Mi ricordo che la prima volta che mi chiesero di fare un filtro io strabuzzai gli occhi e risposi candido che non avevo la più pallida idea di quello che mi avevano chiesto. Loro, i miei amici, furono carini, mi abbracciarono, mi applaudirono. Io lo trovai un vezzo sciocco. Non ho mai capito la sacralità della cannabis, la sororanza che, secondo alcuni, lega chi si fa le canne. E' la solita forma di razzismo al contrario. Stronzi ce ne sono dappertutto anche tra i cannaroli.
Non ho mai nemmeno capito l'imprescindibilità della canna. Per me è sempre stata un lusso, una sostanza esornativa, come l'alcool. Se c'è bene, se non c'è bene. Ricordo di giri estenuanti in cerca di fumo di qualche mio amico troppo legato all'idea che per rilassarsi a fine giornata c'aveva bisogno dell'hashish. Così lo stress invece di toglierglielo glielo dava proprio il fumo...
Non mi fraintendete non sono considerazioni contro l'erba e l'hashish, anzi trovo ridicole le discettazioni di chi equipara queste cosiddette droghe leggere alle altre droghe. L'hashish è un intossicante, come il caffè e l'alcool, va consumato con oculatezza e responsabilità (chi fuma, proprio come chi beve, non deve guidare, per gli stessi motivi) mentre qui da noi (ma un po' in tutta Europa) si parla indistintamente di droga che è un termine ridicolo visto che per la lingua italiana droga lo è anche la noce moscata...
Io ho sempre fumato in modiche quantità, due tiri, e di solito raggiungevo il livello di sballo desiderato. Ho sempre invidiato tutte le persone che riuscivano a fumare e a lavorare: Frances ci cantava e ci scriveva, la mia amica Lucia ci studiava, la mia amica Mariù ci insegnava!!! Io al massimo riuscivo ad ascoltare musica o a guardare un film. La mia già scarsa manualità con il fumo andava a farsi benedire del tutto. Poìroprio per questo non mi sono mai fatto canne ma spinelli, canne leggere, per non intontirmi troppo. All'hashish ho sempre preferito l'erba, ma quella era difficile da trovare. Mentre l'effetto dell'hashsih è un flusso d'energia che dall'esterno va verso l'interno, dal mondo verso te, e questo a volte può stordirti (a me mandava in para, per questo ho smesso una decina d'anni orsono): l'erba invece è un flusso di energia che da te va verso il mondo, ti apre, ti rende empatico coll'universo (le solite metafore del cavolo), insomma la preferivo...
Ricordo di una sera a casa di Frances, quando una sua amica americana tirò fuori un joint d'erba e io lì a scodinzolare come un cagnolino educato. Al terzo tiro Frances mi avvisò Alizandro questa è erba americana, è forte, vacci piano. Io, checca inacidita, le risposi Frances LA CONOSCO l'erba e continuai a fumare belluinamente. Dopo 10 minuti ero sul pavimento... Mi raggiunse anche Frances dopo che l'amica se ne andò (temendo forse di finire sul pavimento anche lei!!!). Ci risvegliammo alle 5 del mattino, vestiti, sullo stesso pavimento dove ci eravamo addormentati.
Io mi alzo, Frances mi chiede se voglio dormire lì da lei, ma io preferisco uscire, e prendere il primo autobus che mi porta a casa. Mi ricordo la città albeggiante, il capolinea del 56 e del 60 proprio sula piazza (Sonnino), l'autobus che prendeva mia madre per andare in ufficio... Sarà stato il 1987 o giù di lì...
Poi di recente ho smesso di fumare. Un po' perché non avevo modo di fare approvvigionamento e un po' perché ormai il fumo mi faceva andare sempre e solo in paranoia...
Brutte sensazioni, probabilmente semplici amplificazioni di quel che era la mia vita in quel momento, ma almeno, da non fumato, riuscivo a fare finta di niente.
