8 giugno 2008

Trans in Spot

Me ne avevano parlato.
Non lo avevo visto. Avevo anche cercato di vederlo su youtube, invano. Poi oggi leggo un articolo su gay.it e trovo lo spot.
Eccolo.


Certo, il pubblico gtbl è solo una nicchia di consumatori da sfruttare.
Poi in italiano la voce è di un uomo non di una trans o un travestito (come a dire rinormalizziamo la situazione). Su internet lo spot ha aperto una discussione notevole, c'è chi lo trova offensivo e chi geniale.

Provo anche io a dire la mia.
Credo sia uno spot importante perché contribuisce a modificare l'immaginario collettivo (ancora così guidato dai luoghi comuni) sulle sessualità. Lo fa in maniera pulita e non ipocrita. E' ironico (quando ipostatizza che gli uomini non sanno sopportare il dolore, dato che il luogo comune vuole che lo siano le donne...) e che si tratti di una trans e non di un travestito sono illazioni up to the watcher...
Lo spot non parla di trans né di traveste.
Ma è poi così importante?
Io credo di no.
In uno spot in cui si parla di peli (termine sempre evitato nella bigotta Italia) si è schietti anche sul fatto che quella donna depilata in origine è un uomo ma il depilatore non fa male nemmeno quando toglie molti più peli di quelli che hanno le donne.
E chi si scandalizza o lo trova politicamente scorretto forse dovrebbe tornare a studiare....

1 commento:

Anonimo ha detto...

Caro Ale,
ho visto lo spot e mi sembra assolutamente geniale.La scelta, poi, della voce fuori campo di un uomo, anzichè di un trans o travestito a mio parere è più efficace, perchè suggerisce il fatto che la sessualità qui non sia un fatto "da ghetto" o da minoranza: lo spot, come giustamente hai fatto notare, non è diretto a trans o travestiti, ma è costruito su un paradosso: il rasoio così delicato che persino un uomo lo può sopportare.

bello essere
quello che si è anche se si è
poco
pochissimo
niente


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