Non posso parlare di Attila. Sono ancora assalito da troppe emozioni per renderle almeno in parte. Fu il primo disco di Mina che comperai e ha segnato tutta la mia adolescenza. Ancora oggi quell'album mi investe con una carica emotiva pari a quegli anni della mia vita. Ricordo una mattina alle 8 (dovevo andare a vedere cuna mostra con la mia classe, ero in prima liceo...) mentre mi vestivo suonavo questo brano sul mio giradischi di Selezione dal Reader's Digest, al massimo volume (non sarà stato potente, ma era sempre un volume forte) senza che nessuno mi dicesse niente, mia madre era già uscita per andare in ufficio, in cucina c'era mia nonna (ricordo che quella mattina, così presto, era venuto a farci visita qualcuno, non ricordo più chi...) che non mi disse niente...
Tanta libertà per un adolescente non è mai un bene...
Era l'autunno del 1980... 29 anni fa.
Leggete questo post col volume di Street Angel a palla...
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