Recentemente mi è successo con Frances di fare un paio di timidi tiri (lei fumana dalla pipa ad acqua...) e ricordo distintamente la paranoia pura che provai: paura di morire (o che Frances potesse morire). Paura di perdere quel che ho, quel che sono, quel che posso essere.
Ora non credo più di avere queste paure.
La scomparsa di Frances mi ha costretto ad accettare la privazione, il lutto, la mancanza, la morte.
Così, l'altra sera, quando mi è stato offerto con un sorriso dolce un tiro di erba ho accettato e ho condiviso l'intero joint. E non solo non sono andato in paranoia ma ho continuato a fare quello che stavo facendo.
Lo so che per voi miei cari lurker questo evento non ha molta importanza, ma per me è stata una piccola conquista, un riappropriarmi di tante cose che, invece di aggiustare la mia vita per farcele rimanere, avevo reputato più facile rinunciarvi...
Un tornare al mondo per starci insieme agli altri (sembro Heidegger...!).
Piccoli segni di una rinascita, proprio quando pensavo che per me fosse tutto dietro alle spalle...
Piccoli segni di una rinascita, proprio quando pensavo che per me fosse tutto dietro alle spalle...
5 commenti:
Con tutto il rispetto per la tua libertà, le tue idee ed i tuoi bisogni, ma le ultime frasi mi sembrano contraddire tutto quello che dici prima.
Aspetto che tu ritorni al mondo per starci insieme agli altri quando riuscirai senza che i segni di rinascita siano dei segni di ritorno al passato. Come dici la paranoia era (o è) dentro di te non puoi credere che sia andata via perchè facendo un tiro non la avverti.
E' come se avessi scoperto che puoi fare finta di niente anche mentre ti fai le canne, mentre prima potevi deciderlo solo da non fumato.
Vabbè come al solito ho scritto in 4 riprese e probabilmente sarei stato più chiaro se avessi fumato! :)
Un abbraccio
Herm
Aspetto che tu ritorni al mondo per starci insieme agli altri quando riuscirai senza che i segni di rinascita siano dei segni di ritorno al passato.
Eeeeeeeeeeh???? Non ho capito che vuoi dire...
Come dici la paranoia era (o è) dentro di te non puoi credere che sia andata via perchè facendo un tiro non la avverti.
E' come se avessi scoperto che puoi fare finta di niente anche mentre ti fai le canne, mentre prima potevi deciderlo solo da non fumato.
In cannabis veritas proprio come nel vino.
Se vuoi il post è solo un modo contorto per dire che sto meglio oggi di sei mesi fa, con o senza canne...
Ah, ecco! Ora va bene! intendevo proprio quello, che aspettavo tu mi dicessi di stare meglio a prescindere dal fatto che puoi tornare a farti le canne.
Non riuscire a farti le canne ti diceva che stavi male, riuscirti ti ha detto che stai meglio, ma continuano a non essrere necessarie.
Sono contento che stai meglio, da qualche parte in un post su Frances ti consigliavo di lasciar perdere i consigli (??? quindi ti dicevo di non ascoltarmi??? mah!!!) e di proseguire nell'elaborazione del lutto che non è mai circoscritto alla sola perdita contingente e che è sempre personalissima.
Un abbraccio
Herm
Un po di prevenzione sulle canne eh?
Non è che sto meglio perché posso rifarmi le canne.
Posso rifarmi le canne perché sto meglio.
Chi dice che le canne ti danno qualcosa che non hai e che cerchi non le hanno mai provate in vita loro...
Un pochino forse, ma non verso le canne, verso tutto ciò che mi provoca alterazione "chimicamente", anche il vino (che mi piace e non reggo e quindi mi piace anche di più :) )
Diciamo che sono daccordo con la tua ultima frase, ma conosco un sacco di gente convinta di dare il meglio di sè (soprattutto in campo artistico) quando è alterata ritenendo che di aggiungere un quid... personalmente invece riteng che glielo tolga
Un abbraccio
Herm
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