immagine dal sito Guidasicilia
Così si giustifica uno dei medici della clinica Santa Rita, arrestato con l'accusa di truffa al sistema sanitario nazionale, scaricando le proprie responsabilità ai vertici alla direzione sanitaria, cioè Gianluca Merlano e Maurizio Sampietro, oltr4e al proprietario della clinica, il notaio Francesco Paolo Pipitone1.
Si giustifica proprio come i nazisti Renato Scarponi, senza voler offendere i Nazisti.
Se sarà dimostrato che quel di cui sono accusati i medici (truffa ma anche omicidio volontario aggravato da crudeltà e lesioni personali gravissime2) lo hanno fatto davvero allora Renato Scarponi, insieme a tutti gli altri accusati, è peggio dei nazisti. Quelli almeno si muovevano per delle idee (sic!) se possono esser chiamate tali. Loro solamente per i soldi. Mi fanno schifo.
Per me non appartengono più al genere umano.
Dovrebbero perdere tutti i diritti, civili, e umani, essere condannati una vita di stenti come i barboni.
Vatti a fidare delle cliniche.
Ero ancora un bambino quando uno dei miei zii acquisiti, il marito di una delle sorelle di mia nonna, zio Mario, entrò in clinica per un intervento delicato ma di routine. Stava bene, non era debilitato. é morto per complicazioni post operatorie.
Da allora ho capito che non bisognava fidarsi delle cliniche...
Opinione personale priva di fondamenti oggettivi.
Ma io la clinica Santa Maria la spianerei con le ruspe con tutti i medici dentro...
E poi mi rivolgerei al responsabile morale di tutto questo: il ciellino Roberto Formigoni che ha varato questo sistema di finanziamento ai privati...
E mentre gli Italiani difendono le origini nazionali cacciando dal paese gli extracomunitari che contaminano (sic!) tale identità e vengono in Italia per delinquere, ecco che i veri delinquenti, sono italiani e nemmeno ignoranti, ma medici, che asportano polmoni per curare la tubercolosi e mammelle per togliere una ciste non nel profondo sud , ma a Milano...
Come commisurare la pena per quel che hanno fatto? Peggio, come rieducare persone del genere?
Sia ben chiaro, Renato Scarponi non è un mostro, è una persona comune, un italiano qualunque, come me e te. Anche noi saremmo disposti a fare quel che fanno loro se non lo facciamo è solo perché nella nostra scalata dei compromessi non siamo arrivati ancora così in alto, perché non ne abbiamo avuto l'opportunità. Come cittadini, come italianisiamo tutti corresponsabili.
Siamo tutti corresponsabili. Viviamo nello stesso paese, seguiamo gli stessi stili di vita, aspiriamo allo stesso status sociale...
Se diritto dopo diritto Stato e organizzazioni si stanno rimangiando tutto senza che nessuno si indigni e scenda in piazza, se rimaniamo indifferenti a "scandali" come questo, se non scendiamo in piazza in 10 milioni per protestare contro i morti sul lavoro vuol dire che, umanamente e politicamente, siamo irrecuperabili.
Siamo il cancro della nostra società. Il cancro di noi stessi.
Mi vergogno di essere Italiano, la vera feccia dell'Europa siamo noi, italiani fascisti, razzisti, misogini e omofobi, tutti ipocritamente credenti, ma pronti a vendere il culo di nostra madre per due euro in più.
Italia mi fai vomitare.
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