro che la tipa si riferiva ai loro baci innocenti mentre il mio fastidio cresceva di secondo in secondo, bastò uno sguardo di intesa con Fabrizio per vendicarci di una lamentela tutto sommato esagerata e cattiva. Io e Fabrizio che sedevamo uno di fronte all'altro, ci alziamo dalla sedia e iniziamo a baciarci. Io e lui. Baci veri stavolta, con la lingua, mentre Claudia si accascia ridendo su una macchina (i tavoli dell'Obitorio danno, allora come ora, direttamente sulla strada...) e la signora sgrana gli occhi a tal punto che le potevano comodamente uscirle dalle orbite.
Nessuno disse niente, né la signora né gli altri avventori. La signora se ne rimase zitta e non disturbò più. Io Fabrizio e Claudia finimmo la cena e restammo a scherzare e a ridere mentre la signora se ne andò, da sola come era venuta.

1 commento:

Tamcra ha detto...

Caro Ale,
FABRIZIO CHI?
(La foto viene da Notorious , vero?
A proposito di signore commentanti, tutto questo mi ricorda lo spot Tim del 2000 con Sergio Castellitto in cui l'attore fa la parte di un padre che, a pranzo al ristorante con sua figlia (Christiane Filangieri) viene scambiato per il di lei maturo amante da una scandalizzata signora al tavolo accanto. Castellitto rimette le cose a posto con la storica battuta (rivolto alla figlia) Andiamo... (rivolto alla signora, dopo pausa con occhiataccia) Che la mamma ci aspetta! . Primo piano della signora che si nasconde dietro al tovagliolo, o così mi sembra di ricordare...

bello essere
quello che si è anche se si è
poco
pochissimo
niente


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