16 agosto 2009
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6 commenti:
Ale, perché non la lasci andare?
Veramente se n'è già andata.
Rimane solo quella che c'è dentro di me e quella non andrà mai via, fa parte di me, è (un po') anche me.
Non posso "lasciarla andare" più di quanto io possa smettere di far funzionare un mio braccio.
ok, ti credo.
Stanotte mi rigiravo nel letto, tra lenzuola appiccicate e Cirillo che mi camminava addosso per avere da mangiare (sarà pure morente, ma ha ancora appetito, anche se ormai mangia quanto un uccellino) e io ripensavo alla tua uscita, a quella frase un po' paternalistica, e, perdonami, tanto luogo comune.
Non è per questo che ti scrivo però. La mia permalosità è agli atti da una vita e il migliore antidoto è ignorarla.
E' che non sono proprio d'accordo sul concetto che esprime la tua uscita.
D'accordo, può voler solo dire Ale c'hai rotto con Frances. Però lo sai che sono un maniaco, che parla sempre delle solite cose, la froceria, Mina, il cinema, il teatro, la politica,... Perché quelle cose non annoiano e Frances dovrebbe? Perché è morta?
Ti darei anche ragione se mi soffermassi solo a parlare della sua morte, o di quanto mi manca, o amenità del genere.
E' vero che ultimamente parlo spesso di morte,
ma in tempi non sospetti, Tamara mi ha addirittura consigliato di non scrivere troppi post sulle morti celebri altrimenti il mio blog potrebbe rischiare di essere catalogato come un necrologio continuo...
Ma io sono laico anche nella morte e non mi fa paura parlarne...
Il tuo commento però è il commento a una foto! Una foto di venti e più anni fa...
Allora forse quel lasciala andare significa qualcos'altro, non già dimenticala, forse, ma un più blando lasciala stare, passa ad altro.
Ed è qui che non sono d'accordo.
Io non faccio come il 99% degli occidentali che relegano i morti nei cimiteri e se ne occupano solamente quando li vanno a trovare.
Una volta mia sorella mi disse, con tono di rimprovero, ieri sono andata a trovare mamma (al cimitero, ma questo lo lasciò implicito), sottintendendo che, a differenza sua, io al cimitero non ci andavo (vado) mai. Al che le risposi Ah si? E come sta?.
Purtroppo con mia madre non ho avuto la fortuna che ho avuto con Frances che si è fatta cremare, per cui oggi non rimane alcun resto fisico di lei su questo pianeta.
Un resto per me indifferente. Non è lì che cerco la persona morta.
Io penso ai miei morti e li cerco dentro di me, per quello che mi hanno insegnato, per quello che ho imparato a notare perché piaceva a loro, anche se a me magari no.
E pur non essendo d'accordo sui cimiteri sono dello stesso avviso di Foscolo quando sottolineava
Ma perché pria del tempo a sé il mortale
invidierà l'illusïon che spento
pur lo sofferma al limitar di Dite?
Non vive ei forse anche sotterra, quando
gli sarà muta l'armonia del giorno,
se può destarla con soavi cure
nella mente de' suoi? Celeste è questa
corrispondenza d'amorosi sensi,
celeste dote è negli umani; e spesso
per lei si vive con l'amico estinto
e l'estinto con noi, se pia la terra
che lo raccolse infante e lo nutriva,
nel suo grembo materno ultimo asilo
porgendo, sacre le reliquie renda
dall'insultar de' nembi e dal profano
piede del vulgo, e serbi un sasso il nome,
e di fiori odorata arbore amica
le ceneri di molli ombre consoli. (Ugo Foscolo Dei sepolcri)
Ecco, per me la sepoltura non è già nella terra ma nei cuori e nelle menti di chi quelle persone le ha conosciute, amate, capite.
Nei cuori per rinnovare un sentimento che nemmeno la morte può interrompere, nelle menti perché incredibilmente anche da morti i tuoi cari, le tue care, sanno insegnarti, guidarti, e stare al tuo fianco.
Quindi, perdonami amico mio, ma non potevi fare uscita più importuna e infelice.
E questa défaillance, questa, sì, posso lasciarla andare.
Grazie per avermi scritto, sempre e comunque.
W Foscolo!
80's!
Di moda quelle capigliature così come le foto alla macchina automatica.
Queste sono mode che passano, quella delle frasi paternalistiche non passa mai. :)
Herm
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