La proiezione imperterrita va avanti. Pensiamo che non ci sia nessuno in cabina (il personale della mostra quest'anno è ridotto e gli stessi proiezionisti corrono da una sala all'altra) ma quando mi giro vedo un ragazzo al di là del vetro, la faccia ebete di chi crede di assistere a un film. Se non ci fosse stato il vetro credo che lo avrei potuto anche picchiare, io notoria pappamolla.
Mi sono pensato colto da un malore e morto da solo perché nessuno si prende la responsabilità di interrompere una cazzo di proiezione.
Dopo 5 interminabili minuti si accendono le luci in sala (nemmeno quelle erano state accese) e la proiezione viene finalmente interrotta e dopo il danno la beffa:
il signore che si era sentito male è un idiota che si era semplicemente impressionato a vedere le carni dilacerate di Gill.
Me ne vado prima di decidere di avventarmi contro l'idiota che mi ha spaventato a morte e ha interrotto la proiezione, già iniziata con 15 minuti di ritardo. Me ne vado perché nel gioco di orari ad incastro (pessimi dato che anche quest'anno gli orari delle varie proiezioni sono fatti a a cazzo) rischio di perdere la terza e ultima proiezione del giorno.
Insomma i soliti discorso da cattolici che predicano la povertà per gli altri e poi si vestono di oro...
Bello il micione che salva la situazione (taglia la strada a Angel il cattivo scagnozzo del vecchio boss, facendolo andare fuori strada...) ma il film si dimentica subito.. per fortuna! Bella la fotografia belli i movimenti di macchina, buona profusione di mezzi (in una co-produzione ukraino-polacca) ma quanti talenti sprecati per una storia da seminario...
E per ultimo il rimo film visto in giornata El artista una idea semplice (un infermiere espone, presentandoli come suoi, i disegni di un vecchio che vive nell'ospizio dove lavora raggiungendo fama e ricchezza) raccontata con grande rigore visivo e morale, scevro da ogni forma di spettacolarizzazione, dove, più che una indagine sull'arte, come hanno cretto in molti, che resta alquanto in superficie, è un'indagine sulle persone, sull'infermiere che non ha una propria vita oltre al lavoro che fa, al vecchio, che esprime con l'arte quello che non dice parole (l'uomo non parla ma capisce quel che gli si dice) alle persone che circondano l'infermiere (anche l'amore che arriva solo dopo la notorietà).
Un film da vedere (è stato acquistato e uscirà regolarmente in sala)
1 commento:
Quest'anno complici lavoro, spostamenti vari, necessità altre e diverse ho davvero partecipato pochissimo la festa del cinema. 3 film in tutto e solo l'incontro con Servillo (Elegante e Colto) e Verdone (non è colpa sua, ma non mi è mai piaciuto a livelli esagerati e non è cambiato nulla).
Ma dalle tue recensioni (forse poche rispetto all'anno scorso???) direi che non mi sono perso poi molto.
Siamo forse vittime di un pregiudizio?
Abbiamo realizzato davvero in fieri che questa edizioni non è un granchè o l'avevamo già deciso con il risultato delle scorse elezioni?
Mah!!! Aspettiamo la chiusura e l'esito delle giurie... io non rimarrò neanche a Roma!
Herm
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