Bancs publics (Versailles rive droite) (Francia, 2009) di Bruno Podalydès è un film corale, una commedia mesta e comica girata con molta classe e amore per il cinema, che racconta della solitudine e delle vite piccolo borghesi che tutti quanto conduciamo. Un film dal cast immenso (c'è pure Catherine Denevue) dai mille risvolti, da vedere e rivedere. Tra gli attori il bel (una volta) Hyppolyte Girardot (il terzo da destra) che ricordiamo nell'pera prima di Eric Rochant
Un monde sans pitié del lontano 1989...
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Poi è stata la volta di
Tokyo Ningen Kigeki (Giappone, 2009) di Koji Fukada, che racconta,
à la maniére di Rohmer, le vite di alcuni personaggi nella Tokyo di oggi. Tre episodi, il gatto bianco, la fotografia e ...non lo so perché sono uscito dalla sala alla fine del secondo episodio, in ognuno dei quali una verità, un fato imprevisto colpisce nell'apparente banalità del presente. Girato bene, ben costruito, mi dava fastidio solo il formato, un HD con problemi evidenti durante le panoramiche della mdp, pardon, telecamera.
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Me ne sono uscito prima per seguire il mio intuito e andare a vedere un film svedese che mi solleticava.
Prinsessa (Svezia. 2009) di Teresa Fabik. Un film intelligente, come tutti quelli made in Svezia. Storia semplice (una ragazza grassa vuole fare l'attrice) nella sua essenzialità con finale a sorpresa... con tanto di coming out dell'amico (carino e fidanzato).
Il film è pieno di cura per i dettagli non propone lieti fini all'americana e invita tutti ad essere se stessi... Un film godibile che, ovviamente, non ha ancora una distribuzione italiana...
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